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Edmond Halley - Wikipedia

Edmond Halley

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Edmond Halley
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Edmond Halley

Edmond Halley, a volte Edmund (29 ottobre 1656 - 14 gennaio 1742) fu un astronomo, geofisico, matematico, meteorologo, e fisico inglese.

Halley nacque a Haggerston, Londra, figlio di un ricco fabbricante di sapone. Dal 1673 studiò al Queen's College di Oxford. Prima di laurearsi pubblicò saggi sul Sistema solare e le macchie solari.

Lasciando Oxford, nel 1676, visitò l'isola di Sant'Elena con l'intenzione di studiare le stelle dal emisfero australe. Ritornò in Inghilterra a novembre del 1678.
L'anno seguente pubblicò Catalogus Stellarum Australium che comprendeva 341 stelle meridionali. Per queste aggiunte alla mappa stellare fu paragonato a Tycho Brahe. Conseguì il Master of Arts a Oxford e fu eletto membro della Royal Society.

Nel 1686 Halley pubblicò la seconda parte del resoconto della sua spedizione, un saggio e una carta sugli alisei e i monsoni. Identificò nel riscaldamento solare la causa dei moti atmosferici. Stabilì anche la relazione fra la pressione barometrica e l'altezza sul livello del mare.

Halley si sposò nel 1682 e sì stabilì a Islington. Passò la maggior parte del suo tempo osservando la Luna, ma si interessò anche ai problemi della gravità. Un problema che attirò la sua attenzione fu la prova delle leggi di Keplero sul moto planetario. Nell'agosto del 1684 andò a Cambridge per discuterne con Isaac Newton, scoprì che Newton aveva già risolto il problema ma non aveva ancora pubblicato niente. Halley lo convinse a scrivere Principia Mathematica Philosophiae Naturalis (1687), che fu pubblicato a spese di Halley.

Nel 1693 pubblicò un articolo sulle rendite vitalizie, un'analisi dell'età alla morte presa dagli archivi di una città tedesca nota per tenere una documentazione meticolosa. Questo permise al governo britannico di vendere le rendite vitalizie ad un prezzo adatto, basato sull'età dell'acquirente. Il lavoro di Halley influenzò fortemente lo sviluppo della scienza attuariale.

Nel 1698 ricevette l'incarico di capitano sulla HMS Paramore (His Majestic Ship - nave di Sua Maestà Britannica), per fare approfondite osservazioni sulle condizioni del magnetismo terrestre. Il viaggio nell'oceano atlantico durò due anni, si estese da 52 gradi di latitudine nord a 52 gradi sud. I risultati furono pubblicati in una carta generale delle declinazioni magnetiche nel 1701. Fu la prima carta di questo tipo ad essere pubblicata e la prima su cui apparvero le linee isogone.

Nel novembre del 1703 fu nominato Professore saviliano di Geometria all'Università di Oxford, nel 1710 ricevette una laurea ad honorem in legge. Nel 1705 pubblicò Synopsis Astronomia Cometicae nel quale espose il suo convincimento che gli avvistamenti cometari del 1456, 1531 1607 e 1682 erano relativi alla stessa cometa, e ne predisse il ritorno nel 1758. Quando ciò accadde, divenne nota come la Cometa di Halley.

Nel 1716, Halley suggerì una misurazione precisa della distanza tra la Terra e il Sole basandosi sul transito di Venere. Nel 1718 scoprì il moto proprio delle stelle "fisse", comparando le sue misurazioni astrometriche con quelle dei greci.

Nel 1720, Halley successe a John Flamsteed come Astronomo Reale, un impiego che mantenne fino alla sua morte. Fu seppellito nella St. Margaret's Church a Lee, nel sud-est di Londra.

[modifica] Chiamati in suo onore

Predecessore: Astronomo Reale Successore: [[Immagine:{{{immagine}}}|30px]]
John Flamsteed 1720 - 1742 James Bradley I
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