Maurice Thorez
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Maurice Thorez (Noyelles-Codault 28 aprile 1900 - Istanbul, Turchia 11 luglio 1964) è stato un uomo politico francese. Figura carismatica all'interno del Partito Comunista Francese, fu segretario del PCE dal 1930 sino alla morte.
Nato in una famiglia operaia, Thorez divenne minatore a soli dodici anni, mentre nel 1919 entrò nel Partito Socialista Francese. Iscritto fin da giovanissimo alla Sezione francese dell'internazionale operaia, passò poi al Partito comunista, nel quale militò con impegno occupando posizioni di rilievo: nel 1923 fu nominato vicesegretario mentre dal 1930 al 1964 ricoprì la carica di segretario generale del partito.
Dal 1932 al 1939 fu deputato e dopo il 1936 divenne il capogruppo dei comunisti alla Camera dei Deputati. Accusato e condannato per diserzione nel 1939, trascorse gli anni della Seconda guerra mondiale nell'Unione Sovietica; quando tornò in Francia, il presidente Charles De Gaulle gli concesse l'amnistia e Thorez fu nuovamente eletto deputato.
Nel 1946 divenne vice primo ministro nel governo guidato da Georges Bidault, e l'anno successivo Paul Ramadier gli riconfermò tale incarico. Tuttavia la sua avversione al Piano Marshall e all'alleanza con gli Stati Uniti d'America convinse Ramadier ad esonerarlo dal suo ruolo. Il seggio alla Camera gli fu riconfermato più volte (l'ultimo incarico da deputato è del 1962) mentre negli ultimi anni Thorez, stanco e malato, favorì l'ascesa politica di Georges Marchais.
Maurice Thorez scrisse due libri: "Fils du peuple" nel 1937 e "Une politique de grandeur française" nel 1945.