Extraordinary rendition

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La pratica delle extraordinary renditions (o consegne straordinarie) è stata messa in atto dalla CIA molte volte negli anni successivi ai fatti dell'11 settembre 2001 allo scopo di combattere il terrorismo internazionale.

Lo scopo operativo (peraltro ufficialmente non dichiarato) era quello di catturare uomini sospettati di far parte di cellule terroristiche di matrice islamica pronte a compiere attentati in Europa e negli Stati Uniti. Negli effetti però tali "consegne" si sono spesso trasformate in veri e propri rapimenti di cittadini stranieri effettuati su territori di diversi Paesi.

Per lo spostamento dei prigionieri venivano inoltre utilizzate basi aeree europee e numerose carceri segrete possedute dalla CIA sul territorio di diversi stati europei (soprattutto dell'Europa dell'Est), come ammesso dallo stesso presidente Bush. La venuta alla luce di tali notizie è stata fonte di notevole disappovazione presso l'opinione pubblica europea, causando diversi problemi anche ai governi nazionali ed ai corrispondenti servizi segreti. Di questa vicenda si è occupato anche il Parlamento Europeo.

Anche in Italia si ha notizia di un rapimento portato a termine, quello dell'imam egiziano Abu Omar (tuttora imprigionato), compiuto da 26 uomini della CIA nel febbraio 2003 con la presunta partecipazione del SISMI (il servizio segreto italiano). In relazione a questa vicenda, il 5 dicembre 2006 la procura di Milano ha rinviato a giudizio l'ex direttore del Sismi Nicolò Pollari ed altre 34 persone (tra cui numerosi agenti della CIA e del Sismi). Tra i rinviati a giudizio rientra anche Renato Farina, giornalista del quotidiano Libero, accusato di favoreggiamento.