Censorino
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Censorino (il nome completo non ci è pervenuto) fu un grammatico latino vissuto nella seconda metà del III secolo. È egli stesso a fornire un'indicazione temporale precisa, indicando come periodo di composizione della sua opera il 268 (De die natali 18, 12 e 21, 6). Nella stessa opera, Censorino si presenta come un cliente abbastanza giovane di un patrono, Quinto Cerellio, di 49 anni (De die natali 15, 1).
Indice |
[modifica] Opere
Stando alle testimonianze di Cassiodoro e Prisciano, Censorino scrisse un manuale di grammatica, che tuttavia non è giunto fino a noi.
Perduto è anche un trattato sugli accenti (il cui titolo era appunto De accentibus, sempre secondo le testimonianze di Cassiodoro e Prisciano).
Ci è invece pervenuto il De die natali, un breve opuscolo che l'autore dedica e offre al suo patrono come regalo di compleanno. Il volume è originale, poiché non contiene né precetti morali né elogi retorici, che costituivano il consueto argomento di opere di tal genere, ma riunisce alcune brevi questioni tratte dai trattati scientifici (ex philologis commentariis quasdam quaestiunculas [1, 6]).
Dopo un veloce excursus sul Genio, cioè la divinità sotto la cui tutela uno vive fin dalla nascita (3, 1), la prima parte dell'opera, cioè i capitoli 4-14, sono dedicati all'esame di aspetti antropologici della nascita (l'origine della specie, la gestazione, la nascita e sviluppo dell'embrione, il calcolo degli astrologi e lo zodiaco, la durata della gestazione, il rapporto fra musica e nascita, la periodizzazione della vita). Quindi, dopo un elogio di Quinto Cerellio (15), la seconda parte del volume (16-24) tratta del tempo e delle sue divisioni (anni, mesi, giorni).
L'interesse per tale testo non risiede certo nell'originalità (per ammissione stessa dell'autore, come si è detto, si tratta di una rielaborazione di più opere precedenti, fra cui spiccano Varrone e Svetonio), ma nelle sue fonti, che invitano allo studio della tradizione dei testi. Inoltre il testo rivela l'erudizione di Censorino, che manifesta conoscenze di carattere medico, astronomico e filosofico, e mostra chiaro l'intento di diffondere ad un pubblico profano argomenti scientifici non altrimenti accessibili a tutti.
[modifica] Fortuna
Censorino, senza certo essere considerato un classico, fu comunque autore apprezzato, fino al VI secolo. Nel Medioevo ci sono ancora dei lettori della sua opera, ma è nell'Umanesimo che egli acquista fama (lo Scaligero definisce la sua opera aureolus libellus, "un'opuscolo d'oro"). Tale fama si perse tuttavia nel tempo, fino circa agli anni Ottanta, anni in cui si è assistito ad una riscoperta di questo autore.
[modifica] Curiosità
A Censorino è stato intitolato il cratere Censorino, sulla Luna.
[modifica] Bibliografia
- Carmelo A. Rapisarda (ed.), Censorini. De die natali liber ad Q. Caerellium, con prefazione, traduzione, commento e bibliografia, Bologna, Pàtron Editore, 1991.
[modifica] Collegamenti esterni
- De Die natali (testo e traduzione francese)
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