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Denis Sassou Nguesso - Wikipedia

Denis Sassou Nguesso

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Denis Sassou Nguesso
Bandiera della Repubblica del Congo

Presidente della Repubblica del Congo

Mandato Presidenziale: dall'8 febbraio 1979 al 31 agosto 1992
dal 25 ottobre 1997
Predecessore: Joachim Yhombi-Opango
Pascal Lissouba
Successore: Pascal Lissouba
in carica
Data di Nascita: 1943
Luogo di Nascita: Edou, distretto di Oyo
Coniuge: ?
Professione: Generale e Politico
Partito politico: PCT

Denis Sassou Nguesso (Edou, distretto di Oyo, 1943) è un generale e dal 1997 è presidente della Repubblica del Congo. In precedenza aveva ricoperto la stessa carica dal 1979 al 1992.

[modifica] Biografia

Membro dell'etnia dei Mbochi originaria della parte settentrionale del paese, si arruolò nell'esercito nel 1960 poco prima che al paese venisse accordata l'indipendenza, prescelto per le sue capacità fu inviato per periodi di addestramento in Algeria e a Saint-Maixent-l'École, Francia prima di rientrare nel reggimento d'élite dei paracadutisti.

Di simpatie socialiste appoggiò l'opposizione al presidente Fulbert Youlou e nel 1968 partecipò al colpo di stato militare che portò al potere Marien Ngouabi. Nel 1969 fu uno dei fondatori del Parti Congolais du Travail (PCT).

Nel 1970 divenne responsabile per la sicurezza e ministro del nuovo consiglio presidenziale, in seguito all'assassinio di Ngouabi ebbe un ruolo chiave nel mantenimento del potere guidando brevemente il Comité Militaire du Parti (CMP) che controllò lo stato fino alla nomina del suo successore Joachim Yhombi-Opango. A Sassou Nguesso fu accordata la promozione a colonnello e la vicepresidenza del CMP, carica che ricoprì fino al 5 febbraio 1979 quando Yhomby-Opango fu costretto a cedere il potere e accusato di corruzione e devianza dalle linee del partito. L'8 febbraio Nguesso fu nominato presidente, carica che venne ufficializzata nel corso del terzo congresso straordinario del PCT.

Sassou Nguesso soprese gli osservatori attuando una politica pragmatica ma con un forte orientamento marxista. Negoziò prestiti con il Fondo Monetario Internazionale e permise l'ingresso agli investitori francesi e statunitensi soprattutto nel settore estrattivo (petrolio e altri minerali). Nel 1980 si recò a Mosca per firmare un accordo di amicizia ventennale con Leonid Brezhnev.

Nel 1984 il congresso del PCT lo rielesse come presidente con un mandato quinquiennale, dal 1986 al 1987 fu presidente della Organisation of African Unity e nel 1987 contrastò, con l'aiuto francese una rivolta militare nel nord del paese.

Successivamente al congresso del 1989 Sassou Nguesso assistette al collasso dei paesi del blocco orientale e, su pressione francese, iniziò il processo di democratizzazione del paese. Nel dicembre del 1989 annunciò la fine del controllo statale sull'economia e amnistiò parte dei prigionieri politici. Negli anni successivi cercò di migliorare la vacillante economia e di arginare la corruzione. Dall'agosto 1990 furono autorizzati altri partiti oltre al PCT e Sassou Nguesso fece una visita simbolica negli Stati Uniti ponendo le basi per una nuova serie di prestiti del FMI. Nel giugno 1991 in seguito al processo di democratizzazione Sassou Nguesso si fece da parte e fu nominato presidente ad interim, fino alle elezioni del 1992, Andre Milongo.

Alle elezioni 1992 il PCT ottenne solo 19 dei 125 seggi dell'assemblea nazionale, il partito di maggioranza fu infatti l'Union panafricaine pour la démocratie sociale (UPADS) seguito dal Mouvement Congolais pour la démocratie et le développement intégral (MCDDI). I due contendenti alle elezioni presidenziali dell'agosto dello stesso anno furono Pascal Lissouba (UPADS) e Bernard Kolelas (MCDDI) che vinse al secondo ballottaggio con il 61%.

L'inizio del mandato di Lissouba fu caratterizzato da accuse di brogli e disordini, da novembre 1993 fino alla fine dell'anno negli scontri fra le opposte fazioni persero la vita oltre 1500 persone. Nel 1994 Sassou-Nguesso lasciò il paese per tornare solo nel 1997 quando si candidò alle elezioni presidenziali.

Il 5 giugno 1997 l'esercito, su incarico di Lissouba, circondò l'abitazione di Sassou Nguesso a Brazzaville. Le milizie di quest'ultimo si difesero e iniziò un intenso conflitto. Con l'appoggio dell'Angola Sassou Nguesso riuscì a mantenere il controllo di Brazzaville dal 11 al 14 ottobre, Lissouba lasciò il paese e Sassou Nguesso venne nominato presidente il 25 ottobre.

Sassou-Nguesso iniziò il tentativo di riportare il paese alla democrazia con un programma triennale di riforme inziato nel 1998 ma diversi focolai di rivolte da parte di truppe dell'opposizione interruppero il processo. Nel 1999 vi furono delle trattative di pace e, nonostante non tutte le fazioni avessero firmato gli accordi di pace, per il 2002 furono indette le elezioni. Il 10 marzo Sassou-Nguesso vinse le elezioni con una maggioranza del 90%, i suoi grandi oppositori Lissouba e Kolelas non furono ammessi alle elezioni e l'altro contendente, André Milongo, invitò i suoi elettori a boicottare l'elezione. La nuova costituzione, approvata nel gennaio del 2002, prevede che vengano conferiti maggiori poteri al presidente, un prolungamento del mandato a 7 anni e la costituzione di un parlamento bicamerale.

Dal 24 gennaio 2006 Sassou Nguesso è anche presidente dell'Unione Africana.

Predecessore: Presidente della Repubblica del Congo Successore:
Joachim Yhombi-Opango 1979-1992 Pascal Lissouba
Predecessore: Presidente della Repubblica del Congo Successore:
Pascal Lissouba 1997- in carica

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