Caproni Ca.73
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Caproni Ca.73ter | |
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Descrizione | |
Ruolo | Bombardiere leggero |
Equipaggio | 2 ÷ 3 |
Primo volo | 1924 |
Costruttore | Caproni |
Dimensioni | |
Lunghezza | 15,10m |
Apertura alare | 25,0 m |
Altezza | 5,60 m |
Superficie alare | 143,0 m2 |
Pesi | |
A vuoto | 2.300 kg |
Massimo al decollo | 5.700 kg |
Propulsione | |
Motore | 2 motori in linea Isotta Fraschini Asso |
Potenza | 500 cv |
Prestazioni | |
Velocità massima | 195 km/h |
Autonomia | 6 ore |
Tangenza | 4.600 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 brandeggiabili (nel muso e dietro l’ala) |
Bombe | 900 kg |
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Progetto:Aviazione |
Il Caproni Ca.73 era un biplano da bombardamento leggero, originariamente concepito per operare come trasporto civile per 10 passeggeri con 2 uomini d’equipaggio. Il progetto sviluppato tra il 1922 e 1924 dall’ingegnere Rodolfo Verduzio, con la collaborazione tra gli altri di Umberto Nobile si distingue per essere stato il primo velivolo italiano realizzato con struttura interamente metallica.
La configurazione del velivolo era quella di un sesquiplano invertito, in cui l’ala superiore di 18 m di lunghezza era priva di alettoni; anche i piani di coda avevano configurazione biplana. I 2 motori a cilindri in linea erano installati in tandem in una gondola (priva di cappottatura) posta tra le due ali.
Il velivolo venne utilizzato dagli stormi della Regia Aeronautica fino al 1934, partecipando anche alle operazioni contro gli indipendentisti africani.
[modifica] Varianti:
- Ca.73bis: versione con motori Lorraine Dietrich da 400 CV:
- Ca.73ter (anche indicata come Ca.82): versione da bombardamento (vedi scheda);
- Ca.74 (originariamente indicata come Ca.80): versione con motori radiali Jupiter da 400 CV:
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- Ca.80S: versione ambulanza;
- Ca.88/Ca.89: modifiche alla fusoliera, tra cui l’installazione di una torretta ventrale;