Sorgue
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Fiume della Provenza (Francia), subaffluente di sinistra del Rodano (tramite il Fiume Ouvèze al quale, in ogni modo, conferisce la prevalenza delle portate di magra e di piena). Talvolta il nome è italianizzato in Sorga.
La sua sorgente, la famosa Fontaine de Vaucluse, nell'omonima località, è considerata la maggiore sorgente al mondo, avendo una portata di magra di 20 mc/sec, ma potendo arrivare, in piena, all'impressionante cifra di 123 mc/sec (misurata ufficialmente), ove non, con misurazione tuttavia non ufficiale, a 240 mc/sec: in ogni caso, si tratta dei massimi valori mai misurati o stimati al mondo per una sorgente.
La sorgente trae origine da un pozzo a sifone profondo quasi 400 m (esplorato con un batiscafo solo a metà degli anni '80 del XX secolo) a sezione quasi perfettamente cilindrica che è collegato al retrostante altopiano carsico calcareo del Sisteron, ove non anche allo stesso Mont Ventoux: in tal modo il bacino imbrifero (endoreico) è di oltre 4.000 Kmq, il che spiega l'abbondanza delle portate.
Il fiume è lungo appena una ventina di chilometri, ma, specie in piena (quando sovente esonda nelle campagne di Isle sur la Sorgue, diviene uno dei maggiori tributari del Rodano. La sua sorgente ispirò a Francesco Petrarca (che soggiornò nei pressi) i celebri versi "Chiare, fresche e dolci acque ...".
La sorgente ha la caratteristica in piena di esondare, con impressionante violenza e velocità, dalla sommità del cilindro (con diametro di una decina di metri), all'interno di una caverna (sulle cui pareti sono stati collocati una serie d'idrometri per la misurazione del livello dell'acqua, che può raggiungere anche una quota di 5 o 6 metri superiore a quella dell'orlo del coronamento del cilindro), mentre in magra l'acqua fuoriesce direttamente dalle fessure della roccia, lungo l'alveo del fiume per una lunghezza di un centinaio di metri, a quote inferiori di alcune decine di metri rispetto allo sbocco della caverna. L'acqua sorgiva è purissima ed è considerata, in magra, addirittura potabile.
Dal punto di vista geologico, la sorgente ha dato il nome ad una categoria di sorgenti carsiche: le risorgive o sorgenti valchiusane (alle quali appartengono, ad esempio, anche la Caverna di Oliero, sul Brenta o le due sorgenti del Livenza (Il Gorgazzo e La Santissima).
Dal punto di vista naturalistico il sito è del massimo interesse, sia geologico, sia botanico (il letto del fiume è cosparso di numerose piante acquatiche), sia paesaggistico (lo spettacolo dell'esodazione della sorgente in piena è assolutamente unico al mondo ed è impressionante), sia per i ricordi legati alla figura del Poeta italiano.