Faida di Scampìa
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É definita faida di Scampìa la guerra di camorra, esplosa nel quartiere di Scampìa di Napoli, e nelle zone circostanti, fra il clan Di Lauro e i cosiddetti "scissionisti", praticata con l’eliminazione dei componenti dell’una o dell’altra fazione o qualcuno loro vicino, per motivi di vendetta, di supremazia, di controllo del territorio o di attività illecite.
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[modifica] Cronologia degli eventi
L'inizio della faida di Scampìa ha luogo nell'Ottobre 2004 con il primo di una lunga serie di feroci omicidi che si consumano con cadenza quasi quotidiana ad ogni ora del giorno e in luoghi densamente affollati. Gli uomini del boss di Secondigliano Paolo Di Lauro, detto anche Ciruzzo o' milionario, si scontrano con i cosiddetti "scissionisti", una filiera di ex fedelissimi che decisero di mettersi in proprio nella gestione degli stupefacenti, rivendicando così una propria autonomia e negando di fatto gli introiti al clan Di Lauro e al capo di questi: Cosimo Di Lauro. Tra le fila degli scissionisti troviamo Gennaro Marino, detto genny McKay, capofila degli spacciatori a Scampia ed ex-fedelissimo di Paolo Di Lauro; Raffaele Amato, detto o' Lello, narcotrafficante internazionale arrestato poi in Spagna; Giacomo Migliaccio, capozona di Mugnano (NA); Raffaele Abbinante, capozona a Marano.
Di Lauro è in questo periodo un boss di portata internazionale; gestisce un enorme traffico di stupefacenti (eroina, cocaina, marijuana, hashish e droghe sintetiche) che attraversa un'immensa area geografica e che ha come capitale proprio il malfamato quartiere di Secondigliano, affiancato nell'attività dai vicini quartieri di Melito, Casavatore e Mugnano.
È proprio in quest'area che tra la fine del 2004 e il Marzo 2005 si consumano gli omicidi e i blitz che hanno caratterizzato questa "Guerra di Camorra". Tra le vittime gli uomini del clan e i loro avversari, ma anche familiari più o meno prossimi e qualche vittima innocente.
Dopo un lungo periodo di inquietudine sociale le forze dell'ordine compiono una serie di importanti arresti, incarcerando scissionisti e uomini del clan. I più importanti arresti sono stati quelli di Cosimo Di Lauro (figlio del Boss trovato a casa di una insospettabile anziana), e quello del padre Paolo Di Lauro (trovato in casa della signora Fortuna Liguori di 40 anni, moglie di un suo compare già in carcere da mesi, la quale si curava ogni giorno di acquistare per il Boss i suoi costosi alimenti preferiti).
Nonostante la diminuzione dei reati a seguito delle operazioni delle forze dell'ordine, colpi di coda della faida si sono verificati fino alla metà del 2006 (duplici omicidi di Ciro Fabricino e Ciro Fontanarosa e dei fratelli Girardi).
Il traffico di stupefacenti costituisce un affare superiore alle ragioni che hanno mosso la faida camorristica. Ancora oggi continuano i crimini, gli arresti e le operazioni delle forze dell'ordine.
[modifica] Gli omicidi
Qui di seguito l'elenco di alcune delle persone uccise nel corso della faida (affiliati, semplici parenti di personaggi vicini alla due fazioni o persone ammazzate per errore).
[modifica] Clan Di Lauro
- Raffaele Petrozzi
- Fulvio Montanino ucciso a 30 anni il 28 ottobre 2004
- Renato Crimaldi ammazzato sotto la sua abitazione al Lotto N del Parco delle Poste a Scampia
- Giovanni Urzini ucciso il 4 gennaio 2005 a Melito nel bar Champs Elysèes, cognato di Salvatore Gemito
- Luigi Aliberti, ucciso a 30 anni il 29 settembre 2004
- Claudio Salerno, ucciso a 40 anni il 28 ottobre 2004
- Biagio Migliaccio, ucciso a 34 anni il 20 novembre 2004, cugino di un affiliato
- Gennaro Emolo, verduraio ucciso a 54 anni il 20 novembre 2004
- Giandomenico Piscopo, ucciso a 22 anni il 10 dicembre 2004
- Antonio De Luise ucciso a 20 anni l'11 dicembre 2004
- Vincenzo Iorio, ucciso a 50 anni il 20 dicembre 2004 a Casavatore (NA), all’interno di una pizzeria
- Manuele Leone, ucciso a 21 anni il 27 dicembre 2004
- Pasquale Paladini ammazzato a 44 anni al Rione Don Guanella il 19 gennaio 2005
- Salvatore Barra, ucciso a 30 anni il 2 gennaio 2005
- Giulio Ruggiero, ammazzato a 44 anni il 21 gennaio 2005
- Edoardo La Monica, torturato ed ucciso a 28 anni il 22 settembre 2005, parente di un boss dei Di Lauro
- Ciro Fabricino, ammazzato a 31 anni il 22 marzo 2006 in via Labriola a Scampia
- Ciro Fontanarosa, ammazzato a 30 anni il 22 marzo 2006 in via Labriola a Scampia
[modifica] Scissionisti
- Massimo Mele ammazzato il 7 ottobre 2004
- Massimo Galdiero ucciso il 2 novembre 2004 al centro Auchan di Melito
- Antonio Lauderi, ammazzato per errore il 6 novembre 2004, nell'agguato furono feriti altri 5 giovani, anch’essi incensurati, che erano con lui
- Stefano Mauriello, ammazzato il 9 novembre 2004
- Mario Maisto, ammazzato il 9 novembre 2004
- Stefano Maisto, cugino di Mario, ammazzato il 9 novembre 2004
- Domenico Riccio, ucciso a 49 anni il 21 novembre 2004, innocente, titolare di una tabaccheria
- Salvatore Gagliardi, ucciso a 57 anni il 21 novembre 2004
- Francesco Tortora, ucciso il 21 novembre 2004
- Salvatore Abinante, ucciso a 31 anni il 24 novembre 2004
- Antonio Esposito, un incensurato titolare di alcuni panifici, ammazzato il 25 Novembre 2004
- Giuseppe Bencivenga, ucciso a 38 anni il 27 novembre 2004 (nell'agguato fu ferito il pregiudicato Raffaele Romano)
- Massimiliano De Felice, pregiudicato per spaccio di droga, ucciso a 30 anni il 28 novembre 2004
- Salvatore De Magistris, morto per percosse (cranio e torace sfondati) a 64 anni il 29 novembre 2004, patrigno dello scissionista Biagio Esposito
- Enrico Mazzarella, ammazzato il 5 dicembre 2004 nel suo ristorante sotto gli occhi dei clienti
- Massimo Marino ucciso a 38 anni il 11 dicembre 04, cugino di Gaetano e Gennaro Marino
- Pasquale Galasso, ucciso a 50 anni il 18 dicembre 2004
- Antonio Pezzella, ucciso a 35 anni il 24 dicembre 2004
- Crescenzo Marino, ucciso a 70 anni il 2 gennaio 2005, padre di Gennaro Marino
- Carmela Attrice, uccisa il 15 gennaio 2005, madre dello scissionista Francesco Barone
- Angelo Romano ammazzato a 26 anni il 6 febbraio2005 a Giugliano (NA) dove si era nascosto
- Vincenzo De Gennaro arrestato il 7 dicembre 2004, poi ammazzato a Miano il 29 gennaio 2005, a 21 anni
- Vittorio Bevilacqua, ucciso a 64 anni il 31 gennaio 2005, padre di Massimo Bevilacqua
- Davide Chiarolanza, ammazzato a 23 anni a Melito (NA) il 31 marzo 2005
- Luigi Barretta, cadavere trovato a Crispano (NA) il 9 maggio 2005, fratello di uno scissionista
- Giuseppe Pezzurro, ucciso il 9 settembre 2005
- Ciro Girardi, ucciso il 2 giugno 2006 insieme al fratello Domenico
- Domenico Girardi, ucciso il 2 giugno 2006 insieme al fratello Ciro
- Roberto Romano, ucciso a 54 anni il 28 luglio 2006 al rione Monterosa a Secondigliano
[modifica] Innocenti
- Dario Scherillo, ucciso a 26 anni il 6 dicembre 2004 per errore perché scambiato per un altro
- Attilio Romanò, ammazzato a 29 anni il 24 gennaio 2005 per errore perché scambiato per un altro
- Gelsomina Verde, fidanzata dello scissionista Gennaro Notturno, torturata e bruciata viva a 22 anni il 21 novembre 2004
[modifica] Voci correlate
- Paolo Di Lauro
- Clan Di Lauro
- Vittime della camorra
