Gabir ibn Hayyan
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Gabir ibn Hayyan, latinizzato in Geber, è conosciuto come il più grande alchimista musulmano: è da taluni considerato come il punto di passaggio tra l'alchimia e la chimica.
Nacque intorno all'anno 813, inventò molti strumenti di laboratorio e introdusse la distillazione per la purificazione dell'acqua, identificando numerosi alcali, acidi e sali. Produsse l'acido solforico e la soda caustica. Inoltre scoprì il mercurio. Nei suoi libri troviamo la descrizione del cloruro d’ammonio, della distillazione dell’aceto per ottenere l’acido acetico concentrato, la preparazione dell’acido nitrico diluito. Geber considerava il mercurio il metallo per eccellenza, ed il mercurio e lo zolfo, con il suo colore giallo e la combustibilità, diventavano gli elementi fondamentali per produrre l’oro; occorreva solo trovare la sostanza in grado di legarli assieme, questa sostanza che per tradizione doveva essere una polvere secca era chiamata xerion dai greci, al-iksir dagli arabi ed elisir dagli europei. L’elisir divenne poi, sempre in virtù della sua secchezza, la pietra filosofale, in grado inoltre di donare vita eterna. Fondamentale per lo sviluppo successivo della chimica fu la sua scoperta dell'acqua regia per la soluzione dei metalli.