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Louis de Funès - Wikipedia

Louis de Funès

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Louis Germain de Funès de Galarza noto come Louis de Funès (Courbevoie, Hauts-de-Seine, Francia, 31 luglio 1914 - Nantes, 27 gennaio 1983) è stato un attore comico francese.

Indice

[modifica] Biografia

La sua famiglia apparteneva alla nobiltà di Siviglia (discendeva dai Marchesi di Galarza): il padre, Carlos Luis de Funès de Galarza (1871-1934) esercitava la professione di avvocato, diventando in seguito diamantaio, mentre la madre Léonor Soto Reguera (1871-1957 si occupava della famiglia. Il 27 aprile 1936 Louis sposò in prime nozze Germaine Louise Elodie Carroyer (nata il 7 marzo 1915) dalla quale ebbe un figlio: Daniel Charles Louis (nato il 12 luglio 1937.

Dopo il divorzio, avvenuto il 13 novembre 1942, il 20 aprile 1943 sposò in seconde nozze Jeanne Augustine Bathélèmy (nata il 1 febbraio 1914, pronipote di Guy de Maupassant nel nono arrondissement di Parigi. Da lei ebbe due figli: Patrick Charles (nato il 27 gennaio 1944), diventato nel 2005 medico radiologo e Olivier Pierre (nato l'11 agosto 1949, comandante pilota dell'Air France.

La sua vita in società iniziò in modo poco lusinghiero: si faceva sempre licenziare dai piccoli posti di lavoro che riusciva a trovare. Ma divenne pianista, per sua fortuna era particolarmente intonato - e ne fece buon uso in alcuni dei suoi film quali Colpo grosso ma non troppo (Le Corniaud), Chi ha rubato il presidente? (Le Grand Restaurant), e Beato tra le donne (L'Homme Orchestre) - e aveva una buona conoscenza del cinema del suo tempo.

Cominciò a ritornare nel mondo del lavoro cimentandosi nel teatro, e, malgrado le sue brevi apparizioni, fu notato presto per la sua vena comica. Sacha Guitry lo ingaggiò parecchie volte dicendo di lui che "non vi sono ruoli minori da affidare a un così grande attore". Negli anni cinquanta cominciò a farsi conoscere grazie a film come Ah! Les belles Bacchantes e Il montone a cinque zampe, ove affianca i più grandi attori dell'epoca, ma anche La legge del più furbo del 1957, dove interpretando il ruolo del bracconiere che elude puntualmente l'occhio vigile di una guardia forestale gli vale il titolo di migliore comico attuale.

Tuttavia dovette aspettare il 1964 per diventare davvero famoso con la prima parte della serie dei Gendarmi, Una ragazza a Saint-Tropez. "È il nuovo gigante del cinema francese", è la constatazione che fece alla radio Fernandel. Appena due mesi più tardi, trionfò ancora nel ruolo di un rappresentante delle forze dell'ordine in Fantômas '70 (Fantômas), film nel quale eclissò anche i suoi due co-protagonisti. Mentre i successi tra il grande pubblico crebbero sempre più. Alla fine del 1964, girò Colpo grosso ma non troppo di Gèrard Oury, in cui apparve sulla locandina con Bourvil. L'uscita del film nel marzo del 1965 lo portò nuovamente al trionfo e l'attore si sentì non poco lusingato del fatto che in Time Magazine un giornalista paragonasse il duo comico Bourvil-De Funès a quello Laurel-Hardy. Nel 1967, Tre uomini in fuga (La Grande vadrouille) con Bourvil, il film francese che detenne il record del più gran numero di biglietti venduti al botteghino in Francia (17 milioni) fino all'arrivo del film Titanic di James Cameron del 1998. Nello stesso momento, ritornò al teatro.

A fine novembre del 1971 intraprese Oscar al teatro del Palais-Royal, che recitò quasi tutte le sere fino al settembre del 1972 salvo un'interruzione estiva. A partire dal marzo 1973, tutte le sue energie furono concentrate nelle ripree de Le folli avventure di Rabbi Jacob (Les Aventures de Rabbi Jacob) che uscì il 18 ottobre dello stesso anno. Subito dopo, De Funès si trovò nuovamente sul palcoscenico alla commedia degli Champs Elysées: fu questa la sua ultima apparizione in teatro. Fino al 25 aprile 1974, recitò quasi duecento volte la pièce di Jean Arnouilh, La Valse des Toréadors (Il Valzer dei toreador). Da quel momento, prese un periodo di riposo presso il castello della moglie, situato presso Cellier nel dipartimento della Loira atlantica, si occupò molto di giardinaggio rifiutando di intraprendere qualsiasi altro impegno in previsione delle riprese indubbiamente faticose del successivo film di Gèrard Oury. Ne Le Crocodile, il primo ciak del quale era previsto per il maggio del 1975, avrebbe dovuto interpretare la parte di un dittatore sudamericano.

Ma nel marzo del 1975, mentre la fase di pre-produzione de Le Crocodile era già a buon punto, fu vittima di un infarto, il che lo fece rinunciare definivamente, ma di malavoglia, alla sua carriera teatrale, che l'aveva consumato fisicamente.

Anche la sua carriera cinematografica ne risultò compromessa, dato che gli assicuratori non volevano più correre il rischio di sostenere gli eventuali rischi delle riprese di un altro film, finché il regista del L'ala o la coscia? (L'Aile ou la cuisse) non riuscì ad ottenere un'assicurazione per due settimane di riprese.

Louis de Funès riapparve dunque sullo schermo, ma il suo medico era sempe presente insieme ad un'ambulanza. Continuò quindi a girare qualche altro film, a un ritmo molto meno sostenuto dei tempi del suo debutto cinematografico, come La Zizanie con Annie Girardot nel 1978, o Il gendarme e gli extraterrestri nel 1979.

Nel 1980 realizzò un sogno acarezzato da tanti anni: creare la versione cinematografica di una commedia di Molière realizzandone una versione secondo la propria interpretazione personale. Fu così che L'avaro (L'Avare) raggiunse il grande schermo, anche se non ebbe che un modesto successo. Nello stesso anno Jerry Lewis gli consegnò di persona il César alla carriera.

Qualche tempo dopo, un suo figlio gli consigliò la lettura di un romanzo dal titolo La Soupe aux Choux di René Fallet che, secondo lui, avrebbe potuto tradursi in un "un buon film". In seguito a ciò, venne girata una trasposizione cinematografica insieme a Jean Carmet e Jacques Villeret.

La sua carriera giunse al termine l'anno seguente, con Le Gendarme e les gendarmettes poiché il 27 gennaio 1983 fu vittima di un altro infarto che gli risultò fatale. Riposa attualmente al cimitero di Cellier; una rosa, creata apposta dal rosiere Meilland (Le Cannet-des-Maures, al Var), porta il suo stesso nome. Gli venne dedicato anche il film Papy fait de la résistance (1983).

Louis de Funès è ritenuto da molti un gigante del cinema francese che non ha finora visto successore pari degno di lui.

[modifica] Misure

Altezza: 1m64 (fu riformato all'inizio della della Seconda Guerra Mondiale (1939-1945) per la sua altezza modesta).

[modifica] La comicità di Louis de Funès

Gli aspetti principali del gioco sono:

  • la sua abilità anel mimare e fare smorfie
  • la ripetizione in una data scena di certi gesti o parole
  • il carattere prorompente e insistente nell'espressione delle emozioni o delle opinioni, sia che si tratti di paura o disperazione (finta o reale del personaggio)

Eccelle in particolare nell'esprimere la collera: grugniti, rumori della bocca, schiaffi a ripetizione dati agli altri personaggi, grande gesticolare, ecc.

I ruoli che impersonava si prestavano volentieri a questo gioco: i suoi personaggi sono non di rado degli ipocriti e un po' antipatici senza essere nella maggior parte dei casi cattivi o incapaci di correggere i propri errori.

[modifica] Travestimenti

Pur non avendo la necessità di ricorrervi (se non di rado) nei diversi film a cui prese parte, Louis de Funès non ha mai rinunciato a "travestirsi" di volta in volta per accentuare, talvolta all'eccesso, le situazioni comiche nelle quali faceva evolvere i suoi personaggi. Basti citare qualche esempio:

  • il falso poeta affettato e imbellettato di parrucca, che viene a controllare in incognito il ristorante di cui è direttore in Chi ha rubato il presidente?;
  • i costumi di inizio XVII secolo di Manie di grandezza e, tra questi, il travestimento della "Signora in nero" nella taverna;
  • la signora anziana colla veletta che, in L'ala o la coscia?, si reca a sorvegliare come la direzione di un ristorante assunta in prova, informata "anonimamente" dalla sua segretaria, fa salti mortali per esagerare le attenzioni prestate ad uno dei suoi agenti della sua guida gastronomica;
  • il costume "loubavitch" in Le folli avventure di Rabbi Jacob;
  • i costumi "Belle Epoque" in Louis de Funès ed il nonno surgelato, in cui è obbligato a farsi passare per lo spasimante della propria moglie, dopo avere indossato e reindossato per qualche istante durante il rapimento dell'"Ibernato" un costume di paramedico adetto all'ambulanza e in seguito una tonaca da frate;
  • il costume da pavone da lui indossato ne L'Avare è irresistibilmente buffo;
  • questo senza contare l'uniforme della serie dei Gendarmi, il costume della sorella (monaca) sempre nella serie Gendarmi, la scena in cui indossa una parrucca di "direttore d'orchestra" e le scene in cui appare di tanto in tanto travestito da gendarme della Wehrmacht ne Tre uomini in fuga.

[modifica] La coppia di comici

Il talento di de Funès si adattava bene nel quadro della coppia comica fissa o occasionale con i più svariati generi di attori:

  • Claude Gensac nota dal soprannome che le dà Cruchot nella serie de Una ragazza a Saint-Tropez: "Ma biche". È la donna complice dei personaggi di de Funès.
  • Michel Galabru che recita il ruolo del superiore di de Funès nella serie Gendarme e che gli fa da spalla burlesca.
  • Bourvil
  • Yves Montand in Mania di grandezza. Diverse scene tra i due personaggi dai caratteri opposti sono restate nella storia come il risveglio con le rime in oro o la pulizia delle orecchie.
  • Coluche che interpreta la parte del figlio di de Funès ne L'ala o la coscia?.
  • Bernard Blier, l'ispettore che lo insegue in Jo e il gazebo
  • Olivier de Funès, suo figlio, ne Le grandi vacanze, Beato tra le donne.
  • Jean Gabin, in Nemici... per la pelle
  • Jacques Villeret, ne La Soupe au choux
  • Jean Marais, in Fantomas '70, Fantomas minaccia il mondo e Fantomas contro Scotland Yard.
  • Maurice Risch, soprattutto ne Le grandi vacanze, alcuni episodi di Una ragazza a Saint Tropez]] e La Zizanie

[modifica] Un senso innato della musica

Secondo Colette Brosset, Fufu aveva la musica e la danza nella pelle e la sua capità di fare propria una coreografia era strabiliante. Esemplare fu il caso di film quali Ah ! les belles bacchantes, Chi ha rubato il presidente?, Nemici... per la pelle, o Le folli avventure di Rabbi Jacob.

[modifica] Filmografia completa

(da completare la traduzione dei ruoli interpretati)

  • La Tentation de Barbizon (1945), di Jean Stelli : Il portiere del cabaret "le Paradis"
  • Six heures à perdre (1946), di Alex Joffé e Jean Levitte : L'autista di sua eccellenza: Léopold de Witt
  • Dernier refuge (1946), di Marc Maurette : L'impiegato del vagone ristorante
  • Le château de la dernière chance (1946), di Jean-Paul Paulin
  • Amore e Fortuna (Antoine et Antoinette) (1947), di Jacques Becker : Emile, le garçon épicier et un invité à la noce
  • Croisière pour l'inconnu (1947), di Pierre Montazel : Il custode dello yacht
  • Du Guesclin (1948) di Bernard de La Tour : L'astrologue, un personnage de la cour, un mendiant...
  • Vient de paraître (1949), di Jacques Houssin :
  • Mon ami Sainfoin (1949), di Marc-Gilbert Sauvajon : La guida
  • Mission à Tanger (1949), di André Hunebelle : Il generale spagnolo
  • Millionnaires d'un jour (1949), di André Hunebelle : L'avocat de Philippe
  • Au revoir Monsieur Grock (1949), di Pierre Billon : Une figuration en spectateur
  • Rendez-vous avec la chance (1949), di Emile-Edwin Reinert : Il garzone del caffé
  • Pas de week-end pour notre amour (1949), di Pierre Montazel : Constantin, il domestico del barone de Valirman
  • Un certain monsieur (1949), di Yves Ciampi : Thomas Boudeboeuf, il giornalista del "l'avenir Sauveterrois"
  • Je n'aime que toi (1949), di Pierre Montazel : le pianiste de l'orchestre à la répétition
  • Le Jugement de Dieu (1949), di Raymond Bernard : L'homme qui se fait arracher une dent chez le barbier et un envoyé du bourgmestre
  • La Rue sans loi (1950), di Claude Dolbert et Marcel Giraud : Hippolyte, il professore di musica
  • Adémaï au poteau-frontière (1950), di Paul Colline
  • Knock ovvero il trionfo della medicina (Knock) (1950), di Guy Lefranc : Il malato che ha perduto 100 grammi
  • Prima Comunione (1950), di Alessandro Blasetti : un prete
  • È piu facile che un camello... (1950), di Luigi Zampa : Louis de Funès double la voix de Nicolas, le cordonnier
  • La Rose rouge (1951), di Marcello Pagliero : Manito,le poète qui mange les verres
  • Les Joueurs (1951) - cortometraggio di Claude Barma
  • Un Amour de parapluie (1951) - cortometraggio di Jean Laviron
  • Bibi Fricotin (1951), di Marcel Blistène : le pêcheur maître-nageur
  • Il sonnambulo (Boniface Somnambule) (1951), di Maurice Labro : Anatole, le mari soupçonneux du 'Grand Hôtel"
  • Boîte à vendre(1951) - cortometraggio di Claude-André Lalande
  • ...e mi lasciò senza indirizzo (Sans laisser d'adresse) (1951), di Jean-Paul Le Chanois : un futuro papà nella sala d'attesa
  • Champions Juniors (1951) - cortometraggio di Pierre Blondy : Il padre autoritario
  • 90 degrés à l'ombre (1951), - cortometraggio di Norbert Carbonnaux
  • Le Roi du bla bla bla (1951), di Maurice Labro : Gino, un gangster
  • La vie est un jeu (1951), di Raymond Leboursier
  • La passante (1951), di Henri Calef : L'éclusier
  • Ho ucciso mia moglie (La Poison) (1951), di Sacha Guitry : André Chevillard, un abitante di Rémonville
  • Pas de vacances pour Monsieur le Maire (1951), di Maurice Labro : Il consigliere
  • Le Dindon (1951), di Claude Barma : le gérant
  • L'Amant de paille (1951), di Gilles Grangier : Bruno, lo psichiatra
  • Folie douce (1951), di Jean-Paul Paulin
  • Ma femme est formidable (1951), di André Hunebelle : Lo sciatore che cerca una camera d'albergo
  • Les Loups chassent la nuit (1951), di Bernard Borderie : Le barman servant un porto
  • Le voyage en Amérique (1951), di Henri Lavorel : L'impiegato di Air France
  • I sette peccati capitali (Les Sept Péchés capitaux) (1952) - episodio La Paresse, di Jean Dréville : Mr Gaston Martin, le rouspéteur Français
  • Ils étaient cinq (1952), di Jack Pinoteau : Albert, le régisseur
  • Les Dents longues (1952), di Daniel Gélin : l'impiegato del laboratorio fotografico
  • Agence matrimoniale (1952), di Jean-Paul Le Chanois : Monsieur Charles
  • La Fugue de Monsieur Perle (1952), di Pierre Gaspard-Huit : Le fou qui pêche dans sa baignoire
  • Week-end à Paris (1952), di Gordon Parry : Célestin, il tassista
  • La sconfitta dello scapolo (Elle et moi) (1952), di Guy Lefranc : Le garçon de café qui embrasse Juliette
  • Je l'ai été trois fois (1952), di Sacha Guitry : L'interprète et le secrétaire du sultant de Hammanlif
  • Monsieur Taxi (1952), di André Hunebelle : Le peintre de la place du Tertre qui voit "rouge"
  • Monsieur Leguignon Lampiste (1952), de Maurice Labro : Un abitante del quartiere
  • Le Huitième Art et la manière (1952) - cortometraggio di Maurice Regamey
  • L'ussaro fantasma (Moineaux de Paris) (1952), di Maurice Cloche : Il dottore
  • L'amour n'est pas un péché (1952), di Claude Cariven : Mr Cottin, l'homme au chien, membre de l'U.R.A.F
  • La mondana rispettosa (La Putain respectueuse) (1952), di Charles Brabant e Marcello Pagliero : un cliente del night-club
  • La tournée des grands ducs (1952), di André Pellenc, terminato da Norbert Carbonnaux : il direttore dell'hotel
  • Tambour battant (1952), di Georges Combret
  • Le sorcier blanc (1952), di Claude Lalande
  • Le compagne della notte (Les Compagnes de la nuit) (1953), di Ralph Habib : Un client attablé
  • La vita di un onest'uomo (La Vie d'un honnête homme) (1953), di Sacha Guitry : Emile, le valet de chambre des "Ménard-Lacoste"
  • Le Rire (1953) - cortometraggio di Maurice Regamey
  • Lo strano desiderio del signor Bard (L'Étrange Désir de Monsieur Bard) (1953), di Geza Radvanyi : M. Chanteau, l'homme aux "bonnes idées"
  • Il dormitorio delle adoloscenti (Dortoir des grandes) (1953), di Henri Decoin : Mr Triboudot, le photographe de Mérémont
  • Au diable la vertu (1953), di Jean Laviron : Mr Lorette, le greffier du juge d'instruction
  • Légère et court vêtue (1953), di Jean Laviron : Paul Duvernois, le prétendu détective
  • Capitaine Pantoufle (1953), di Guy Lefranc : Mr Rachoux, il direttore della banca
  • Il segreto di Elena (Le Secret d'Hélène Marimon) (1953), di Henri Calef : Mr Ravan, il giardiniere
  • Faites-moi confiance (1953), di Gilles Grangier : Tumlatum
  • Mon frangin du Sénégal (1953), di Guy Lacourt : il dottore
  • Poisson d'avril (1954), di Gilles Grangier : le garde-pêche
  • Ah ! Les belles bacchantes (1954), di Jean Loubignac : Michel Leboeuf, le commissaire + divers rôles dans les sketchs
  • Le Blé en herbe (1954), di Claude Autant-Lara : Le projectionniste ambulant
  • Le Chevalier de la nuit (1954), di Robert Darène : Adrien Péréduray, le tailleur
  • Les Corsaires du Bois de Boulogne (1954), di Norbert Carbonnaux : Il commissario
  • Escalier de service (1954) - episodio "Les Grimaldi" - di Carlo Rim : Césare Grimaldi, le père, artiste italien
  • Gli uomini non pensano che a quello (Les hommes ne pensent qu'à ça) (1954), di Yves Robert : Célosso,le mari Espagnol de la comtesse Russe
  • Huis clos (1954), di Jacqueline Audry
  • Les Intrigantes (1954), di Henri Decoin : Mr Marcange, l'auteur de la pièce
  • Santarellina (Mam'zelle Nitouche) (1954), di Yves Allégret : Pétrot, un maréchal des logis
  • Il montone a cinque zampe (Le Mouton à cinq pattes) (1954), di Henri Verneuil : Mr Pilate, responsabile delle pompe funebri
  • Papà, mamma, la cameriera ed io (Papa, maman, la bonne et moi) (1954), di Jean-Paul Le Chanois : Mr Calomel, le voisin bricoleur des "Langlois"
  • Fascino criminale (Les pépées font la loi) (1954), di Raoul André : Jeannot, la bonne affaire, le barman du "Lotus"
  • La regina Margot (La Reine Margot) (1954), di Jean Dréville : René, le savant alchimiste de Catherine de Médicis
  • Scènes de ménage (1954), di André Berthomieu : Mr Boulingrin, le mari d'Ernestine
  • Tourments (1955), di Jacques Daniel-Norman : Eddy Gorlier, il detective privato
  • Napoleone (Napoléon) (1955), di Sacha Guitry : Laurent Passementier, un soldato
  • Ingrid - Die Geschichte eines Fotomodells (1955), di Géza Von Radvanyi : D'Arrigio, modeschöpfer
  • Les Impures (1955), di Pierre Chevalier : Lo chef del treno
  • L'Impossible Monsieur Pipelet (1955), di André Hunebelle : L'oncle Robert, le frère de Germaine et mari de Mathilde
  • La piccola guerra (Les Hussards) (1955), di Alex Joffé : Luigi, il sagrestano
  • La Bande à papa (1955), di Guy Lefranc : L'inspecteur principal Victor, Eugène Merlerin
  • Bonjour sourire (1955), de Claude Sautet : Mr Bonoeil
  • Si Paris nous était conté (1955), di Sacha Guitry : Antoine Allègre
  • Frou-Frou (1955), di Augusto Genina : Le colonel Cousinet-Duval, un protecteur de "Frou Frou"
  • Mädchen ohne Grenzen (1955), di Geza Von Radvanyi
  • La traversata di Parigi (La Traversée de Paris) (1955), di Claude Autant-Lara : Mr Jambier, l'épicier
  • Papà, mamma, mia moglie ed io (Papa, maman, ma femme et moi) (1956), di Jean-Paul Le Chanois : Mr Calomel, le voisin des "Langlois"
  • Bébés à gogo (1956), di Paul Mesnier : Célestin Ratier, le représentant des industries de l'enfance
  • La Loi des rues (La legge della strada) (1956), di Ralph Habib : "Paulo les Chiens"
  • Courte tête (1956), di Norbert Carbonnaux : Le père Graziani, le "faux"religieux, Prosper, le "faux"garçon d'écurie, Le "faux"colonel Luc de La Frapinière
  • Omicidio a pagamento (Comme un cheveu sur la soupe) (1957), di Maurice Regamey : Pierre Cousin, compositeur malheureux
  • Vacanze a Malaga (Taxi, Roulotte et Corrida) (1958), di André Hunebelle : Maurice Berger, chauffeur de taxi en vacances
  • La legge del più furbo (Ni vu, ni connu) (1958), di Yves Robert : Léon Blaireau, le braconnier de Montpaillard
  • La Vie à deux (1958), di Clément Duhour : Maître Stéphane, le notaire
  • I Tartassati(1959), di Steno : Ettore Curto, consigliere fiscale
  • Totò, Eva e il pennello proibito (1959), di Steno : Le professeur Francisco Montiel, l'expert en tableaux
  • Il miliardo l'eredito io (Certains l'aiment froide) (1959), di Jean Bastia : Ange Galopin, le créancier qui veut récupérer l'argent
  • Il dottor Zivago (Mon pote le gitan) (1959) di François Gir : Monsieur Védrines, l'éditeur
  • Io... mio figlio e la fidanzata (Les Tortillards) (1960) di Jean Bastia : Emile Durand, créateur de la bombe insecticide "Cicéron"
  • Un cadavere in fuga (Dans l'eau qui fait des bulles) (1961), di Maurice Delbez : Paul Ernzer, le pêcheur qui retire le cadavre
  • Capitan Fracassa (Le Capitaine Fracasse), di Pierre Gaspard-Huit : Scapin, un comédien de la troupe
  • Il delitto non paga (Le crime ne paie pas) (1961) - episodio L'homme de l'avenue, di Gérard Oury : il barman del "Blue Bar"''
  • La bella Americana (La Belle Américaine) (1961), d Robert Dhéry : Les frères Viralot: l'un commissaire de police et l'autre chef du personnel de la société
  • Candido o l'ottimismo nel XX secolo (Candide ou l'optimisme du XXe siècle) (1961), di Norbert Carbonnaux : l'homme de la gestapo
  • Bandito sì... ma d'onore! (La Vendetta) (1962), di Jean Chérasse : Amoretti, le bandit d'honneur et père d'Antonia
  • Un clair de lune à Maubeuge (1962), di Jean Chérasse
  • Il Re delle corse (Le Gentleman d'Epsom) (1962), di Gilles Grangier : Gaspard Ripeux, restaurateur et turfiste
  • I Fortunati (Les Veinards) (1963), di Jean Girault : Antoine Beaurepaire, heureux gagnant de la loterie - episodio Il grosso malloppo (Le Gros Lot)
  • Io.. due ville e quattro scocciatori (1962), di Francis Rigaud : Le vacancier énervé au volant
  • Le tentazioni quotidiane (Le Diable et les Dix Commandements) (1962), de Julien Duvivier : Antoine Vaillant, l'escroc
  • 7-9-18 da Parigi un cadavere per Rocky (Des pissenlits par la racine) (1963), di Georges Lautner : Jacques, le cousin de Jérôme, dit: Jockey Jack, petit truand
  • I tre affari del signor Duval (Pouic-Pouic) (1963), di Jean Girault : Léonard Monestier, riche homme d'affaires
  • Tre morti per Giulio (Carambolages) (1963), di Marcel Bluwal : Norbert Charolais, P.D.G, de l'agence de publicité "321"
  • Faccio saltare la banca (Faites sauter la banque !) (1963), di Jean Girault : Victor Garnier, propriétaire du magasin "Chasse et Pêche"
  • Fantômas 70 (Fantômas) (1964), di André Hunebelle : Le commissaire de police Paul Juve
  • Due uomini in fuga... per un colpo (Une souris chez les hommes) (1964), di Jacques Poitrenaud : Marcel Ravelais, cambrioleur à la petite semaine
  • Una ragazza a Saint-Tropez (Le Gendarme de Saint-Tropez) (1965), di Jean Girault : Le maréchal des logis-chef Ludovic Cruchot
  • Colpo grosso, ma non troppo (Le Corniaud) (1965), di Gérard Oury : Léopold Saroyan, directeur d'import-export
  • Lo strano desiderio del signor Bard (L’étrange désir de M. Bard) (1965), di Geza Radvanyi e Marcel Camus
  • Fantomas minaccia il mondo (Fantômas se déchaîne) (1965), di André Hunebelle : Le commissaire de police Paul Juve
  • Tre gendarmi a New York (Le Gendarme à New York) (1965), di Jean Girault : Le maréchal des logis-chef Ludovic Cruchot
  • Tre uomini in fuga (La Grande Vadrouille) (1966), de Gérard Oury : Stanislas Lefort, chef d'orchestre
  • Chi ha rubato il presidente? (Le Grand Restaurant) (1966), di Jacques Besnard : Monsieur Septime, patron d'un grand restaurant parisien
  • Per favore, chiudete le persiane (Les Bons vivants) (1967), di Gilles Grangier: Léon, Louis, Marie Haudepin, président de l'amicale de judo "l'Athlétic"
  • Fantomas contro Scotland Yard (Fantômas contre Scotland Yard) (1967), di André Hunebelle : Le commissaire de police Paul Juve
  • Le grandi vacanze (Les Grandes Vacances) (1967), di Jean Girault : Mr Charles Bosquier, directeur de l'institut privé
  • Io, due figlie, tre valigie (Oscar) (1967), di Édouard Molinaro (+ LdF scénariste) : Mr Bertrand Barnier, riche homme d'affaires
  • Si salvi chi può (Le Petit Baigneur) (1967), di Robert Dhéry : Louis-Philippe Fourchaume, directeur des chantiers-navals
  • Nemici... per la pelle (Le Tatoué) (1968), di Denys de La Patellière : Félicien Mézeray, homme d'affaires et vendeur de tableaux
  • Calma ragazze, oggi mi sposo (Le Gendarme se marie), di Jean Girault : Le maréchal des logis-chef Ludovic Cruchot
  • Louis de Funès ed il nonno surgelato (Hibernatus), di Édouard Molinaro : Hubert Barrère de Tartas, importante industriale (anche sceneggiatore)
  • Beato fra le donne (L'Homme orchestre) (1970), de Serge Korber : Mr Edouard, alias : Evan Evans, impresario et maître de ballet d'une troupe de danseuses
  • 6 gendarmi in fuga (Le Gendarme en balade) (1970), di Jean Girault : Maréchal des Logis-chef Ludovic Cruchot
  • Mania di grandezza (La Folie des grandeurs) (1971), di Gérard Oury : Don Salluste, ministre de sa majesté le roi d'Espagne
  • Jo e il gazebo (Jo) (1971), di Jean Girault : Antoine Brisebard, auteur de romans policiers
  • Aggrappati ad un albero, in bilico su un precipizio a strapiombo sul mare (Sur un arbre perché) (1973), de Serge Korber : Henri Roubier, industriel, promoteur auto-routier
  • Le folli avventure di Rabbi Jacob (Les Aventures de Rabbi Jacob) (1973), di Gérard Oury : Victor Pivert, riche entrepreneur
  • La nuora giovane (1975), di Luigi Russo
  • L'ala o la coscia? (L'Aile ou la cuisse) (1976), di Claude Zidi : Charles Duchemin, directeur du guide touristique
  • La Zizanie (1978), di Claude Zidi : Guillaume Daubray-Lacaze, petit industriel et maire
  • Il gendarme e gli extraterrestri (Le Gendarme et les Extra-terrestres) (1978), di Jean Girault : Le maréchal des Logis-chef Ludovic Cruchot
  • L'Avare (1979), di Jean Girault : Arpagone (anche regista)
  • La Soupe aux choux (1981), di Jean Girault : Claude Ratinier dit: Le Glaude, paysan sabotier du hameau "Les Gourdiflots" (anche sceneggiatore)
  • Le Gendarme et les gendarmettes (1982), di Jean Girault e Tony Aboyantz : Le maréchal des Logis-chef Ludovic Cruchot

[modifica] Titoli e premi

[modifica] Incassi

Louis de Funès è il campione incontrastato al botteghino francese degli anni 60-70, con più di centocinquanta milioni di spettatori nei cinema. Tra 1964 e 1979, l'attore risultò il n°1 per ben sette volte (1964, 1965, 1966, 1967, 1970, 1973 et 1979). Nel 1967, è ancora una volta il n°1 con Le Grandi vacanze, il n°2 con Io, due figlie, tre valigie e il n°5 con Fantômas contro Scotland Yard.

[modifica] Top 10 per afflusso di aspettatori

  1. Tre uomini in fuga: n°1 nel 1966, 17,27 milioni di spettatori
  2. Colpo grosso ma non troppo : n°1 nell 1965, 11,74 milioni di spettatori
  3. Una ragazza a Saint-Tropez : n°1 nel 1964, 7,8 milioni di spettatori
  4. Le folli avventure di Rabbi Jacob : n°1 nel 1973, 7,29 milioni di spettatori
  5. Le grandi vacanze : n°1 nel 1967, 6,98 milioni di spettatori
  6. Calma ragazze, oggi mi sposo : n°2 ne 1968 (subito dopo il Il Libro della giungla), 6,82 milioni di spettatori
  7. Il gendarme e gli extraterrestri : n°1 nel 1979, 6,28 milioni di spettatori
  8. Io, due figlie, tre valigie : n°2 nel 1967 (dopo Le grandi vacanze), 6,12 milioni di spettatori
  9. L'ala o la coscia? : n°2 nel 1976 (dopo Lo squalo), 5,84 milioni di spettatori
  10. Mania di grandezza : n°4 nel 1971, 5,56 milioni di spettatori


[modifica] Citazioni

  • Il cinema? Lo faccio sullo schermo, mica nella vita!
  • La comicità non consiste in nulla, è una cosa che si trova nell'aria, la comicità.
  • Il gendarme? E' tutta l'umanità! In fondo, si lustrano sempre le scarpe dei superiori ma ci si pulisce le mani sugli inferiori.!
  • Io mi coltivo il mio giadino. E nella mia vita professionale come nel mio pezzetto di giardino si sforzo al meglio di buttare via le erbacce!
  • La comicità non è solo talento, ma soprattutto un dono, un modo d sentire, di poter comprendere e interpretare!
  • Ho abbandonato la pesca il giorno in cui mi sono accorto che mentre li pescavo, i pesci non si agitavano dalla gioia.
  • I comici sono la gente, noi, noi, siamo degli attori.
  • Non sono nei comportamenti che trovo la comicità ma negli stati dell'animo!

[modifica] Bibliografia

  • (FR) Laurent Aknin. Louis de Funès. Nouveau monde, 2005, ISBN 2847360891
  • (FR) Stéphane Bonnotte. Louis de Funès, jusqu'au bout du rire. Lgf, 2005, ISBN 2253114979
  • (FR) Olivier de Funès e Patrick de Funès. Louis de Funès : Ne parlez pas trop de moi, les enfants !. Le Cherche midi, 2005, ISBN 274910372X
  • (FR) Jean-Jacques Jelot-Blanc. Louis de Funès, une légende. Anne Carrière, 1993, ISBN 2910188078
  • (FR) Christelle Laffin. Louis de Funès. Albin Michel, ISBN 2226135170


[modifica] Collegamenti esterni



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