Orazio Gentileschi
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Orazio Gentileschi (Pisa, 1563 – Londra, 1639) è stato un pittore italiano, di ambito caravaggesco.
[modifica] Vita e opere
Nato a Pisa da famiglia di origine fiorentina, Orazio Gentileschi aderì alla pittura manierista toscana. In giovane età, nel 1576, si trasferì a Roma, dove incontrò il lombardo Michelangelo Merisi da Caravaggio che tanta influenza ebbe nella sua pittura.
Gentileschi non fu un pedissequo riproduttore delle novità caravaggesche, ma la sua pittura sviluppò una versione autonoma della pittura del lombardo fondendo nella sua opera le luminosità e le forme michelangiolesche del manierismo toscano con quelle romano-lombarde di Caravaggio. I suoi rapporti con il Merisi furono comunque molto stretti, fu chiamato a testimone della difesa nel processo che coinvolse, nel 1603, Caravaggio.
Nel 1612 fu chiamato di nuovo al tribunale di Roma stavolta come testimone dell'accusa nei confronti del suo collega Agostino Tassi reo dello stupro della figlia di Orazio, Artemisia Gentileschi, anche lei pittrice. Dopo un lungo soggiorno nelle Marche dove lasciò ampie testimonianze della sua pittura, Orazio Gentileschi, nei primi anni venti del Seicento si trasferì a Genova dove lavorò presso la corte sabauda poi nel 1624 raggiunse Parigi alla corte della Regina di Francia, Maria de' Medici, la quale aveva raggruppato intorno a sé numerosi artisti di origine toscana, importando le novità della pittura italiana nell'Europa del Nord.
Il caravaggismo aveva in Valentin e Georges de La Tour due fra i più importanti rappresentanti di questo nuovo modo pittorico in Francia, ma coloro che più di altri furono influenzati dall'opera di Gentileschi furono i pittori olandesi, un nome fra tutti quello di Jan Vermeer che aggiunse il colore della pittura di Gentileschi al gioco tutto particolare di luci ed ombre che contraddistinguono la sua pittura più orientata verso la scena di genere che non ai soggetti sacri della pittura italiana del XVII secolo.
Nel 1626 lasciò la corte francese per quella inglese di Carlo I, le sue opere permeate di novità e classicismo furono molto gradite dall'aristocrazia inglese. Orazio Gentileschi morì a Londra nel 1639.