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Strade di Genova intitolate a partigiani ed antifascisti - Wikipedia

Strade di Genova intitolate a partigiani ed antifascisti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

[modifica] strade a ricordo della Resistenza e dell'Antifascismo

STRADE

antifascista

  • Silvano Andorlini

caduto patigiano 1925-1945

  • Federico Avio

caduto per la Libertà 1905-1945

  • Pietro Balestrazzi

caduto partigiano 1921-1945

  • Riccardo Banderali

caduto partigiano 1921-1945; Medaglia D’oro

  • Mario Bassanite

caduto partigiano 1923-1945

  • Erpidio Berno

caduto partigiano 1924-1944

  • Giovanni Bertora

caduto partigiano 1912-1944

  • Orlando Bianchi

caduto partigiano 1900-1945

  • Vincenzo Blelè

antifascista 1881-1934

  • Marcello Bonacchi

Genova 1919-ponte Kimonico Cefalonia, caduto in combattimento ; Medaglia D’oro

  • Giuseppe Alberto Bottaro

caduto partigiano 1905-1944

  • Brigate Partigiane

(formazioni C.V.L); a ricordo delle formazioni Corpo Volontari Libertà

caduto patigiano 1927-1944

  • Luigi Canepa

caduto partigiano 1923-1944

  • Alfredo Carzino

caduto partigiano 1899-1944

  • Giovanni Casartelli

giovanissimo caduto partigiano 1930-1945

caduto partigiano 1920-1944

  • Nino Cervetto

caduto partigiano 1925-1945

  • Antonio Cianciullo

(martiri Cefalonia)

  • Dino Col

magistrato caduto partigiano 1904-1944 nella strada vi è istituto tecnico che porta il nome di AldoGastaldi

  • Luigi Comoli

caduto partigiano 1920-1944

(martire)

  • Sfefano Dondero

caduto per la Libertà 1924-1944

  • Spartaco Ferradini

caduto partigiano 1919-1945

  • Fessia Fessia

caduto per la Libertà 1921-1944

via “Nino” giovane caduto partigiano 1926-1944

  • Pietro Frangioni

caduto per la Libertà 1916-1945

  • Sebastiano Gaggero

caduto partigiano 1923-1945

  • Tancredi Galimberti

”Duccio”, Medaglia D’oro

  • Aureliano Galeazzo

”Michel” giovanissimo caduto per la Libertà 1928-1944”, Medaglia D’oro

caduto per la Libertà 1924-1944

1909-1944, membro della 157° Brigata GAP, che alla sua morte ne assunse il nome: BRIGATA GUGLIELMETTI

  • Ernesto Jori

appartenente alla 292° Brigata SAP BURANELLO, fu fucilato dai nazisti al Campasso in Sampierdarena nel gennaio 1945

  • Germano Jori

1904-1944 già incarcerato nel ventennio perché antifascista morì in uno scontro a fuoco, il suo nome fu dato ad una Brigata SAP e a una Brigata partigiana di montagna

  • Ernesto Jursè

Ernesto Jursè e Giuseppe Spataro, fucilati al il 15 gennaio 1945, al primo è stata intitolata una sezione ANPI ed una sezione del P.C.I al secondo un circolo ARCI

  • Luigi Lanfranconi
  • Aldo Li Gobbi

mori’ sotto le torture dei nazifascisti nell’aprile del 1944.e Era nato nel 1918, aveva funzioni di radiotelegrafista di collegamento col comando alleato.

  • Renato Livraghi

caduto per la Libertà; nato a Bologna nel 1924 e renitente alla leva per la RSI, fu catturato e fucilato al forte di S. Giuliano nel ‘43

  • Giuseppe Malinverni
  • Rino Mandoli

assassinato al Passo Del Turchino

  • Giulio Marchi

Genova 1885-1951, antifascista e partigiano fu rappresentate della Democrazia Cristiana nel CLN

  • Ettore Marchini

caduto per la Libertà, nato a Genova il 13 marzo 1900, militante SAP, cadde a S. Margherita 17 aprile 1944

  • Salvatore Marozzelli

caduto per la Libertà, nato a Napoli 7 gennaio 1904, operaio Ansaldo Artiglieria, fu arrestato in quanto attivo anifascista e fucilato al Turchino il 19 maggio 1944

  • Michele Marras

caduto per la Libertà, nato a Genova 24 ottobre 1921, appartenente alla Brigata Jori, divisione Cicchero. Cadde con le armi in pugno a Cartasegna il 23 gennaio 1945.

  • Luigi Andrea Martinetti

caduto per la Libertà, nato a Sampierdarena il 25 gennaio 1922, militava nella Brigata Mazzarello, cadde con le armi in pugno alla cascina nespolo 29 settembre 1944

  • Martiri della Libertà

a ricordo di tutti i caduti della Resistenza

  • Matiri del Turchino

ricorda l’eccidio di 47 persone( più 12 non identificate) uccise per rappresaglia il 19 marzo 1944. Nelle vicinanze, a memoria, è stato eretto un sacrario.

  • Renato Martorelli

caduto per la Libertà, medaglia d’oro al valor militare, nato a Livorno nel 1896, militante del Partito Socialista, partecipò all’associazione antifascista Italia Libera. Dirigente nel Comitato Militare Piemontese e membro del Comitato Militare Ligure come rappresentante del Partito Socialista fu preso dalle SS in prossimità di Cuneo, tradotto a Torino. Morì sotto tortura il 20 agosto 1944

  • Massarenti Giuseppe

Molinella (Bologna) 1867-ivi 1950. Militante delle organizzazioni cooperativistiche da giovanissimo, raggiunse l’obiettivo della struttturazione di un complesso con scuole officine e campi all’avanguardia dei tempi. Fu perseguitato politico già alla fine del XIX secolo. Durante i fatti di Molinella, Massarenti era sindaco. Nel ’22, si oppose fieramente alla repressione fascista, per le mancate mancate iscrizioni al sindacato fascista. La repressione fascista fece numerose vittime. Anna Kuliscioff in una lettera a Filippo Turati su tali accadimenti mette i risalto la figura di Massarenti, sottolineando la sua fede Cristiana, che sfiora l’ascetismo. Ne seguì l’internamento in manicomio di Massarenti, successivamente fu confinato ad Ustica, dopo la seconda guerra mondiale riprese la direzione delle cooperative.

  • Mario Mastrangelo

martire Cefalonia, nato a La Spezia nel 1890, parcipò alla prima guerra mondiale. Nella seconda Guerra mondiale arrivò ad essere comandante della base italiana di Corfù, fu fatto prigioniero e fucilato assieme agli altri cobattenti italiani il 24 settembre 1943. Medaglia d’oro al valor militare.

nati a Sestri, nel 1921 e nel 1923, entrambi miltanti SAP furono fucilati al forte dell’Olivetta il 2 dicembre 1944

  • Giovanni Meloni

caduto per la Libertà, militante SAP, nato ad Aosta nel 1918, fu fucilato a Terralba il 13 gennaio 1945

nato a Sampierdarena il 26 marzo 1926, appateneva alla prima divisione delle Langhe; fu fucilato all’Olivetta di Portofino il 2 dicembre 1944.

  • Felicita Noli

caduta per la Libertà, ”Alice”, nata a Campomorone il 21 novembre 1906, fece attivissima propaganda per i partigiani, procurando pure aiuti. Nel gennaio del 1944 prese a far parte della III Brigata Liguria con un’intensissima attività. Dopo i rastrellamenti della Benedicta, insultò in pubblico i nazifascisti, fu arrestata ammonita e rilasciata.A rrestata ancora, con altri compagni di lotta, fu torturata e fucilata per rappresaglia a Campomorone l’8 agosto del 1944.

  • Operai (con targa a Cesare Ricci)

militante del Partito Socialista nato a Sestri nel 1927 fu ivi trucidato dai fascisti nel 1944.

rabbino, martire, Firenze 1904-Auschwiz, capo della comunità ebraica a Genova dal 1936 al 1943, non volle mai abbandonare la comunità, fu catturato dalle SS e deportato in Polonia fino alla morte.

a tutti i partigiani morti durante la guerra di liberazione nella zona di Pontedecimo

  • Romolo Pensa

nato a Sampierdarena il 14 novembre 1944, militante IV Brigata SAP Mazzini, fucilato a Sampierdarena il 30 settembre 1943

  • Paolo Perani

caduto per la Libertà, nato a Genova il 20 gennaio 1921, divisione Cicchero, Brigata Jori fu fucilato a Torriglia il 24 agosto del 1944

  • Stefano Pezzali

caduto per la Libertà 1925-1945 (baronetto).

  • Mario Piana

“Salita” caduto per la Libertà, appartenente alla divisione Cichero, Brigata Berto, cattirato dalla Monterosa, fu fucilato, ma si salvò e ferito si ricongiunse al reparto operativo. Morì nell’ospedale partigiano di S. Stefano D’Aveto il 14 aprile 1945. Medaglia d’oro al valor Militare (Monterosa battaglione).

  • Raffaele Pieragostini

caduto per la Libertà, nato a Sampierdarena il 3 maggio 1899, membro del Comando Militare Regionale Ligure, cadde in combattimento a Bornasco-Pavia il 24 aprile 1945

  • Sergio Piombelli

caduto per la Libertà, nato a Genova il 5 aprile 1926, Brigata Berto, divisione Cichero; cadde, armi in pugno, a Calvari il 2 marzo del 1945

  • Antonio Pittaluga

caduto per la Libertà, nato a Genova il 12 settembre 1912, fin da giovane ebanista di vaglia, fu filodrammatico autodidatta fino a scrivere commedie e divenire insegnante di musica, il tutto da autodidatta. Studioso dei metodi di ricerca, dei diritti dell’uomo in campo politico, aderì conseguentemente alla lotta di liberazione, militante della Brigata SAP a nome Crosa; cadde, armi in pugno, il 24 aprile 1945

  • Renato Quartini

”Tino”, nato a Ronco Scrivia il 27 settembre 1927, militante SAP, fu ferito a S. Fruttoso, riuscì comunque a coprire la ritirata dei compagni. Una volta preso fu condotto all’allora famigerata Casa dello studente di Genova. Venne poi fucilato a Crevasco, per rappresaglia, il 23 aprile del 1945. Medaglia d’Oro al valor militare.

  • Alberto Ricciotti

caduto per la Libertà, nato a Casola di Lunigiana il 2 dicenìmbre 1921, partecipò a Genova ad azioni della Brigata SAP a nome Balilla. Cadde il 29 luglio del 1944.

  • Alessandro Rimassa

caduto per la Libertà, 1926-1945. Studente di ingegneria, appartenente alla Brigata a nome di Curtatone e Montanara, cadde armi in pugno, nell’assalto di Villa Gruber. La sua azione di partigiano non si limitava a quella di combattente, ma anche, essendo abilissimo nel disegno, alla ricostruzione di fortificazioni nemiche, ai cui assalti poi partecipava. Si distingueva, essendo un brillante studente di ingegneria, anche nella costruzione di piccoli ordigni bellici di notevole potenza.

  • Achille Luigi Riva

”Foce”, nato a Genova il 30 agosto 1921, dopo settembre entrò nel movimento di liberazione che agiva nella Valbisagno, militando nella Brigata SAP a nome Pinetti. Nel 1944 entrò nella Brigata Jori, divisione Cichero. Fu preso a S.Fruttuoso dai militi della famigerata X Mas. Fu processato in questura il 2 gennaio del 1945 e fucilato, il 1° febbraio del 1945 nel fossato del Castellaccio, al Righi assieme a Piero Pinetti, Sabatino Di Nello, Alfredo Formenti, Angelo Gazzo, Federico Vinelli. Sul posto vi è una lapide a ricordo.

  • Giacomo Rivera

caduto per la Libertà, nato a Campomorone nel ’25, militante SAP, 3.a Liguria divisione Mingo, cadde, armi in pugno, a passo Mezzano nell’aprile del 1944.

  • Carlo Rolando

caduto per la Libertà, nato a Sestri, il 19 gennaio 1879, discepolo di Pietro Chiesa, ritiratosi a Campomorone dopo l’8 settembre, prese parte alla formazione del CLN, di Campomorone stesso. Arrestato con concittadini che ricoprivano cariche pubbliche, fu fucilato per rappresaglia la notte del 7 agosto 1944

  • Mario Romagnoli

Cefalonia, martire, colonello della 33.a brigata artiglieri Acqui, fu fatto prigioniero dopo uno scontro a fuoco, fu fucilato assieme ai suoi uomini nel periodo fra l’11 ed il 25 settembre 1943.

nato a Milano il 14 maggio 1892, già generale di brigata nell’esercito italiano, dopo l’8 settembre aderì al CLN e divenne Comandante Militare per la regione Liguria. Una delle ultime colonne dell’esercito tedesco che abbandonava Genova il 23 aprile del 1945 si portò dietro un cospicuo numero di prigionieri incantenati, di cui questi un buon numero, furono trucidati per rappresaglia dagli SS presso Bornasco il 24 aprile 1945 a causa di un attacco aereo subito da aerei alleati.

  • Antonio Sciolla

caduto per la Libertà nato a Nervi, appartenente alla IV divisione Alpi-Mauri, cadde, armi in pugno, il 19 gennaio del 1944.

  • Giuseppe Spataro

e Ernesto Jursè, fucilati al Campasso il 15 gennaio 1945, al primo è stata intitolato un circolo ARCI, al secondo una sezione ANPI ed una sezione del P.C.I

  • Eduardo Traverso

caduto per la Libertà, nato nel 1925, morto in combattimento nel 1994.

  • Stefano Tubino

caduto per la Libertà, nato a Pegli il 21 settembre 1906, appartenette alla III Brigata Liguria, fu preso durante un rastrellamento ed internato a Dachau, dove morì il 24 marzo 1945

caduto per la Libertà, nato il 6 luglio 1923 a Trieste, apparteneva alla III Brigata Liguria, cadde al Turchino il 19 maggio 1944

  • Antonio Valgoi

Nato a Vallecrosia in provincia di Imperia nel 1907. Capitano artigliere VII gruppo cannoni divisione fanteria Acqui, cadde in comabattimento ad Argostoli (Cefalonia) il 22 settembre 1943. Medaglia d’Oro' al valor militare

  • Venticinque Aprile

ricorda la gloriosa giornata che segnò lafine della dittatura nazifascista.

  • Zamperini Luciano

caduto per la Libertà, nato a Bolzaneto il 25 ottobre 1923 vice comandante della Brigata Partigiana Balilla, cadde, armi in pugno, alla Busaletta (monte Sella) il 14 aprile 1945

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