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Cattedrale di Aosta - Wikipedia

Cattedrale di Aosta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Cattedrale di Aosta
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Cattedrale di Aosta

La Cattedrale di Aosta, posta in piazza Giovanni XXIII, costituisce, assieme alla Collegiata di Sant'Orso, la testimonianza di maggior rilevo della storia dell'arte sacra in Valle d'Aosta.

Indice

[modifica] La storia

Il portale
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[modifica] Origini e "Chiesa Anselmiana"

La origine della Cattedrale di Aosta risale alle fasi iniziali di diffusione del Cristianesimo in Valle d'Aosta: già verso la fine del IV secolo, esisteva, ove oggi è la cattedrale - come provato dagli scavi archeologici- una Domus Ecclesiae di ragguardevoli proporzioni (con una navata di circa 40 metri).
La chiesa venne completamente rifatta nel corso del secolo XI, probabilmente per volere di Anselmo che fu vescovo in Aosta tra il 994 e il 1025 (da non confondersi con Anselmo, filosofo e santo, nato in Aosta nel 1033). Il complesso architettonico, eretto in stile romanico di gusto nordico, doveva constare di due edifici: una chiesa parrocchiale a navata unica, dedicata a S. Giovanni Battista e la cattedrale, dedicata alla Vergine, con tre navate che terminavano nelle absidi semicircolari, tuttora visibili.

La navata centrale fu interamente affrescata verso la metà del secolo XI: di tale importante ciclo pittorico rimangono alcuni frammenti nel sottotetto. Allo stesso periodo appartiene la cripta (sotto il presbiterio).

[modifica] Dal XII al XIV secolo

Nei tre secoli successivi la cattedrale vide trasformazioni e abbellimenti successivi: alla fine del XII secolo risalgono le vetrate (delle quali sono rimasti frammenti conservati nel Museo del Tesoro); al XII e XIII secolo vanno datati i mosaici del coro.

[modifica] Le trasformazioni tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo

Ai vescovi che ressero la diocesi di Aosta in questo periodo di notevole fioritura economica ed artistica e, in particolare alla munificenza e al gusto estetico dell'arcidiacono della Cattedrale, Giorgio di Challant ( morto nel 1509), si devono le radicali trasformazioni della cattedrale in questo periodo che la portano ad assumere un aspetto assai prossimo a quello che ora vediamo.

In questo periodo venne eliminato lo "jubè" formato da tre arconi che separavano il presbiterio dal resto della chiesa; furono costruite le volte a crociera e le vetrate in stile gotico. Importanti artisti transalpini aprirono le loro botteghe in Aosta per eseguire i lavori di abbellimento della cattedrale.

Tra il 1522 ed il 1526 fu realizzata una nuova facciata, in stile rinascimentale, e si eseguì la decorazione del portico con i affreschi e stucchi.

[modifica] Interventi successivi

I secoli successi videro interventi circoscritti: lavori di sistemazione ed abbellimento delle cappelle (come gli affreschi della cappella dei signori di Cly, ca. 1570-80), la realizzazione di interessanti opere di orificeria, la costruzione in marmo di un nuovo altar maggiore (1758).

L'intervento più importante fu la costruzione tra il 1846 ed il 1848, ad opera dell'architetto Gayo, della nuova facciata neoclassica, posta in posizione più avanzata rispetto al portico. Di tale periodo è anche la costruzione della neogotica cappella del Rosario, di gusto discutibile, che comportò la demolizione di una parte dell'elegante chiostro costruito nella seconda metà del XV secolo.

[modifica] Le opere d'arte

La cattedrale di Aosta custodisce una patrimonio di opere artistiche di grande interesse.

  • Del periodo della "Chiesa Anselmiana" rimangono, come già accennato, frammenti di un ciclo di affreschi del secolo XI, che sono stati recentemente riportati alla luce. Essi costituiscono - al pari di quelli della Collegiata di Sant'Orso di Aosta, sempre in Aosta - una delle testimonianze più antiche di arte romanica, e ci lasciano immaginare l'aspetto che doveva avere la navata, interamente istoriata con figure di Angeli, scene della vita di Sant'Eustachio, la raffigurazione delle piaghe d'Egitto ed il racconto di alcune parabole evangeliche
  • Tra seconda metà del XII secolo e prima metà del XIII secolo si collocano i due mosaici del coro. Il più antico, mostra al centro di un cerchio la figura di Cristo, signore del tempo, che regge il sole e la luna, ed è circondato da una rappresentazione iconograficamente assai suggestiva del ciclo dei mesi,. Il secondo mosaico - ugualmente suggestivo - mostra nei tondi che lo compongono, figure di animali favolosi, di gusto tipicamente medievale.
  • Campeggia, sospeso in alto, nella navata centrale un grande crocifisso ligneo, opera di uno scultore di area svizzero-tedesca realizzata nel 1397, di intensa drammaticità, per il viso sofferente del Cristo ed il fiotto di sangue che sgorga dal costato.
Cattedrale di Aosta, Stalli del Coro
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Cattedrale di Aosta, Stalli del Coro
  • Meritano uno sguardo attento gli stalli posti sui due lati del coro, realizzati nella seconda metà del XV secolo da un cantiere di scultori in legno formato dal savoiardo Jean Vion de Samoëns e dall'aostano Jean de Chetro. Nei dorsali degli stalli sono rappresentati i dodici Apostoli alternati con altrettanti Profeti (a simboleggiare la continuità tra Antico e Nuovo Testamento), ognuno regge un cartiglio con passi delle scritture. Gli ornamenti dei braccioli, i poggiamano e le "misericordie" (sostegni posti nella parte esterna dei sedili) costituiscono uno straordinario campionario di figure fantastiche o grottesche, tipiche dell'iconografia tardo gotica
  • Gli affreschi che ornano il portale della Cattedrale, con le Storie della Vergine costituiscono un interessante esempio di persistenza, nel 1526, di uno stile che si rifà alla scuola di Martino Spanzotti.
  • Va infine menzionata la presenza, negli spazi del deambulatorio, del Museo del Tesoro, con opere di notevole interesse, quali due frammenti delle vetrate del XII secolo, la cassa reliquaria di San Grato, monumenti sepolcrali di Stefano Mossettaz (scultore attivo in Aosta tra il 1420 e il 1460), e una ricca collezione di statue lignee dipinte, esempi di quella cultura devozionale che è stata denominata " il gotico delle Alpi"

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