San Domenico Savio
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
San Domenico Savio (San Giovanni di Riva di Chieri, Torino, 2 aprile 1842 – Mondonio di Castelnuovo Don Bosco, Asti, 9 marzo 1857) fu un allievo di san Giovanni Bosco, morto quindicenne; è anche venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è il più giovane tra quelli a non aver subito il martirio.
[modifica] Biografia
Secondo dei dieci figli del fabbro Carlo e di Brigida Gaiato, una sarta, nacque in una frazione agricola di Chieri nel 1842 ma solo un anno dopo si trasferì a Murialdo, nei pressi di Castelnuovo d'Asti. Nel 1853 la sua famiglia si spostò nuovamente a Mondonio, sempre nel Comune di Castelnuovo d’Asti, e iniziò a frequentare il Santuario dei Becchi, dove conobbe Don Bosco che, intenzionato a farne un sacerdote Salesiano, ne fece un suo allievo nell’oratorio di Valdocco, a Torino.
Si distinse per l'assiduità ai sacramenti della penitenza e dell'Eucaristia e per la devozione all'Immacolata Concezione (il cui dogma fu proclamato da Pio IX nel 1854). Morì di tubercolosi nel 1857.
[modifica] Il culto
Don Bosco ne redasse la Vita e nel 1933 la Santa Sede ne riconobbe le virtù eroiche. E’ stato proclamato beato il 5 marzo 1950 da Pio XII, che lo ha poi canonizzato il 12 giugno 1954.
Memoria liturgica il 9 marzo: cadendo questo giorno nel periodo di quaresima, le celebrazioni possono essere spostate al 6 maggio.