Oświęcim

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Oświęcim

Nome ufficiale:	Oswiecim
Stato:	Polonia
Voivodato:	Voivodato della Piccola Polonia
Sindaco:	Janusz Andrzej Marszałek
Latitudine:	50° 03' N
Longitudine:	19° 14' E
Altitudine:	m s.l.m.
Superficie:	30,3 km²
Popolazione: - Totale - Densità	(2004) 43.000 ab. 1365 ab./km²
Targa:	KOS
CAP:	32-600
Pref. tel:	+48 33
Sito istituzionale

Oświęcim (ɔˈɕfʲɛɲtɕim) è una città della Polonia meridionale, che nel 2001 contava circa 43.000 abitanti, situata a circa 60 chilometri da Cracovia, nel Voivodato della Piccola Polonia dal 1999, precedentemente Voivodato di Bielsko-Biala (1975-1998).

Il nome tedesco della città è Auschwitz, ed è principalmente conosciuto per il campo di concentramento, lì costruito dalla Germania Nazista durante la seconda guerra mondiale.

[modifica] Storia

La città, menzionata per la prima volta nel 1117 viene collegata nel 1179 a uno dei ducati della Slesia.

Oświęcim venne organizzata sotto il diritto tedesco (più precisamente sotto il diritto di Lwowek, che era una variante del Diritto di Magdeburgo) nel 1270.

Nel corso della storia, tedeschi e polacchi vi hanno convissuto pacificamente. Fin dal 1315 Oświęcim fu la capitale di un ducato indipendente. Nel 1327 divenne vassalo di Boemia. Nel XIV secolo molte persone lasciarono la città. Nel 1457 il re polacco Casimiro IV acquisì i diritti su Oświęcim. Gli ebrei, invitati dai monarchi polacchi a insediarsi nella regione, divennero la maggioranza della popolazione già nel XV secolo. Oświęcim divenne anche uno dei centri della cultura Protestante in Polonia. Il poeta polacco Łukasz Górnicki nacque qui nel 1527.

La città venne distrutta dalle truppe svedesi nel 1655. Quando la Polonia venne divisa, nel tardo XVIII secolo, Oświęcim divenne parte del Regno di Galizia e Lodomeria (una provincia austriaca) nel 1772 e venne a trovarsi vicina ai confini con la Russia e il Regno di Prussia. Dopo la prima guerra mondiale la città ritornò alla Polonia.

La città venne occupata dalla Germania nella seconda guerra mondiale, e nel 1940 i tedeschi, convertendo delle caserme polacche, vi costruirono il Campo di concentramento di Auschwitz, oggi trasformato in museo .

Tra il 1940 e il 1945, approssimativamente 1 milione di persone, in gran parte ebrei, morirono ad Auschwitz.

Dopo la guerra, il governo polacco prese possesso della Buna-Werke, una industria chimica posseduta dalla IG Farben, che aveva in precedenza usato dei prigionieri di Auschwitz come schiavi. L'industria chimica divenne la principale fonte di impiego di Oświęcim; successivamente l'enfasi si è spostata su servizi e commercio.