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Mezzane di Sotto - Wikipedia

Mezzane di Sotto

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Mezzane di Sotto
Portale:Portali Visita il [[Portale:{{{portale}}}|Portale {{{portale}}}]]
Stato: Italia
Regione: Veneto
Provincia: Verona
Coordinate:
Latitudine: 45° 29′ 0′′ N
Longitudine: 11° 8′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 122 m s.l.m.
Superficie: 19,57 km²
Abitanti:
1.879
Densità: 99 ab./km²
Frazioni:  
Comuni contigui: Illasi, Lavagno, San Martino Buon Albergo, Tregnago, Verona
CAP: 37030
Pref. tel: 045
Codice ISTAT: 023047
Codice catasto: F172 
Nome abitanti: mezzanesi 
Santo patrono: Assunzione di Maria 
Giorno festivo: 15 agosto 
Comune
Posizione del comune nell'Italia

Mezzane di Sotto è un comune di 1.879 abitanti della provincia di Verona.


Indice

[modifica] Geografia

Mezzane dista 18 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo è in posizione nord est. È in val di Mezzane che prende il nome dall'omonimo progno.

[modifica] Storia

[modifica] La preistoria

La ricchezza di acqua nella valle ha favorito fin da allora l'insediamento umano. A Casal Farinati a sud-est di Mezzane di Sotto si sono trovati manufatti di selce e attrezzi del tipo Campignano del periodo Musteriano appartenente al Paleolitico Medio

[modifica] Il periodo romano

Numerosi ritrovamenti del periodo romano, con la presenza di una via locale, la via Cara, che partiva dalla Postumia ed arrivava al castrum di San Mauro di Saline. Lo storico Theodor Mommsen dedica un discreto spazio alle epigrafi latine locali nella sua opera Corpus Iscriptionum Latinarum dove ricostruì la storia di un delubrum, un tempietto, dedicato a Jupiter Jovis (Giove). Altri ritrovamenti religiosi sono stati un'ara dedicata a Silvano, dio dei boschi, a Giunone e a Giove Ottimo Massimo. Una contrada vicina a Mezzane di Sopra si chiama Postuman con evidente derivazione latina dalla via omonima.
La forte presenza in epoca romana è confermata anche da altri ritrovamenti. Molto attivi nei ritrovamenti sono stati Filippo Nereo Vignola e Federico Dal Forno nella prima metà del secolo XX. Furono trovati in località i Ruini tombe contenenti ossa combuste e frammenti di tegoloni, di grossi mattoni e d'olle vinarie. Presso una strada chiamata delle tombole vi erano più tombe dove si trovarono fra gli altri reperti un compasso ed una moneta di Gallieno che aiuta a datarle nel tardo III secolo DC.
In località Torcolo si trovarono nel 1949 resti di murature romane e frammenti di grossi mattoni oltre a una lucerna fittile e un cammeo d'ametista con unnudo inciso. A Fiui, nel 1954, vennero alla luce murature romane, un pavimento a mosaico di sole tessere bianche e frammenti d'intonaco affrescato. Lanfranco Franzoni che descrisse i ritrovamenti, spesso aiutato da Vignola e Dal Forno, cita a proposito dell'incastonamento di due frontoni di stele funerarie nel campanile di Castagnè, nella parte alta del comune: Uno, con timpano incluso nel profilo rettangolare della stele, mostra due conigli sugli spioventi, rivolti verso I'esterno. Nel campo del timpano è una conchiglia, avente ai lati due delfini. Nella parte che rimane del quadro epigrafico è reincisa un'iscrizione volgare con la data di costruzione del campanile. Il secondo frammento mostra solo una parte, quella di destra, del coronamento di una stele rettangolare, ma si completa con un frammento che è murato all'interno della cella campanaria. AI di sopra del quadro epigrafico, che ora porta i monogrammi di Gesù e di Maria, vi è I'architrave ed il fregio, ma non il timpano. Nel fregio, al centro, due conigli che rodono l'uva e verso l'esterno due grifi con una zampa alzata su un cantaro
Altri ritrovamenti nelle località Casai, Casette, Rotonda e Colombara frammenti di vetri e materiale in cotto, oltre ad un frammento bronzeo con una testa di cavallo. In località Guaite è testimoniata una presenza più antica con monete dell'età consolare. La presenza più abbondante di monete riguarda il basso impero, datando nuovamente la presenza di quel periodo.

[modifica] Dal medievo ai giorni nostri

Nulle sono le notizie dell'alto medievo e nulli sono i ritrovamenti. La presenza della via Cara, che tanto splendore aveva dato in età romana, probabilmente fu il mezzo per cui le invasioni cosiddette barbariche raggiunsero tutta la valle crando un periodo di decadenza. L'assenza di strutture di difesa e lo sviluppo in una fase di pace, portò probabilmente ad una rapido calo della presenza umana. Diversamente da altre parti della provincia non vi sono tracce dell'età longobarda.
La vita organizzata riprese nel X secolo tracce scritte ci sono riguardo alla frazione di Castagnè descritta in finibus veronensis e nella valle chiamata pretoriense. Nell'XI secolo la si cita come Castanedo in un atto fra residenti e XII appare per la prrima volta il toponimo Mezzane come Mezane de Subtu, in Mezane de Supra con l'aggiunta di Postumanus È del 1145 un atto pontificio che riconosce al vescovo la pieve di Mezzane cum cappellis et decimis et castello at familiis.
La recuperata tranquillità della valle ha permesso un recupero dell'edificazione e dell'uso delle ville di campagna, diventate numerose dal 1500 in poi.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Cultura

Chiesa di Santa Maria Assunta
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Chiesa di Santa Maria Assunta

[modifica] I monumenti

[modifica] Chiesa di Santa Maria Assunta

A Mezzane di Sotto. La chiesa attuale è della fine del XIX secolo, progettata dall'architetto Gottardi. Fu spostata dal fondovalle per i ripetuti danneggiamenti avuti per alluvioni e terremoti. Nel fondovalle, in piazza rimane il campanile in tufo del XII secolo. La vecchia pieve è ricordata da Papa Eugenio III nel 1145. Nella nuova chiesa ci sono opere trasferite dalla pieve. Una pala d'altare raffigurante La beata Vergine in trono con ai lati i Santi Paolo e Caterina ed in basso componenti della famiglia Della Torre di Gerolamo Dai Libri, una pala di Antonio Giarola conosciuto anche come cavalier Coppa dal soggetto Cristo in croce e ai lati i Santi Francesco e Carlo Borromeo, una pala di Claudio Ridolfi, La Madonna del Rosario e i Santi Domenico e Caterina e una di Giovanni Caliari con Cristo Crocefisso e ai lati la Vergine e San Giovanni e del Caroto.

[modifica] Chiesa santi Fermo e Rustico

Chiesa santi Fermo e Rustico
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Chiesa santi Fermo e Rustico

A Mezzane di Sopra. È stata costruita nel 1770 su una precedente del XV secolo, col recupero delle opere interne. Il battistero è opera di Bartolomeo da Massa. Il campanile fu eretto nel 1768. All'interno tele di Paolo Farinati, di Sante Creara e di Agostino Ugolini

[modifica] Chiesa di Sant'Ulderico

A Castagnè. Del XVII secolo, ma risulta parrocchia dal 1529.

[modifica] Chiesa di San Nicola da Bari

A Postuman, fu danneggiata dal terremoto del 1891 e successivamente restaurata.

[modifica] Monastero di San Cassiano

La tradizione vuole che l'edificazione sia stata voluta da Matilde di Canossa. Secondo Federico Dal Forno faceva parte del monastero un'antica campanella in bronzo del 1081 con una forma originale, oggi custodita al Museo di Castelvecchio.

[modifica] Villa Maffei Benini

È del XVIII secolo. La proprietà della famiglia Maffei è precedente all'attuale edificazione. L'attuale villa sorse nel 1776 opera di Carlo Maffei e dell'architetto Pellesina. La costruzione viene definita elegante e fu conclusa agli inizi del 1800. Ha affreschi di Andrea Porta del 1786 che riprendono paesaggi del paese. Davanti ha un giardino con una secolare magnolia e un piccolo parco è sul nord della villa.

[modifica] Villa Giuliari

Fu costruita in più riprese con stili diversi negli elementi che la compongono. La parte più interessante è quella del XV secolo con un porticato e con belle finestre al primo piano. Un affresco con Mercurio in atto di rapire Paride, parte di un'opera più grande, è opera di Paolo Farinati e dei figli. I Giuliari ne presero possesso alla fine del XVII secolo. I precedenti proprietari furoni i Liorsi.

[modifica] Villa Roja-Schiavoni

Ha un corpo centrale del XVIII secolo, fatto erigere da Cesare Roja. La villa ebbe un continuo passaggio di proprietari fino ad oggi. Da Roja alla famiglia Bagolini, poi a Gaetano Trezza, alla famiglia Zamboni, a Edoardo Goldschmiedt, ed infine a Felice Schiavoni che terminò il giro donandola alle suore della Misericordia con il vincolo di trasformarla nell'attuale ospizio del Sacro Cuore.
Ha un lunghissimo viale alberato e il parco ricco di querce e piante sempreverdi con tracce dell'impianto iniziale in spaziosi viali che andavano verso la campagna. Ha scalinate ed è ornato da statue allegoriche, arriva fino al colle dove si trova un belvedere. Il parco ha grotte e caverne artificiali.

[modifica] Villa Della Torre

Precedentemente Liorsi, poi Stegagno ed ora Cordioli. Fu costruita nei primi anni del XVI secolo ed ebbe parecchie modifiche. Lo stile era palladiano a due piani e con il giardino anche esso a piani sfalsati. Alla fine del secolo nel 1595, l'allora proprietario Alvise Della Torre fece affrescare da Paolo Farinati più stanze. Al Farinati è attribuita la allegoria delle quattro parti del mondo allora conosciuto. Ai figli le altre opere minori e fra l'altro: i monocromi della loggia, gli stucchi che della sala della conchiglia e due bassorilievi sul soffitto, II giudizio di Salomone e Il giudizio di Paride.
Vi fu un conflitto di attribuzione fra il Farinati ed i figli, nato da quanto scrisse nel diario di lavoro: ... ali 24 Zugno 1595 Oratio e Zambatista sono andati a Mezzane a ornar de piture il belveder et altre cose per li giardini e palazzo et ala peschera e à finito le soprascrite piture per tutto il mese otobre 1595... La villa ebbe un notevole orto botanico, nel XVII secolo viene descritto: assai esteso e ricco di ogni specie di flora, da quella comune a quella tropicale; fiori, anche esotici, in parterre e serre, con rampicanti e sempreverdi oltre che essenze pregiate. Il tutto confinava con un brolo di ottime frutta e ortaggi, con vicino una ricca peschiera.

L'orto, poi abbandonato ora ha esemplari di piante secolari e delle grandi limonaie.

[modifica] Gli appuntamenti

Quando si avvicina l'estate, la seconda domenica di giugno, si svolge la "mostra della ciliegia", che è ospitata nel parco di villa Maffei. La presentazione e la premiazione dei prodotti cereasicoli si accompagna a mostre di pittura e di artigianato, stands gastronomici e serate danzanti. Il 15 agosto, Mezzane di Sotto festeggia la "sagra dell'Assunta", una tipica festa popolare, centrata intorno a villa Maffei, allietata, come la precedente, dal vino rosso Valpolicella, ottenuto dai vitigni coltivati nella zona collianre della valle, e del bianco di Soave, dreivato dalle uve coltivate nella zona pianeggiante della valle. La settimana dell'olio d'oliva e la "rassegna del Recioto" si svolgono nell'ultima settimana di novembre. Esposta in bella mostra è la produzione dell'ottimo olio extravergine, ottenuto dagli olivi che s'inerpicano come verdi sculture sui declivi della valle. La degustazione dei piatti tipici permette di sentire la fragranza dell'olio di Mezzane.

[modifica] Economia

L'attività del comune è agricola con una forte specializzazione nell'uva.

È zona di produzione del vino Valpolicella DOC, dell'Amarone DOC e del Recioto DOC

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Antonio Domenico Sella dal 14/06/2004, partito: Lista Civica
Centralino del comune: 045 8880100
Email del comune: info@comune.mezzane.vr.it

Fa parte della Comunità montana della Lessinia e dell'associazione città del vino

Il comune fa parte dell'Unione Comunale detta Verona Est.
I comuni che ne fanno parte sono: Caldiero, Colognola ai Colli, Illasi e Mezzane di Sotto.

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