Stupidità
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Motivazione: La definizione è troppo incentrata sulle teorie di Cipolla, è necessario ampliarla e darne una di più ampio respiro. verificare la definizione religiosa e valutare lo spostamento ad una voce specifica (stessa cosa per quella sul diritto). Snellire la parte sulla teoria di Cipolla nella parte finale dell'articolo.. Vedi anche: Progetto psicologia Portale psicologia
«Uno stupido è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita»
|
|
La stupidità è una condotta umana caratterizzata da comportamenti con carenza a vari livelli di coscienza morale.
Carlo Maria Cipolla nel saggio "Le leggi fondamentali della stupidità umana", pubblicato da Il Mulino nel volume Allegro ma non troppo, definisce lo stupido come "... una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita".
Similarmente allo stupido, vengono definite anche le condotte intelligenti, da sprovveduti e da ladri. Cipolla utilizza un diagramma cartesiano per rappresentare le aree di influenza delle rispettive condotte. Nel diagramma di Cipolla l'area degli sprovveduti e quella dei ladri sono contigue a quella degli stupidi suggerendo la possibilità e il rischio dello scivolamento da una categoria all'altra.
Indice |
[modifica] In religione
Secondo la religione cristiana la stupidità è stata definita da Cristo come peccato. Dal Vangelo di Marco (Marco 7, 21-23): "È dal cuore degli uomini che escono i pensieri cattivi, fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frodi, lascivie, invidia, maldicenza, orgoglio, stoltezza. Sono tutte queste cose cattive che escono dal di dentro e contaminano l'uomo". Nel Vecchio Testamento inoltre è scritto "Stultorum infinitus est numerus" (Eccles. 1, 15), ossia, Il numero degli stolti è infinito.
L'argomento è negletto per la Chiesa cristiana nel complesso. Pare che l'ultima apparizione nei documenti ecclesiastici ufficiali del termine "stolti" inteso come peccatori rilsalga alla bolla contro Lutero di Papa Leone X nel 1520 intitolata "Exsurge Domine!".
[modifica] Codici penali
Nel codice penale italiano l'art. 61 prevede l'elevazione della pena fino a un terzo se esiste l'aggravante "per futili motivi". Qualcosa di simile esiste nella "Common Law" dei paesi anglosassoni. Entrambi hanno radici nella antica cultura giuridica romana.
[modifica] Contesto
I regimi dittatoriali permettono solo l'espressione di stupidità funzionale al potere.
Nei regimi a "tipologia democratica" con sviluppo capitalistico avanzato, le condotte stupide sono più "libere di esprimersi" perché l'individuo dispone di maggiore tempo libero (es. hooligans, lanciatori di sassi da cavalcavia, "studenti" che allagano le scuole per evitare interrogazioni, bullismo, delitti gratuiti per noia, atti vandalici in genere, ecc.), e hanno anche possibili connotazioni autolesionistiche (abuso di alcol, droga e altre sostanze; eccesso di velocità ecc.).
Sembra che le condotte da stupidi siano "in qualche modo indirettamente avallate e incoraggiate" dalla diffusione di condotte di non rilevanza penale ma ampiamente diffuse in tutti gli strati sociali (urla razziste negli stadi, mancanza di rispetto e infrazioni sistematiche delle regole del codice della strada...) e in generale scarsa responsabilità verso sé stessi e gli altri.
Il premio Nobel Elie Wiesel ha detto: "Ho sempre pensato che l'indifferenza sia il contesto del male". La stessa tesi viene sviluppata da Daniel Goldhagen nei libro "I volenterosi carnefici di Hitler". Ma la primogenitura è forse da assegnare a Martin Luther King quando attribuiva all'indifferenza della comunità cristiana la brutalità delle cariche di polizia su manifestanti inermi che usavano gli stessi metodi del Mahatma Gandhi per reclamare diritti civili fondamentali. Indifferenza che diventa connivenza se non collusione.
In questo modo le società affrontano costi sempre più insostenibili e sembrano condannate alla rovina e fallimento ("5° Legge fondamentale della stupidità umana" di C.M.Cipolla).
Una soluzione è stata indicata da Daniel Goleman in "Intelligenza emotiva": riformare i programmi scolastici incentrati sull'apprendimento delle 10 competenze suggerite dal 1992 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità note come Life Skills.
[modifica] Altre definizioni
- Gustave Flaubert: «Stupido è chiunque non la pensi come me».
- Fruttero & Lucentini: «Per lo stupido il cretino è sempre l’altro».
[modifica] Corollari alle 5 Leggi della Stupidità Umana
- COROLLARIO: NECESSITA' DI RICONOSCERE LA PROPRIA STUPIDITA'
E' ciò che sostanzialmente afferma Claudio Magris a commento della vicenda del disabile picchiato e umiliato a scuola in un Istituto tecnico torinese: "Al ginnasio, ad esempio, ho imparato credo per sempre il senso della giustizia e il disprezzo del male da un singolare insegnante di tedesco, discutibile nei metodi ma geniale nel farci capire le cose essenziali della vita. Anche nella nostra classe c'era, come in molte, la vittima..."
"Quel copione di violenza si ripeterà, in chissà quali forme e chissà quante volte, con attori sostanzialmente identici sotto le diverse maschere. Contro la stupidità, ha scritto Schiller, anche gli dei combattono invano. Forse perché siamo in tanti ad essere affetti da questa forma vile e violenta di stupidità; un esercito straccione, una massa indistinta e anonima, che sarebbe problematico trattare con una terapia di gruppo." ( Claudio Magris dall'editoriale del Corriere della Sera del 19/11/06) Quelle violenze crudeli e stupide
- COROLLARIO: MODUS OPERANDI
"Come è implicito nella III Legge Fondamentale, una creatura stupida vi perseguiterà senza ragione, senza un piano preciso, nei tempi e nei luoghi più improbabili e impensabili. Non vi è alcun modo razionale per prevedere se, quando, come e perché, una creatura stupida porterà avanti il suo attacco. Di fronte a un individuo stupido, si è completamente alla sua mercé" ( C. M. Cipolla).
"Infine il disordine può essere l'arma dello stupido verso l'intelligente. Lo stupido pensa in modo disordinato, cambia argomento, si contraddice fino a produrre il caos nella mente dell'ascoltatore. La persona intelligente si logora nel tentativo di trovare una logica alle sue insensatezze. Ci sono donne che, in questo modo, si impongono a uomini più intelligenti di loro e lo stesso fanno col pubblico molti intellettuali fumosi, molti politici chiacchieroni." ( Francesco Alberoni dal Corriere della Sera del6/11/2006) Il disordine come arma di potere (degli stupidi)
- COROLLARIO: MODUS VIVENDI
"La persona intelligente sa di essere intelligente. Il bandito è cosciente di essere bandito. Lo sprovveduto è penosamente pervaso dal senso della propria sprovvedutezza. Al contrario di tutti questi personaggi, lo stupido non sa di essere stupido. Ciò contribuisce potentemente a dare maggiore forza, incidenza ed efficacia alla sua azione devastatrice." ( C. M. Cipolla ).
"La stupidità è assenza di giudizio, ma assenza attiva, rumorosa, preponderante. Lo stupido è pieno di sé, compie gesti irresponsabili con la certezza di essere efficace, forse perfino spiritoso. Si guarda intorno, ride delle proprie bravate è contento, se qualcuno gli fa notare l' inopportunità di ciò che dice, reagisce pensando che siano stupidi gli altri." ( Corrado Augias su Repubblica del 3 Marzo 2006)
"Parallelamente direi così: lo stupido non individua i l non-stupido, e quindi non ha motivo di ascoltare nessuno né di dar retta a nessuno. Essendo stupido sa già tutto da sé; e semmai l’intelligente è lui." ( Giovanni Sartori dall'editoriale del Corriere della Sera del 15/08/06) L'intelligenza decrescente
- COROLLARIO: MACROANALISI
"In un paese in declino, la percentuale di individui stupidi è sempre uguale ad a; tuttavia, nella restante popolazione, si nota, specialmente tra gli individui al potere, un'allarmante proliferazione di banditi con un'alta percentuale di stupidità (sub-area Bs del quadrante B nella fig. 3) e, fra quelli non al potere, una ugualmente allarmante crescita del numero degli sprovveduti (area H nel grafico base, fig. 1). Tale cambiamento nella composizione della popolazione dei non stupidi, rafforza inevitabilmente il potere distruttivo della frazione a degli stupidi e porta il Paese alla rovina" ( C. M. Cipolla ).
"C’è poi, in secondo luogo, il gravissimo problema di come il pianeta Terra possa sostenere più di sei miliardi di viventi (ancora in forte crescita) senza collassare. Questo collasso è evidenziato dal fatto che respiriamo aria sempre più avvelenata, che la terra è sempre più scaldata (assieme ai mari) dai gas serra che immettiamo nell’atmosfera, che il clima sta pericolosamente cambiando, che l’acqua è sempre più scarsa (così come lo sono le risorse energetiche), e così via. Eppure i più—ancora moltissimi — di questa imminente catastrofe ecologica se ne infischiano. Se ne infischiano perché non ascoltano e non danno credito agli scienziati e agli esperti che in grandissima maggioranza denunziano questa situazione. Il che equivale a dire, per la mia definizione, che siamo stupidi, e anzi più stupidi che mai vista l’enormità del problema. " (Giovanni Sartori dall'editoriale del Corriere della Sera del 15/08/06) L'intelligenza decrescente
[modifica] Bibliografia
- Carlo Maria Cipolla, Allegro ma non troppo, Edizioni Il Mulino, 1988, ISBN 8815019804
- Giancarlo Livraghi, Il potere della stupidità, Monti&Ambrosini editori, ISBN 888947900-0
- Paola Marmocchi, Claudia Dall’Aglio, Michela Zanini, Educare le life skills. Come promuovere le abilità psico-sociali e affettive secondo l’organizzazione Mondiale della Sanità, Edizioni Erickson Trento 2004, ISBN 8879466038
- José Antonio Marina, Il fallimento dell'intelligenza: teoria e pratica della stupidità, Edizioni Longanesi, 2006, ISBN 88-304-2349-1