Investimento
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Per investimento si intende l'incremento dei beni capitali e l'acquisizione e la creazione di risorse da usare nel processo produttivo.
Nelle imprese private e nel settore pubblico l'investimento serve ad acquistare o produrre in proprio (nella terminologia aziendale si dice “in economia”) beni capitali materiali quali impianti, macchinari, capannoni, beni immateriali, quali ricerche o campagne pubblicitarie destinate a produrre un ritorno di immagine per più di un esercizio, risorse da usare nel processo produttivo, come le materie prime e infine scorte di prodotti finiti o di materie prime. Vi sono poi investimenti che non rientrano nel bilancio d'esercizio di una impresa privata, ma, quando previsto, nel bilancio sociale, come gli investimenti in formazione del personale o in sistemi produttivi meno inquinanti. In questo caso si parla di investimento in senso lato, dal momento che i costi corrispondenti rientrano nelle spese correnti.
La finanza aziendale considera l'investimento dal punto di vista dei capitali che esso richiede, del costo delle diverse fonti di capitale, delle scelte tra diversi piani di ammortamento dei debiti contratti per realizzare l'investimento e tra diversi investimenti che generano flussi finanziari diversi.
L'economia considera l'investimento come una componente della domanda aggregata e per l'effetto moltiplicativo del prodotto che esso produce. L'economia politica prende in considerazione due tipi di funzione di investimento. Nella prima si mette in relazione inversa l'investimento con il tasso di interesse ( I = I° - b i ) dove i è il tasso di interesse e b è un coefficiente, mentre I° è l'ascissa ovvero il valore dell'investimento nel caso in cui i=0). Nella seconda detta dell'acceleratore si considera l'investimento dipendente dall'incremento atteso del prodotto: I = v (Ye – Y) dove v è un coefficiente, Ye è il prodotto atteso per l'anno successivo e Y è il prodotto corrente.