Pentathlon (trasmissione televisiva)
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Pentatlon va in onda per due stagioni conecutive('85-'86 e '86-87).È il più anomalo dei quiz di Mike del giovedi' sera, essendo più che altro un gioco-spettacolo articolato su 5 prove:
-La ruota della fortuna(2 giocate nella prima serie e solo una nella seconda, quando verranno introdotte le domande preliminari o un mini-gioco dei dadi per chi gioca con la fortuna)
-Le inchieste (vedi "Superflash")
-Le preferenze degli italiani.I concorrenti devono indovinare una classifica delle preferenze degli italiani su un determinato argomento (tv, cantanti, attori ecc.)
-Il gioco dei dadi con un tavolone che entra spettacolarmente dal corridoio, che si trova tra i due spalti della platea. (probabilmente è lo stesso meccanismo che faceva muovere il "flipperone" del primo HELP, registrato nello stesso studio 5 di Pentatlon, fino alla primavera '85, quando vi era ancora la scenografia di "Superflash")
-il raddoppio finale che a scelta puo' essere fatto coi dati(tirando i dadi il concorrente deve riuscire a fare un punteggio tale da poter annullare tutti i numeri di una griglia con 9 caselle, avendo naturalmente un numero limitato di lanci a disposizione)o portando una propria materia.
Un programma , come detto, un po' anomalo e faragginoso, non vi è più il tavolo con gli esperti, ma un notaio in cima ad una postazione trasparente, non vi sono i classici tabelloni dei quiz di mike(ma solo un maxi schermo dove viene proposta la grafica dei vari giochi), i concorrenti (ruota a parte ) non hanno postazione,c'è pero' la cabina del raddoppio finale. Sigla iniziale di Guido Manuli col robottino Michele, che richiama al cavallino Mike di "Scommettiamo?", ospite della prima serie il corvo Rockfeller e il suo finto ventriloquo Moreno, soffiati alla rai.Sigla finale della prima serie è "Questione di feeling", cantata da Mina e Cocciante.Dalla seconda stagione viene introdotto il gioco del Bingo per il pubblico a casa, poi ripreso in "Telemike". Scenografia della grandissima Graziella Evangelista, regia Mario Bianchi.
