Antonio Balestra
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Antonio Balestra (Verona, 12 agosto 1666 – 21 aprile 1740) è stato un pittore italiano.
[modifica] Biografia
Nato da una famiglia ripettata e benestante, nel 1690 Balestra si trasferisce a Roma, dove studia nella scuola di Carlo Maratta. In questi anni comincia una feconda produzione di opere di committenza sia ecclesiastica (a Verona: l'Annunciazione di San Tomaso, San Giovanni Battista di San Nicolò, l'Estasi di San Francesco oggi a Castelvecchio del 1704; a Venezia: le pale dei Gesuiti del 1704, di San Marziale e San Zaccaria; a Padova: la Natività del Duomo e le due tele in Santa Giustina), che privata (dipinti per nobili veneti e non, in gran parte dispersi). "Nel secondo decennio sembrano diradarsi invece gli incarichi veneziani nonostante l'artista risiedesse ancora nella città lagunare. Antonio Balestra, che nel 1725 diviene membro dell'Accademia romana di San Luca, trascorre gli ultimi anni della sua vita a Verona, dove lavora intensamente fondando un’avviatissima scuola di pittura dalla quale usciranno Giambattista Cignaroli, Giuseppe Nogari, Pietro Rotari e molti altri tra cui il pittore vedutista svedese Johan Richter. Muore a Verona il 21 aprile 1740. La sua opera più famosa è probabilmente il Ritrovamento dei corpi dei SS. Cosma e Damiano, che si trova nella Basilica di Santa Giustina a Padova. Suoi dipinti sono conservati al Ball State Museum of Art e alla National Gallery of Art di Washington.
[modifica] Bibliografia
- G. Pavanello - A. Mariuz, La collezione Recanati, in "Atti dell' Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Classe di Scienze Morali, Lettere ed Arti", CLIX, 2001
- G. Pavanello, Schedule settecentesche: da Tiepolo a Canova, in "Arte in Friuli Arte a Trieste", 18-19, 1999
- U. Ruggeri, Nuove opere documentate di Antonio Balestra, in Pittura veneziana dal Quattrocento al Settecento: studi di storia dell'arte in onore di Egidio Martini, a cura di G. M. Pilo, Venezia 1999
- G. Fossaluzza, Antonio Arrigoni "pittore in istoria", tra Molinari, Ricci, Balestra e Pittoni, in "Saggi e memorie di storia dell'arte", 21, 1997
[modifica] Collegamenti esterni
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