Marcita
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Il termine marcita è usato per definire una tecnica colturale tipica della Pianura Padana che consiste nell'utilizzo dell'irrigazione a gravità effettuata utilizzando l'acqua proveniente dalle risorgive anche nella stagione invernale. Nella stagione estiva i prati vengono irrigati periodicamente mentre in quella invernale sono irrigati in modo continuativo.
L'acqua di risorgiva, avendo una temperatura che non scende mai sotto i 10° C impedisce il raffreddamento del terreno e consente lo sviluppo della vegetazione anche in inverno permettendo quindi di effettuare sette tagli (ma spesso nove) di foraggio all'anno.
Il nome marcita deriva dall'antica consuetudine di lasciare l'ultimo taglio invernale a "marcire" nel prato irriguo.
Il primo taglio viene effettuato a fine febbraio, il secondo intorno a metà aprile, il terzo taglio di fine maggio è detto maggengo e consiste nel 25% circa della produzione. Seguono il taglio di fine luglio (detto agostano), il quinto di fine agosto (detto terzuolo), il sesto a fine settembre/inizio ottobre e l'ultimo a fine novembre/metà dicembre.