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Dani Filth - Wikipedia

Dani Filth

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Emme come Metal

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Dani Filth (nome d'arte di Daniel Lloyd Davey) (25 luglio 1973 Hertford, Inghilterra -) è il cantante della band Symphonic Black Metal Cradle of Filth.

[modifica] Biografia

Sin da giovane segue con attenzione la letteratura (è affascinato da scrittori come Lovecraft ed è grande estimatore di Aleister Crowley) ed il metal estremo del tempo (Slayer, Bathory, Venom, Sisters of Mercy). Coniugando questi mondi dà vita ad una delle maggiori band di metal estremo e sinfonico attualmente sulla scena mondiale, i Cradle of Filth. Il suo modo di cantare varia dal growl allo scream. Si è sposato il giorno di Halloween del 2005.

[modifica] Cradle of Filth

I Cradle of Filth danno una scossa al mondo musicale. I testi di Dani parlano di leggende, misticismo, erotismo, esoterismo su basi metal di tipo symphonic black metal. La band nel corso degli anni ha mutato genere passando dal symphonic metal al gothic metal, fino alla svolta verso un heavy metal più tradizionale. Dani Filth è il principale scrittore dei testi. Filth ha recitato anche nel film splatter-horror Cradle of Fear, vestendo i panni dell'efferato satanista "The Man".

[modifica] Collegamenti esterni

portale italiano: http://www.cradleoffilth.it

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Questi sono giorni bui. Noi viviamo le nostre vite accucciati nell'ombra di un futuro oscuro e squallido, strappando bagliori troppo brevi di storie d'amore, di speranza ed umanità, oppressi da lavori faticosi e monocromatici e dalla stupidità umana. La merda continua a colpire i fan e tutti noi ne rimaniamo imbrattati. Ecco perché quelli che tra noi vivono per l'attimo hanno bisogno di una colonna sonora che loro permetta di evadere dalla realtà e che dia un senso tangibile ed elevato del potere sensuale della realtà stessa. Ecco perché abbiamo bisogno più che mai dei Cradle Of Filth. Questa è una band che soddisfa i piccoli desideri di lordura presenti in tutti noi, suscitando quelle cariche erotiche ed animalesche che danno valore al nostro vivere su questa terra. Preparatevi per il duro colpo di “Nymphetamine”… Il primo scoppio dei Cradle Of Filth nel bagliore soffocante dell'ascesa degli Inferi risale ai primi anni ’90, quando la scena metal britannica si stava sforzando di dare una risposta appropriata alla determinata malvagità e all'intensità giovane della scena black metal norvegese, con le sue chiese in fiamme, le minacce di morte e i casuali atti di estrema violenza. Più intelligente, più ambiziosa e più diabolicamente creativa di alcuni suoi contemporanei norvegesi, la band dei Cradle Of Filth emerse nel 1991 dalle ombre infestate di pipistrelli di Suffolk con un suono completamente riformato e multisfaccettato; un miscuglio astuto di black metal velenoso, gothic drama elevato e puro acciaio britannico che immediatamente elevarono il gruppo sopra le malnutrite aspirazioni dei loro pari e permisero alla band di attirare l'attenzione sia di legioni di metallari sia della controversa stampa britannica. Un album d'esordio crudo e bellicoso, "The Principle Of Evil Made Flesh" del 1994, assicurò che il marchio di fabbrica di magniloquenza ed arroganza della band fosse proclamato forte e chiaro e nel giro di pochi mesi i Cradle Of Filth erano fermamente piazzati come le lame più taglienti ed insanguinate della scena metal UK. Il decennio seguente portò un inaspettato successo ed un ulteriore consolidamento della prodezza sonora della band, con una serie di album coraggiosi ed audaci, un flusso senza fine di merchandise esasperante (inclusa l'infame t-shirt “Jesus Is A Cunt”) ed un corteo implacabile di amanti delle stravaganze live. Il 1996 vide l'uscita dell'orrendo e putrescente "Vempire" e del suo lascivo successore, "Dusk & Her Embrace". Due anni dopo, "Cruelty & The Beast" portò verso nuove vette la popolarità dei Cradle Of Filth, rivelando una nuova sofisticata maturità nella composizione dei pezzi da parte della band ed un'abilità musicale maggiore che ha celato l'infinita litania dei cambi di line-up che, fino a poco tempo fa, è stata una costante nella storia dei Cradle. L'EP "From The Cradle To Enslave" e il potente, epico "Midian" (2000) seguirono in rapida successione, mietendo plausi molto estesi e applausi da tutti gli ambienti musicali. Il nuovo secolo fu introdotto con "Bitter Suites To Succubi" del 2001, un compendio di mezzo contennete vecchio e nuovo materiale. "Live Bait For The Dead", il primo documento audio ufficiale di un live show notoriamente feroce e allucinato dei Cradle Of Filth, apparve nel 2002 e, come se la band avesse fatto un sortilegio nella terra delle etichette maggiori, la grottesca grandezza dell'orchestralmente contorto "Damnation And A Day" fece del 2003 i loro 12 mesi più vincenti e creativamente straordinari. Offerte visuali vennero nella forma dei DVD “PanDaemonAeon” e “Heavy Left-Handed And Candid”. E così i Cradle Of Filth arrivano al 2004. Dieci anni dal loro primo esordio discografico, i primi commercianti britannici di oscurità si sono raggruppati e hanno trovato una nuova casa alla Roadrunner Records, una label con un passato adeguatamente metallico, ma con un presente ed un futuro altrettanto metallici. Dopo avere trascorso la maggior parte del 2003 on the road, esibendosi in oltre 100 show e sfruttando una ricca vena creativa, la line-up corrente dei Cradle - il fondatore/frontman Dani Filth, i chitarristi Paul Allender e James McKillboy, il maestro di tastiere Martin Foul, il bassista Dave Pubis ed il batterista Adrian Erlandson - sta ora dando gli ultimi ritocchi al loro ultimo e stupefacente lavoro, "Nymphetamine"; un folle e frenetico compendio di nuove e strane composizioni che porta l'inconfondibile sound della band verso nuove ed affascinanti traiettorie. Con l'artwork stupefacente dell'incredibilmente dotato e prodigio dell'estetica Matt Lombard e la cortese produzione di Robert 'Anthrax' Caggiano e il mixaggio di Colin Richardson, “Nymphetamine” è destinato ad essere il gioiello che creerà maggiore dipendenza nell'incomparabile e demoniaca discografia dei Cradle Of Filth, con canzoni nate con titoli intriganti come "Filthy Little Secret", "Mother Of Abominations", "Nemesis" e, la più charmante di tutte, "Gilded Cunt" (una canzone suonata per la prima volta on stage al recente show al Download Festival) apparentemente composta per riaffermare lo status della band come campioni incontrastati della sontuosa, nera diavoleria melodica e dell'infetta barbarie sonora. Quel torrente glorioso di lordura corroborante scivola maestosamente su… "Noi non ci sentivamo alcuna pressione per fare questo disco e quello è stato il catalizzatore che ci ha consentito di creare qualcosa di veramente incredibile", chioccia un trionfante Dani Filth. "L'unico modo di superare l'ultimo album era intraprendere una strada completamente diversa, così è una vera mistura di stili questa volta. Noi non ci siamo ancorati ad un concetto. Era un vero piacere scrivere su una varietà di temi diversi e la musica è veramente diversa e precisa a livello di sonorità. Tutto suona perfetto e fottutamente heavy".

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