John Lawrence Sullivan
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John Lawrence Sullivan (Roxburry, Massachussets, 15 ottobre 1858 - 2 febbraio 1918) fu un pugile statunitense, vincitore del titolo dei pesi massimi nell'ultimo incontro disputato a mani nude della storia della boxe. Fu il primo campione dei pesi massimi dell'era moderna.
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[modifica] Biografia
Sullivan nacque negli Stati Uniti da genitori di sangue irlandese. Ricevette un'educazione cattolica da parte della madre Katherine. A 18 anni sotto consiglio della madre decide di intraprendere la strada per diventare prete e comincia a frequentare il seminario di Boston ove si concentra sull'apprendimento di altre materie come la recitazione e la direzione teatrale.
Pochi mesi dopo però abbandonò gli studi religiosi e provò a lavorare come idraulico e lattoniere. Si dimostrò un buon giocatore di baseball, ma rimase affascinato dalla nobile arte del pugilato, sport diffussissimo negli Stati Uniti della costa orientale, di cui già esisteva un'organizzazione di atleti professionisti.
Attorno agli incontri di pugilato, in maniera particolare per i pesi massimi, ruotavano interessi economici enormi. Ai pugili venivano dati ingenti premi in denaro e il pubblico amava scommettere. Migliaia di persone assistevano alle gare organizzate presso arene costruite appositamente per questo sport. Allora i ring erano ottagoni definiti da corde e pali, i pugili combattevano a torso nudo, con i calzoni lunghi o a tre quarti di gamba, gli incontri non avevano limiti di numero massimo di riprese. Nonostante le regole di Douglas di alcuni anni prima gli incontri venivano ancora disputati a mani nude, ciò portava spesso a tragiche conseguenze. Per questo motivo in molti stati dell'unione e dell'Europa alla fine del 1800 il pugilato a mani nude era proibito.
Sullivan, non era un colosso come molti altri pugili, un metro e ottanta per 85 kg di peso, riusciva però a mettere in difficoltà e buttare a terra avversari molto più pesanti. I due baffoni, che si era fatto crescere sul volto, lo rendevano inconfondile.
La storia pugilistica si svolse attraverso match validi per un titolo, ed esibizioni, che lo portarono in giro prima per gli Stati Uniti e poi per l’Europa.
[modifica] La carriera professionistica
Sullivan iniziò salendo sul ring da professionista a 21 anni dando subito prova di enorme valore. Ai tempi era molto di moda assegnare dei nomi d'arte ai pugili più forti, la sua potenza e determinazione dentro il ring gli valsero presto il soprannome di "The Boston Strong Boy", "il duro di Boston", la sua città d’adozione. Nel 1879 viaggiò per l'America, sfidava qualsiasi pugile negli Stati Uniti per la somma di $500.
Sullivan il 7 febbraio 1882, a Mississippi City combatté contro Paddy Ryan, un gigantesco irlandese, considerato ai tempi come campione mondiale dei pesi massimi. L'incontro fu disputato secondo le antiche regole del London Prize Ring Rules, quindi a mani nude. Sullivan era molto più leggero e di dimenzioni ridotte rispetto a Paddy, nonostante ciò riusci a sfruttare al meglio le sue capacità fondate tutte sulla velocità e sulla destrezza. Al nono round Sullivan sferrò il colpo deciso sul volto del campione irlandese. Paddy Ryan cadde a terra e non riuscì a ritornare al centro del ring entro 30 secondi, Sullivan fu proclamato vincitore. A 24 anni il pugile di Boston poteva essere considerato il campione del mondo dei pesi massimi.
Ricordiamo che ai tempi ancora non esisteva un organizzazione ufficiale di pugilato che organizzasse gli incontri e assegnasse titoli come avviene oggi. Un incontro veniva giudicato valido per l'assegnazione del titolo quando il campione sfidava un pugile che si era guadagnato il rispetto e la considerazione di tutti coloro che seguivano questo sport.
L'astuto manager di Sullivan capì quanto valore avesse quel titolo e quanti soldi avrebbe potuto monetizzare. Tra il 1883-1884 viaggiò da costa a costa con il treno gli Stati Uniti combattendo in tutte le città. Combatté 195 incontri in 238 giorni in 136 città differenti. Sullivan sfidava qualsiasi avversario con le recenti regole del marchese del Queensbury e ad ogni vittoria incassava $ 250. Era possibile scommettere praticamente su tutto ciò che riguardava il match: vincitore, durata in tempo, round finale, ecc.
Chi lo sfidava e riusciva a resistere più di 4 round alla fuoria dei suoi colpi aveva in premio una somma di denaro che andava da 50 a 1000$. Da alcuni documenti storici risulta che solo uno sfidante riuscì nell'impresa, la somma vinta gli consentì di cambiare mestiere.
Sullivan non badava a sfide ed a spese anche fuori dal ring, dilapidò la maggior parte delle sue vincite nei bar nei bordelli delle città che frequentava. Dimenticò presto l'educazione cattolica che aveva ricevuto da bambino. Si racconta che una sera mise insieme 67 gin fizz in una seduta, provò a bere 56 bicchierini di brandy in un’ora, cedette solo una volta, battuto in un duello a base di champagne. Concludeva poi le sue serate accompagnandosi con una o più prostitute.
Continuava a combattere in incontri organizzati per soli fini economici. Il 14 maggio 1883 incontrò un inglese, tal Charile Mitchell, a New York. L'incontro si rilevò difficile per il pugile statunitense. Sullivan cadde al tappeto al primo round, sarebbe andato incontro ad una sicura sconfitta se non fosse intervenuta la polizia a fermare il match.
I due decisero di sfidarsi di nuovo il 10 marzo 1888, a Chantilly in Francia. L'incontro fu fermato alla 39 ripresa dalla polizia, gli incontri di boxe in francia erano proibiti. Sullivan venne arrestato e condotto in carcere, grazie all'intervento del barone Rotschild venne liberato e tornò in America.
Intanto la salute di Sullivan cominciò a manifestare i primi segni di cedimento per gli abusi nel bere e a causa dei colpi che in 10 anni di incontri aveva ricevuto. Spesso veniva colpito da attacchi di epilessia. Riuscì lo stesso a rimettersi in forma per combattere di nuovo tanto che si sentì pronto a mettere in discussione il titolo di campione del mondo ottenuto nel 1882.
[modifica] L'ultimo incontro a pugni nudi
L'8 luglio 1889 Sullivan sfidò Joe Kilrian, fu questo l’ultimo incontro a pugni nudi valevole per il titolo mondiale dei pesi massimi, combattuto secondo le regole descritte dal London Prize Ring rules. L'incontro fu cobattuto in una località tenuta fino all'ultimo momento segreta, per evitare l'intervento della Polizia. Inizialmente la città scelta fu New Orleans, poi i pugili si trasferirono a Richburg in treno seguiti da 3000 disposte a seguire la sfida.
L'incontro iniziò alle ore 10.30 e durò 2 ore e 10 minuti, Sullivan rischiò la sconfitta: al 44° round fu preso da vomito provocato dall’essersi dissetato con whisky ghiacciato. Al 75° round Kilrian si arrese, Sullivan sebbene fosse giunto alla fine dell'incontro stremanto manteneva ancora il titolo di campione. Al di là del risultato va indicato il fatto che questa fu la prima sfida di pugilato che trovò ampio risalto e spazio nei quotidiani, vennero scritti articoli dedicati alla carriera e alle gesta dei due pugili.
Nonostante la vittoria la vicenda pugilistica di Sullivan era ormai al tramonto. Per tre anni continuò a combattere solo incontri d'esibizione. Tre anni in cui accumulò molti soldi e cominciò a sentirsi stanco della vita da pugile dopo 14 anni di continui combattimenti.
[modifica] La sconfitta e il ritiro
Il 7 settembre 1892 a New Orleans, Sullivan sfidò per il titolo Jim Corbet un giovane ex impiegato di banca soprannominato "Gentlemen Jim". I due decisero di seguire le regole del marchese del Queensbury, si affrontarono quindi con i guantoni. Fu questo il primo incontro valido per il titolo dei pesi massimi, nella storia della boxe, disputato con i guantoni.Con l'incontro Sullivan - Corbett si apre definitavamente la strada alla boxe moderna. Sullivan non riuscì a dominare il match come al solito, si trovò in difficoltà sin dall'inizio sino a che finì ko, al 21° round. Per la seconda volta nella sua vita Sullivan cadeva al tappeto, questa volta però segnò la sua prima sconfitta in carriera. Cedette così il titolo mondiale dopo averlo detenuto per 10 anni, periodo in cui veniva acclamato dalla folla come l'uomo più forte del mondo.
L'incontro tra Sullivan e Corbert fu il primo incontro valido per i pesi massimi disputato con i guantoni e secondo le regole del Marchese del Queensbury, non fu comunque il primo incontro di boxe disciplinato dalle nuove regole, già alcuni anni prima Sullivan aveva affrontato alcuni avversari seguendo il testo del marchese del Queensbury. Da questo momento comunque nessun incontro valido per i pesi massimi venne combattuto senza seguire le regole della boxe moderna.
La carriera di Sullivan era ormai al tramonto, egli stesso non se la sentì più di tornare a combattere per riottenere il titolo di campione. Disputò solo qualche esibizione negli anni successivi.
Non uscì mai dal cuore della gente. Fece succesive apparizioni nei music hall, provò a candidarsi in politica senza avere fortuna. In carriera guadagnò 200.000 dollari dell'epoca, una fortuna quasi del tutto sperperata in divertimenti ed alcool.
Morì il 2 febbraio 1918 in seguito ad un attacco di cuore.
La sua tomba si trova nel cimitero si Boston. Nel giorno del suo funerale ci volle la dinamite per far saltare la terra gelata in cui deporre la tomba; fu questo l'ultimo pugno scagliato dalla mano dello strong boy Sullivan, naturalmente senza guantone.
[modifica] record
- Vittorie 43
- Sconfitte 1
- Pareggi. 3
