Soyuz 10
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Programma Soyuz | |
Dati della missione | |
Missione | Soyuz 10 |
Nomignolo | Гранит (Granit - "Granito") |
Vettore Denominazione di costruzione |
lanciatore Soyuz 11A511 |
Navicella spaziale Denominazione di costruzione |
Soyuz 7K-T 11F615A8 (numero di serie 31) |
Equipaggio |
|
Giorno, ora e rampa di lancio | 22 aprile 1971 23:54:00 UTC Baikonur, Rampa n.1 |
Atterraggio | 24 aprile 1971 23:40 UTC 120 km a nord-ovest di Karaghanda, RSS di Kazakistan |
Durata | 1 giorno 23 h 46' |
Numero orbite | 35 |
Massa | 6.800 kg |
Perigeo | 209 km |
Apogeo | 258 km |
Inclinazione orbita | 51,6° |
Periodo orbitale | 89,1 min |
Altre missioni | |
Precedente: |
Successiva: |
Soyuz 10 è la denominazione di una missione della navicella spaziale Soyuz verso la stazione spaziale sovietica Salyut 1. Si trattò del nono volo equipaggiato di questa capsula, del diciottesimo volo nell’ambito del programma Soyuz sovietico nonché del primo volo verso una stazione spaziale sovietica. Ciò nonostante non venne eseguita una manovra di aggancio permanente alla stazione con conseguente passaggio dei cosmonauti verso la stessa.
[modifica] Equipaggio
- Vladimir Alexandrovich Schatalov (terzo volo), comandante
- Alexei Stanislavovich Jelissejev (terzo volo), ingegnere di bordo
- Nikolai Nikolajevich Rukavischnikov (primo volo), ingegnere di testaggio
[modifica] Missione
Il tentativo di aggancio alla stazione spaziale Salyut 1 venne eseguito manualmente durante la 18-esima orbita terrestre della navicella Soyuz. La capsula si staccò dalla stazione durante la 21-esima orbita terrestre dopo essere stata agganciata alla stazione per circa 5 ore e 30 minuti. Anche se l’aggancio meccanico riuscì a perfezione, non poté essere effettuato un collegamento ermetico tra i due velivoli spaziali e pertanto non si poté provvedere al trasferimento dei cosmonauti all’interno della stazione spaziale.
Durante la missione Soyuz 10 venne per la prima volta impegnato il tipo di navicella spaziale appositamente progettato per l’effettuazione di missioni di trasporto (cioè con la denominazione di costruzione 7K-T). Questa navicella non era dotata di pannelli solari e pertanto doveva essere alimentata da fonti di energia chimiche che garantivano un funzionamento massimale con una riserva di energia massimale per circa due giorni.
Soyuz : 1 |2A |2 |3 |4 |5 |6 |7 |8 |9 |10 |11 |12 |13 |14 |15 |16 |17 |18-1 |18 |19 (Programma test Apollo-Soyuz) |
20 |21 |22 |23 |24 |25 |26 |27 |28 |29 |30 |31 |32 |33 |34 |35 |36 |37 |38 |39 |40
Soyuz T: 2 |3 |4 |5 |6 |7 |8 |9 |10-1 |10 |11 |12 |13 |14 |15
Soyuz TM: 2 |3 |4 |5 |6 |7 |8 |9 |10 |11 |12 |13 |14 |15 |16 |17 |18 |19 |20 |21 |22 |23 |24 |25 |26 |27 |28 |29 |30 |31 |32 |33 |34
Soyuz TMA: 1 |2 |3 |4 |5 |6 |7 |8 |9