Cesarea in Palestina
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Cesarea in Palestina, città e porto, fu fondata da Erode il Grande tra il 25 a.C. e il 13 a.C. ed è situata sulla costa israeliana tra Tel Aviv e Haifa. La città, conosciuta con molti nomi (tra cui: Cesarea Marittima, Colonia Prima Flavia Augusta Caesariensis, Cesarea di Erode, Horvat Qesari, Kaisariyeh, Kessaria, Metropoli della privincia di Syria e Palaestina, Migdal Shorshon, Qaisariya, Qaisariyeh, Qaysariyah, Qesari, Qisri, Qisrin), porta lo stesso nome di molte altre città dell'era romana, tra cui Cesarea di Filippo sulle alture del Golan e Cesarea Mazaca in Cappadocia.
Nel 13 a.C. diventa la capitale politica e militare della Giudea e vi risiedeva il procuratore e governatore romano.
La città possedeva un porto molto grande con un molo che proteggeva gli attracchi da sud e da ovest. Era dotata di un doppio acquedotto che portava l'acqua in città dalle sorgenti del monte Carmelo. I ruderi di un imponente anfiteatro sono ancora visibili oggi come resti del citato acquedotto. La città fu molto ben descritta da Giuseppe Flavio Joseph Ben Matthias nei suoi libri Guerra giudaica e Antichità giudaiche.
San Pietro vi battezza il centurione Cornelio, san Paolo vi soggiornò sovente e vi fu imprigionato per due anni prima di essere trasferito a Roma.
Dopo la rivolta di Simon Bar Kokhba Gerusalemme fu completamente distrutta e Cesarea diventa il centro della cristianità in Palestina. Nel III secolo Origene vi soggiornò a lungo fondandovi la scuola di teologia e annessa biblioteca. Vi scrisse la sua opera più famosa Hexapla. Eusebio vi fu arcivescovo tra il 315 e 318. Con il sostegno finanziario di san Panfilo martire presbitero in Cesarea, la biblioteca divenne una delle più rinomate dei suoi tempi, conteneva più di 30.000 manoscritti. Gregorio Nazianzeno, Basilio il Grande e san Girolamo vennero a Cesarea per approfondire i propri studi.