Management
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Con il termine inglese management (da to manage: gestire, coordinare), ormai largamente diffuso anche in italiano (dove, peraltro, può essere tradotto con direzione), s'intende:
- il processo di definizione degli obiettivi di un'azienda (sia essa pubblica o privata) e di guida della gestione aziendale verso il perseguimento di tali obiettivi, attraverso l'assunzione di decisioni sull'impiego delle risorse disponibili e, in particolare, delle risorse umane;
- l'insieme dei manager di un'azienda, ossia delle persone che hanno la responsabilità del suddetto processo.
Il ruolo del manager, quindi, comporta non solo il coordinamento, la guida di un gruppo di persone, rappresentato dalla risorse umane a disposizione dell'azienda o della parte di azienda sotto la sua responsabilità, ma anche e soprattutto l'assunzione di decisioni di pianificazione e di gestione per garantire l'ottenimento di risultati in linea con gli scopi aziendali ed in grado di soddisfare gli stakeholder, ossia i soggetti (persone od organizzazioni) portatori di interessi nei confronti dell'azienda.
Secondo Henri Fayol il management consiste in cinque funzioni:
Tutte le aziende hanno necessità di un management: nelle imprese di minori dimensioni la relativa funzione è di solito svolta dallo stesso proprietario-imprenditore; quando le dimensioni aziendali crescono le funzioni manageriali tendono ad essere delegate a dei lavoratori, i dirigenti; questa separazione tra proprietà e management è ancora più accentuata nelle imprese di grandi dimensioni strutturate sotto forma di società per azioni dove i proprietari-azionisti eleggono un consiglio di amministrazione il quale, a sua volta, nomina i manager. Nelle aziende private no profit e nelle aziende pubbliche le funzioni di management sono direttamente svolte da membri degli organi di governo o da questi affidate a dirigenti. Da quanto detto emerge come sia limitativa l'accezione, diffusa nel linguaggio comune, che tende ad identificare il manager con il dirigente d'impresa.
Si suole distinguere il management in base a distinti livelli di responsabilità e autorità in top e middle management. Il top (o senior) management comprende quel numero ristretto di persone (variamente denominate: "presidente", "amministratore delegato", "direttore generale", "segretario generale" ecc.) che estende la sua responsabilità e autorità all'intera azienda e risponde direttamente agli organi di governo, dei quali in certi casi è anche componente. Il middle management ha invece responsabilità e autorità su parti dell'azienda (unità organizzative), risponde al top management e occupa posizioni intermedie tra questo e il livello operativo (comprende, quindi, i "direttori" delle varie unità organizzative aziendali, siano esse di tipo funzionale o divisionale).
La letteratura e le best practices in materia governance sottolineano l'opportunità che il management (e, in particolare, il top management) risponda ad un organo collegiale di governo (denominato genericamente board e il cui prototipo è rappresentato dal consiglio di amministrazione delle società per azioni) che non dovrebbe occuparsi della gestione aziendale ma delle scelte strategiche e del monitoraggio del management. Se esponenti del management sono anche membri di questo collegio - come avviene di norma nelle società per azioni - sarebbe inoltre opportuno che al loro fianco sedessero anche membri indipendenti, in modo da evitare conflitti d'interesse.