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Nogara - Wikipedia

Nogara

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Nogara
Portale:Portali Visita il [[Portale:{{{portale}}}|Portale {{{portale}}}]]
Stato: Italia
Regione: Veneto
Provincia: Verona
Coordinate:
Latitudine: 45° 11′ 0′′ N
Longitudine: 11° 4′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 18 m s.l.m.
Superficie: 38,86 km²
Abitanti:
8.154 31-12-04
Densità: 207 ab./km²
Frazioni: Brancon, Calcinaro, Campalano, Montalto, Caselle e Guglia 
Comuni contigui: Erbè, Gazzo Veronese, Isola della Scala, Salizzole, Sanguinetto, Sorgà
CAP: 37054, 37050 frazioni
Pref. tel: 0442
Codice ISTAT: 023053
Codice catasto: F918 
Nome abitanti: Nogaresi 
Santo patrono: San Pietro 
Giorno festivo: 16 luglio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale

Nogara è un comune di 8.154 abitanti della provincia di Verona.

Indice

[modifica] Storia

Le origini di Nogara, da "Nux-Nugaria" per gli alberi di noci che la coprivano, sono avvolte nel mistero in tantae antiquitatis tenebris; si sa che fu "terramara" dove i terramaricoli vivevano su palafitte e che fu importante già prima di Roma antica, perché contenne l'elemento etrusco.

Nogara sorge sulla strada che per Ostiglia unisce Bologna con Verona, su una via coincidente con quella iniziata da Druso e rifatta da Claudio, la famosa strada Claudio-Augusta; per Nogara passano altre strade che comunicano con Mantova e Legnago. Pochi centri sono crocevia di strade nazionali e di linee ferroviarie come Nogara, la sua posizione geografica e logistica è strategicamente privilegiata più del passato: allora si poteva battere solo la strada romana, ora quella napoleonica (X nazionale) e la ferrovia.

In direzione Nord-Sud vi scorre accanto il Tartaro, importante sotto il profilo storico, geografico e geologico per aver determinato l’ambiente e i suoi dintorni: fu zona di confine tra due stati, il mantovano ed il veronese nel medioevo e motivo di scontro tra la casa d’Austria e Venezia, nell’età moderna. Dalla piazza, il centro abitato più importante dove sorgevano la casa del comune da una parte e una torre con l’orologio dall’altra, partiva una via che passando da un ponte di legno per il Tartaro, portava nelle contrade di Brancon fino a Pradelle. Dallo studio delle fonti si deduce che Nogara fu luogo di lotte fratricide e di feroci contese intorno al castello e alla chiesa.

Nel 900 il re Berengario autorizza la costruzione del castello di cui parlano le cronache del secolo XI e che ora è incorporato in quel palazzo Marogna dai piloni disegnati da Michele Sanmicheli. Documenti che risalgono agli anni 920-936 spiegano come i monaci esercitassero il loro potere:avevano interesse a difendere il castello di Nogara per salvaguardarlo dalle "pagane" scorrerie degli Ungari, perciò diedero in affitto alle genti di Nogara parecchie loro case col patto di proteggere la rocca e la chiesa di S.Silvestro, vicina al Tartaro. Su un breve del papa Innocenzo II, diretto al popolo di Nogara, si legge l'invito a pagare ai monaci di Nonantola, appropriatisi di tutti i beni, delle corti "Due Roveri" e "Rovescello", del castello e dei frutti di un bosco a loro ceduto da Matilde di Canossa che i nogaresi avevano abbattuto per soddisfare i loro bisogni di calore.

Nogara vanta una tradizione di lotte che, soprattutto nel Medioevo, ebbero molta risonanza: durante il governo di Matilde era caposaldo alla sinistra del Po e fu assalita da Enrico IV mentre Verona restò fedele all'imperatore tedesco per trarre vantaggi dalla sua autonomia comunale. La gente di Nogara difese vittoriosamente il castello, munito da ogni parte di torrioni, circondato da una larga fossa, ricolma delle acque del Tartaro; Enrico IV tolse l'assedio che segnò l'inizio della sua fine e fu costretto a ripassare le Alpi. Il poeta monaco Donizone così celebrò la resistenza dei Nogaresi: "Civibus accitis secum veronensibus, ivit, vallavit castrum Nogari forte vel amplum".

Gli storici di Verona citano spesso il castello di Nogara e le lotte tra i vari signori che aspiravano ad impadronirsene strappandolo al priorato benedettino. Ezzelino monaco scelse, nel periodo di transizione verso la signoria Scaligera, Nogara come teatro delle sue gesta impadronendosi di Verona, Vicenza ed altri luoghi infeudati; fu durante il suo dominio che il territorio venne saccheggiato più volte dai mantovani che dilagavano nel basso veronese conquistando Villimpenta e Gazzo Veronese.Il castello fu bruciato dagli spagnoli e dai Borgognoni nel 1509 e da allora perse progressivamente la sua importanza.

Nel 1630 la peste giunta coi Lanzichenecchi dimezzò la popolazione. I “bravi” di Manzoni a Nogara si chiamavano “buli”, però più che “bravi” al servizio dei signori prevaricatori erano proprietari che si circondavano di evasi galeotti; alla sagra di Nogara del 19 luglio 1682 fu ucciso da un “bulo” il poeta Verità ed il 3 settembre dello stesso anno il conte Guarienti.

Con i francesi repubblicani Nogara fece parte del governo centrale legnaghese e finalmente anche le autorità ecclesiastiche dovettero far buon viso ai giacobini. Dopo il 1815 l’Austria divise la provincia di Verona in 13 distretti e Nogara venne ricompresa in quello di Sanguinetto ed aveva nel suo comune due frazioni, Calcinaro e Campalano. Durante le guerre d’indipendenza, Nogara, seppur fuori dagli avvenimenti militari e politici, diede un prezioso contributo in uomini ed opere.

Il fascismo fu caratterizzato da una stasi socio-culturale e dal carattere prettamente agricolo dell’economia con elevata occupazione di braccianti. L’assetto urbanistico del paese non subì particolari trasformazioni se non per lo spostamento del tratto di strada romana dal centro (via Roma, via Sterzi) a est del tracciato della statale 12 con lo smembramento del fondo Pellegrini (corte Maso).Il primo dopoguerra segnò l’avvento al governo del paese delle forze espressione della base sociale maggioritaria rappresentata dai braccianti e da una circoscritta ma forte componente operaia.

Negli anni 50 lo smembramento dei grandi latifondi in piccole proprietà contadine e la definitiva chiusura dell’unica vera industria (canapificio) con conseguente caduta occupazionale, portò alla frantumazione dei movimenti rivendicativi, a una accentuata emigrazione, alla diminuzione della popolazione e alla modificazione dei rapporti di forza sociali e politici.

L’industrializzazione del paese si colloca negli anni 60-70 e nonostante i limiti di un apparato produttivo debole produsse un netto mutamento nella composizione sociale con ripercussioni sui rapporti politici. L’alternarsi di forze politiche diverse alla guida del paese e le numerose iniziative culturali hanno imposto Nogara all’attenzione di tutta la zona.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Geografia

Nogara è un centro della Bassa Veronese con 8.154 abitanti situato sull’incrocio di due importanti strade statali e precisamente la SS 12 “dell’Abetone – Brennero” e la ex SS 10 “Padana Inferiore”, dista diciotto chilometri dai caselli autostradali di Mantova Nord e di Nogarole Rocca (Autobrennero) e ventinove chilometri dal casello di Verona Sud (Autostrada MI-VE); inoltre è attualmente in progettazione l'autostrada Cremona-Chioggia, il cui primo casello nel Veneto sarà nella zona sud di Nogara. Il comune si trova a circa trenta chilometri da Verona e a venti chilometri da Mantova. A Nogara si incrociano anche le linee ferroviarie “Bologna-Brennero” e “Padova-Mantova”. Rispetto al capoluogo, Nogara è in posizione sud.

[modifica] Cultura

  • Palazzo Maggi è una costruzione del XVI secolo e rappresenta un bell'esempio di architettura rinascimentale. Oggi è sede della biblioteca comunale. Della struttura originaria è rimasta solo la residenza nobile della famiglia Maggi, di cui la villa costituiva la dimora di campagna. La facciata è caratterizzata da un portico sovrastato da un'elegante loggetta; pregevoli le decorazioni sulle mura tutt'intorno.
  • Palazzo Cavalli la struttura, che sorge in località Campalano, è a corpo unico, con camini sporgenti su entrambe le facciate, come soleva l'architettura del veneto orientale del tempo.
  • Villa Marogna, Romani da un'iscrizione vicino alla sponda del fiume Tartaro sappiamo che la villa fu costruita nel 1548. La struttura dell'edificio è austera e compatta, aperta al centro del piano terra da tre arcate; attualmente si accede da un portale, di costruzione posteriore all'impianto originario, dorico sormontato da guglie.
  • Villa Valmarana sorge in frazione Calcinaro. L'edificio è inserito in un'ampia corte interamente cintata e fiancheggiata da diversi rustici. Sulla facciata si trova lo stemma della famiglia, della quale la villa è dimora.
  • Chiesa di San Silvestro compare già in documenti del XII secolo. Da un disegno topografico del 1603 abbiamo notizie sulla sua architettura: stile romanico, la facciata era a capanna con protiro e rosone.
  • Cappella di an Pietro è anche questo un edificio dalle antiche origini: è citato fin dal 905. Sorge in località Caselle e quando fu nominata pieve, intorno al X - XI secolo, divenne il centro vitale intorno al quale ebbe inizio la crescita del nucleo abitato e della vita sociale.
  • Chiesa di San Gregorio Magno sorge in località Campalano e la consacrazione risale al 1533. Di particolare valore ed interesse sono alcune stele funerarie di epoca romana appartenenti alla gens Truttedi.
  • Chiesetta di San Giuseppe situata in via Sterzi è sede di associazioni locali dove vi si tengono incontri culturali e musicali.
  • Cappella di San Bartolomeo
  • La Necropoli dell'Olmo di Nogara è situata sulla sponda destra del fiume Tartaro ad ovest del centro di Nogara ed è lunga oltre 300 metri.

[modifica] Eventi

  • La "Sagra del Paese" si svolge ogni anno alla terza domenica di luglio.
  • Festa de "El Riso cò lé Nose" (Il riso con le noci)
  • Nogara Estate di grande interesse culturale, con manifestazioni musicali e teatrali.

[modifica] Economia

L’economia del paese è mista (agricoltura, artigianato, industria, terziario). A Nogara e nei comuni limitrofi vi è una massiccia presenza di industrie (Coca Cola, Rexam, Hinowa, Bonferraro spa, Vetreria Saint Gobain, Knorr). L’artigianato è dedito principalmente alla lavorazione del legno e costituisce buona parte dell'indotto delle grandi aziende citate. Prodotti principali dell’agricoltura sono cereali, riso, ortofrutta, tabacco. Nogara fa parte dell'area di produzione del Riso Nano Vialone Veronese che viene coltivato su terreni della pianura veronese irrigati con acqua di risorgiva.

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Oliviero Albino Olivieri dal 05/04/2005, partito: Lista Civica
Centralino del comune: 0442 88377
Email del comune: sindaco@comune.nogara.vr.it

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