Soyuz T-14
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Programma Soyuz | |
Dati della missione | |
Missione | Soyuz T-14 |
Nomignolo | Чегет (Cheget - "catena montuosa") |
Vettore Denominazione di costruzione |
lanciatore Soyuz U2 11A511U2 |
Navicella spaziale Denominazione di costruzione |
Soyuz 7K-ST 11F732 (numero di serie 20L) |
Equipaggio di lancio |
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Equipaggio d'atterraggio |
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Giorno, ora e rampa di lancio | 17 settembre 1985 12:38:52 UTC Baikonur, rampa n.1 |
Atterraggio | 21 novembre 1985 10:31:00 UTC 180 km a sud-est di Dzhezkazgan, RSS di Kazakistan |
Durata | 64 giorni 21 h 52' |
Numero orbite | 1.021 |
Massa | 6.850 kg |
Perigeo | 196 km |
Apogeo | 223 km |
Inclinazione orbita | 51,6° |
Periodo orbitale | 88,7 min |
Altre missioni | |
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Soyuz T-14 è la denominazione di una missione della navicella spaziale Soyuz T verso la stazione spaziale sovietica Salyut 7 (DOS 6). Si trattò del cinquantatresimo volo equipaggiato di questo velivolo spaziale, del settantacinquesimo volo nell’ambito del programma Soyuz sovietico nonché dell'undicesimo volo equipaggiato verso la predetta stazione spaziale – il nono che riuscì effettivamente ad agganciarsi ed a visitare la predetta stazione spaziale a causa degli insuccessi delle precedenti missioni Soyuz T-8 e Soyuz T-10-1.
Indice |
[modifica] Equipaggio
[modifica] Equipaggio durante il lancio
- Vladimir Vladimirovich Vasjutin (primo volo), comandante
- Georgi Michailovich Gretschko (terzo volo), ingegnere di bordo
- Alexander Alexandrovich Volkov (primo volo), cosmonauta di ricerca
[modifica] Equipaggio durante il rientro ed atterraggio
- Vladimir Vladimirovich Vasjutin (primo volo), comandante
- Victor Petrovich Savinych (secondo volo), ingegnere di bordo
- Alexander Alexandrovich Volkov (primo volo), cosmonauta di ricerca
[modifica] Missione
La nona missione verso la Salyut 7 dovette essere interrotta anticipatamente sui piani di volo a causa di problemi di salute del comandante della missione Vasjutin. Così la missione entro negli annali quale dimostrazione, che la navicella spaziale Soyuz risultava pure idonea per effettuare un evacuazione da una stazione spaziale per motivi di salute. Ironicamente si parlava che la navicella Soyuz poteva essere impegnata pure quale „ambulanza spaziale“. Concretamente fu però il comandante stesso Vasjutin a forzare il rientro anticipato a causa del suo pessimo stato di salute e solo successivamente all'atterraggio venne giustificato tale interruzione di missione con la simulazione dell'evacuazione. L'ingegnere di bordo della navicella Gretschko fece ritorno a terra dopo poco più di otto giorni di missione a bordo della Soyuz T-13. Accompagnò il comandante di questa missione Vladimir Dschanibekov che ormai si trovava nello spazio da 112 giorni. Insieme con il cosmonauta Victor Savinych era riuscito a riattivare la stazione spaziale la quale aveva in precedenza svuotato tutte le sue riserve di energia. L'equipaggio rimasto a bordo fu dunque composto da Vasjutin, Volkov e Savinych che prolungò il suo soggiorno. La missione della Soyuz T-14 era stata concepita con due obbiettivi principali: primo il ricevimento della Cosmos 1686, una navicella spaziale di trasporto del tipo TKS appositamente modificata – obbiettivo già raggiunto durante la Soyuz T-9 - e secondo l'esecuzione di diverse passeggiate spaziali onde testare più attrezzi, strumenti, utensili e materiali per future stazioni spaziali. La Cosmos 1686 si agganciò alla Salyut 7 il 2 ottobre, portando ben 4.500 kg di carico. Questo era composto non solo da vari strumenti, ma in particolar modo da grosse componenti metalliche che dovevano essere assemblate all'esterno della stazione spaziale stessa. Inoltre il contenuto della Cosmos 1686 consentì di effettuare diversi esperimenti sul processo di cristallizzazione artificiale nello spazio. Il secondo obbiettivo della missione non poté essere realizzato in particolar modo a causa della malattia del comandante della missione. Già dalla metà del mese di ottobre infatti, Vasjutin non era più in grado di collaborare nell'esecuzione dei vari esperimenti e a svolgere i lavori necessari per il funzionamento della Salyut 7, diventando così sempre più un peso per il resto dell'equipaggio. Il 13 novembre l'equipaggio iniziò a codificare le proprie comunicazioni via radio con il centro di controllo di volo „TsUP“. Durò comunque fino al 21 novembre, che l'equipaggio lasciasse la stazione spaziale e ritornasse a terra.
[modifica] Ulteriori dati di volo
- Atterraggio del secondo membro dell'equipaggio originale: 26 settembre 1985, 09:51:58 UTC a bordo della Soyuz T-13, 220 km a nord-est di Dzhezkazgan, RSS di Kazakistan
- Durata per il secondo membro dell'equipaggio originale: 8 giorni, 21 ore, 13 min.
- Orbite terrestri per il secondo membro dell'equipaggio originale: ca. 140
- Denominazione Astronomica Internazionale: 1985-81
I parametri sopra elencati indicato i dati pubblicati immediatamente dopo il termine della fase di lancio. Le continue variazioni ed i cambi di traiettoria d’orbita sono dovute alle manovre di aggancio. Pertanto eventuali altre indicazioni risultanti da fonti diverse sono probabili ed attendibili in considerazione di quanto descritto.
[modifica] Collegamenti esterni
- http://space.kursknet.ru/cosmos/english/machines/st14.sht (inglese)
- http://www.spacefacts.de/mission/german/soyuz-t14.htm
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Soyuz T: 2 |3 |4 |5 |6 |7 |8 |9 |10-1 |10 |11 |12 |13 |14 |15
Soyuz TM: 2 |3 |4 |5 |6 |7 |8 |9 |10 |11 |12 |13 |14 |15 |16 |17 |18 |19 |20 |21 |22 |23 |24 |25 |26 |27 |28 |29 |30 |31 |32 |33 |34
Soyuz TMA: 1 |2 |3 |4 |5 |6 |7 |8 |9