Tecnologo alimentare
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il titolo di Tecnologo Alimentare, spetta a chi abbia conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione di Tecnologo Alimentare e sia iscritto all'apposito albo professionale. Il conseguimento dell'abilitazione è subordinato al superamento di un esame di Stato al quale sono ammessi coloro che abbiano conseguito il diploma di laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari. (Legge 18 gennaio 1994, n. 59)
Grazie a una adeguata preparazione tecnico-scientifica, Il Tecnologo Alimentare è in grado di inserirsi nel complesso mondo agro-alimentare, caratterizzato da una notevole evoluzione normativa e tecnologica. La formazione di questo professionista si basa su diverse aree disciplinari:
- Alimentazione e nutrizione
- Chimica degli alimenti e bromatologia
- Commercializzazione e Marketing
- Tecnologia dei processi produttivi e di trasformazione
- Microbiologia e igiene applicata agli alimenti ed alla produzione industriale
Una preparazione che permette alla figura professionale di inserirsi come supervisore delle filiere agroalimentari, garantendone la qualità del prodotto finale in termini di salubrità e sicurezza alimentare. Tali competenze rendono il Tecnologo Alimentare il cardine della Trasformazione Alimentare.
[modifica] Ordini regionali
Gli Ordini regionali costituiti attualmente sono:
- Abruzzo - Molise
- Basilicata - Calabria
- Campania - Lazio
- Emilia Romagna - Toscana - Marche - Umbria
- Friuli Venezia Giulia
- Lombardia - Liguria
- Piemonte
- Puglia
- Sicilia - Sardegna
- Veneto - Trentino Alto Adige
[modifica] Le competenze
Rientrano nelle competenze del Tecnologo Alimentare:
- lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la conduzione ed il collaudo dei processi di lavorazione degli alimenti e dei prodotti biologici correlati, ivi compresi i processi di depurazione degli effluenti e di recupero dei sottoprodotti;
- lo studio, la progettazione, la costruzione, la sorveglianza e il collaudo, in collaborazione con altri professionisti, di impianti di produzione di alimenti;
- le operazioni di marketing, distribuzione ed approvvigionamento delle materie prime e dei prodotti finiti alimentari, degli additivi alimentari, degli impianti alimentari;
- le analisi dei prodotti alimentari; l'accertamento ed il controllo di qualità e di quantità di materie prime alimentari, di prodotti finiti, di additivi, di coadiuvanti tecnologici, di semilavorati, di imballaggi e di quanto altro attiene alla produzione e alla trasformazione di prodotti alimentari; la definizione degli standard e dei capitolati per i suddetti prodotti. Tali attività sono svolte presso strutture sia private che pubbliche;
- le funzioni peritali ed arbitrali in ordine alle attribuzioni elencate alle lettere a), b), c) e d) dell’art. 2 della Legge 18 gennaio 1994, n. 59;
- la statistica, le ricerche di mercato e le relative attività in relazione alla produzione alimentare;
- la ricerca e lo sviluppo di processi e prodotti nel campo alimentare;
- lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la stima, la contabilità ed il collaudo, in collaborazione con altri professionisti, dei lavori necessari ai fini della pianificazione alimentare, con riguardo alla valutazione delle risorse esistenti, alla loro utilizzazione e alle esigenze alimentari e nutrizionali dei consumatori;
- lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la stima, la contabilità ed il collaudo di lavori inerenti alla pianificazione della produzione alimentare sotto il profilo territoriale;
- lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la gestione, la contabilità ed il collaudo, in collaborazione con altri professionisti, dei lavori che attengono alla ristorazione collettiva in mense aziendali, mense pubbliche, mense ospedaliere e qualsivoglia tipo di servizio di mensa, e ristorazione;
- lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza e la gestione, in collaborazione con altri professionisti, di programmi internazionali di sviluppo agroalimentare, anche in collaborazione con agenzie internazionali e comunitarie.
- Svolgere funzioni di direzione, amministrazione e gestione di imprese che operano nel settore della produzione, trasformazione, conservazione e commercializzazione degli alimenti.
- Compiere le attività di cui al comma 1 (articolo 2 della Legge 18 gennaio 1994, n. 59) anche in settori diversi, quando tali attività siano connesse o dipendenti da studi e lavori di loro specifica competenza.