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Battaglia di Alamo - Wikipedia

Battaglia di Alamo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Battaglia di Alamo
Conflitto rivolta del Texas
Data 23 febbraio - 6 marzo 1836
Luogo Fortezza di Alamo
Risultato Vittoria messicana di Pirro
Combattenti
Messico Texas
Comandanti
Antonio Lopez de Santa Ana William Barret Travis, Jim Bowie, Davy Crockett
Forze
6.000 soldati inizialmente, 1.600 nell'attacco 183 soldati
Perdite
200 morti, 400 feriti 183 morti

La Battaglia di Alamo fu una battaglia tra le forze messicane e texane durante la rivoluzione texana, la battaglia ebbe luogo nella vecchia missione spagnola di El Alamo vicino San Antonio e si svolse tra il febbraio e il marzo del 1836.
L'assedio terminò il 6 marzo con la presa della missione e la morte di tutti i difensori texani.

Indice

[modifica] Contesto storico e strategico

L'esercito messicano guidato dal generale Martin Perfecto de Cos nel dicembre del 1835 (assedio di Bexar) si dovette arrendere alle forze texane guidate dal generale Edward Burlenson e cedere le armi e le munizioni immagazzinate dal governo messicano nella città di San Antonio di Bexar. Il generale messicano Antonio López de Santa Anna valutando l'importanza strategica della città di San Antonio decise di lanciare un'offensiva allo scopo di riconquistarla. Santa Anna riunì un esercito di 6500 persone a San Luis de Potosi e da Saltillo nello stato di Coahuila si diresse verso il Texas.
Le forze texane che in vista della battaglia avevano fortificato la missione di El Alamo erano formate da volontari del Governo Provvisorio del Texas che avevano fatto un patto per proteggere questo governo e obbedire agli ordini degli ufficiali governativi.

[modifica] La battaglia

All'inizio del 1836 il generale Santa Anna attraversò col suo esercito il fiume Río Grande nonostante l'inclemenza del tempo, le tempeste di neve nei valichi, per sopprimere la ribellione nel Texas. Uno dei suoi primi obiettivi fu la riconquista di San Antonio, ma l'obiettivo principale era la cattura del governo texano e la restaurazione del governo messicano nei territori ribelli, come aveva fatto l'anno precedente nello stato di Zacatecas.
El Alamo era una missione cattolica posta nella strada che permetteva di raggiungere la zona nordorientale del Texas. Sebbene non fosse un obiettivo militare, i volontari texani lo fortificarono e vi portarono 18 cannoni, compreso uno da 8 kg. Si trattava della maggiore concentrazione di cannoni ad ovest del fiume Mississippi.
In questo modo le forze messicane non sarebbero potute passare senza prendere il forte così realizzato. I difensori del forte venivano da molti luoghi fuori dal Texas. Un gruppo, i New Orleans Greys, venivano da New Orleans per combattere, come volontari di fanteria, nella rivoluzione. Due compagnie dei Greys avevano partecipato all'assedio di Bexar, ma dopo questo la maggior parte di loro aveva lasciato San Antonio, solo un paio di dozzine restarono e morirono al Alamo. La bandiera della compagnia fu catturata dai messicani e ora è conservata nel Museo Storico Nazionale di Città del Messico.
Dal Tennessee venne un altro piccolo gruppo di volontari guidati dall'ex deputato del Tennessee David Crockett, erano i Tennessee Mounted Volunteers e arrivarono l'8 febbraio del 1836.
L'esercito messicano arrivò il 23 febbraio, era formato sia da unità di fanteria che di cavalleria ed aveva anche battaglioni di fanteria di riserva. I messicani erano equipaggiati con moschetti inglesi di tipo Brown Bess e molti cannoni da 2.7 kg.
Molti degli ufficiali erano veterani mercenari europei e lo stesso generale Santa Anna era un veterano dei tempi della guerra messicana di indipendenza. L'assedio fu condotto in maniera professionale e scientifica.
Dei 6500 soldati che erano partiti da San Luis de Potosi ne erano rimasti tra i 4000 e i 5000, una parte aveva disertato altri erano stati uccisi da malattie, solo 1400 soldati furono usati nell'assalto finale.
Dopo 13 giorni di assedio l'esercito messicano dopo essersi disposto in quattro colonne attaccò alle ore 5 del mattino del 6 marzo e prese il forte alle ore 6:30 del mattino dopo combattimenti corpo a corpo.
Il tenente colonnello William Barret Travis, comandante delle forze regolari dell'esercito texano, riuscì a far partire dal forte alcuni cavalieri poco prima dell'assedio e ad far informare da questi al più tardi il 25 febbraio il governo del Texas della situazione richiedendo rinforzi.
Comunque l'esercito texano non aveva a disposizione uomini e mezzi per poter salvare il forte. Il colonnello Fannin, comandante delle forze texane situate a Goliad, dovette interrompere la sua marcia per tentare di soccorrere il forte in quanto non aveva cannoni.
Durante l'assedio 32 uomini della città di Gonzales riuscirono a passare attraverso le linee messicane e a raggiungere il forte. Prima della battaglia Santa Anna diede l'ordine di issare una bandiera rossa per indicare ai difensori che l'attacco sarebbe stato senza quartiere, fino allo sterminio del nemico. Molti difensori furono infatti catturati e uccisi dopo la battaglia.

Tra i difensori del forte oltre a David Crockett e William Barret Travis bisogna ricordare James Bowie (il capo delle forze della milizia). Due dozzine tra donne e bambini e 2 schiavi anch'essi nel forte furono rilasciati.

Dai dispacci di Travis emerge lo spirito del Texas, per esempio scrisse:Il nemico mi ha chiesto di arrendermi, ho risposto loro con un colpo di cannone, non mi arrenderò mai. Per molti texani queste parole coraggiose riassumono in maniera completa cosa significhi essere texani.
Qualche tempo dopo, nella battaglia di San Jacinto, le forze di Santa Anna furono sconfitte dalle truppe texane guidate da Sam Houston, che usò il grido di battaglia: Ricordatevi di Alamo.

[modifica] Le vittime

Il bilancio delle vittime messicane varia dai circa 250 della versione ufficiale messicana ai 1400, 1500 della versione texana. Esperti militari delle armi dell'epoca credono che ci furono circa 200 messicani uccisi e 400 feriti. 183 texani furono uccisi, anche se il rapporto ufficiale di Santa Anna parla di 600 corpi, ma gli storici credono che si tratti di un falso. Tutti i corpi furono bruciati a parte quello di Gregorio Esparza che fu sepolto poiché suo fratello Francisco aveva partecipato con il generale Cos all'assedio di Bexar.

[modifica] La tradizione

La tradizione racconta che il colonnello Travis tracciò con la spada una linea sulla sabbia invitando coloro che volevano restare nel forte e probabilmente morire ad attraversare quella linea, tutti a parte una persona attraversarono la linea.
L'unica persona a lasciare il forte fu Louis Moses Rose, un soldato francese che prima di arrivare in Texas aveva combattuto con Napoleone. Dopo aver lasciato il forte Rose venne in contatto con la famiglia di William P.Zuber al quale raccontò la storia. Alcuni anni dopo Zuber e/o suo figlio pubblicarono in un libro la versione più nota della battaglia.

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