Epididimo
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L'epididimo è una struttura tubulare sottile, lunga (da 4 a 6 m circa) disposta in numerosi ripiegamenti in uno spazio lungo circa 7 cm posto lungo la faccia posteriore del testicolo. Vi si riconoscono tre regioni: la testa il corpo e la coda. La testa, formata dall'unione di 10 o 20 dotti efferenti, forma numerosi riavvolgimenti e si continua, con la stessa disposizione,nel corpo. La porzione distale della coda che, immagazzina gli spermatozoi per un breve periodo, perde questo andamento per diventare continua con il dotto deferente. Il lume dell'epididimo è rivestito da epitelio pseudostratificato composto da due tipi di cellule: le cellule basali basse e le cellule principali alte.
- Cellule basali basse
- hanno forma poligonale o piramidale, presentano un nucleo rotondo con abbondante eterocromatina che conferisce un aspetto denso. Il citoplasma è relativamente pallido e contiene pochi organuli. si ritiene che queste cellule funzionino da cellule staminali capaci di rinnovarsi e di sostituire le cellule principali non appena ve ne sia la necessità.
- Le cellule principali alte
- possiedono un nucleo ovale, irregolare, con uno o due grossi nucleoli, più chiaro rispetto alle precedenti e disposto alla base. Il citoplasma contiene un RER (reticolo endoplasmico rugoso) abbondante posto tra il nucleo e il plasmalemma basale. Nella parte sovrastante il nucleo è presente un apparto del Golgi ben sviluppato, il REL (reticolo endoplasmico liscio), endolisosomi e corpuscoli multivescicolari. In corrisapondenza della membrana cellulare apicale sono presenti numerose vescicole pinocitotiche per lo più posizionate alla base delle numerose stereociglia che sporgono verso il lume del tubulo. Queste lunghe e ramificate estensioni cellulari sono composte da ammassi di microvilli non dotati di motilità che sembra formino dei coaguli quando si saldano l'uno con l'altro. le cellule principali riassorbono il fluido presente nel lume e lo inglobano nelle vescicole di pinocitosi e da qui lo trasportano negli endolisosomi. Inoltre queste cellule fagocitano dei residui citoplasmatici non eliminati dalle cellule del Sertoli e producono la glicerofoscolina, una glicoproteina che inibisce la capacitazione (movimento) degli spermatozoi finché questi non arrivano nell'apparato genitale femminile.
Una membrana basale separa l'epitelio dei canali dell'epididimo dal tessuto connettivo lasso sottostante, al cui estrerno è disposto in senso circolare uno strato di tessuto muscolare liscio le cui contrazioni peristaltiche facilitano il movimento degli spermatozoi verso il dotto deferente.