Northrop F-89 Scorpion
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Northrop F-89 Scorpion J | |
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L'F-89 Scorpion |
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Descrizione | |
Ruolo | Intercettore |
Equipaggio | 2 |
Primo volo | 15 agosto 1948 |
Entrata in servizio | luglio 1950 |
Costruttore | Northrop |
Dimensioni | |
Lunghezza | 16,4 m |
Apertura alare | 18,2 m |
Altezza | 5,33 m |
Superficie alare | m² |
Pesi | |
A vuoto | 13.300 Kg. |
Massimo al decollo | 21.646 kg |
Propulsione | |
Motore | 2 turbogetti J35 |
Potenza | 2.450-3.265 kg/S. |
Prestazioni | |
Velocità massima | 958 km/h. |
Autonomia | 1.600 km |
Tangenza | 15.300 m |
Armamento | |
Missili | 4 AIM-4 Falcon |
Altro | 2 razzi Genie, 42 razzi FFAR |
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Progetto:Aviazione |
Il Northtop F-89 Scorpion è stato il primo intercettore ognitempo con motore a reazione, specificatamente sviluppato come tale, tra quelli che hanno servito nell'USAF.
Alla fine degli anni '40, la possibile minaccia dei nuovi bombardieri sovietici Tupolev Tu-4 rendeva imperativo sostituire i caccia ad elica che difendevano il Nord America, e per fare questo era necessario compiere missioni che richiedessero raggio d'azione, velocità, elettronica e potenza di fuoco mai prima tentate su di un solo aeroplano. L'F-89 era proprio questo tipo di aereo.
Indice |
[modifica] Sviluppo
La Northrop aveva già realizzato il possente ma non molto felice caccia notturno Northrop P-61 Black Widow, e di certo l'esperienza non mancava nel proporre un velivolo che potesse sostituirlo vantaggiosamente con l'innovazione data dalla propulsione a getto.
Il motore a turbina aveva il vantaggio di essere semplice e compatto, oltre che potente, ma d'altro canto gli elevati consumi imponevano di dedicare gran parte dello spazio in fusoliera, oltre che quello delle ali, allo stivaggio dei serbatoi di carburante. I requisiti dell'elettronica imponevano di dedicare tutto il muso al radar e alle altre black boxes ed un'operatore radar sistemato dietro il pilota. L'armamento poteva quindi essere allogato solo alle estremità alari o sotto di esse.
La Northrop non perse tempo e ben prima che il Tu-4 venisse realizzato, ma già nel tempo in cui ci si rendeva conto di quanto il B-29 potesse surclassare il P-61 ad alta quota, presentò il progetto N-24, nel dicembre 1945, all'USAAF.
Ottenuto il benestare per lo sviluppo, il primo aereo decollò solo il 16 agosto 1948, mentre il secondo il 15 novembre 1949. Superata la concorrenza di uno degli ultimi progetti Curtiss, e nonostante la caduta del prototipo al 102° volo nel 1950, il velivolo entò in linea nella prima versione di serie, denominato F-89A, nel 1950. Il colore nero venne sostituito dall'argenteo: questo significò il passaggio dal ruolo di caccia notturno a quello di intercettore ognitempo.
[modifica] Tecnica
Interamente metallico, ad ala dritta in posizione media, lo Scorpion era un bireattore biposto. I piani di coda a "T", assieme ai pod alari, gli fecero guadagnare il nome che possedeva.
Il velivolo aveva un'ala dotata di alettoni-aereofreni, chiamati decelerons, e caratteristici della produzione Northrop. I motori erano i J-35, capaci di circa 3.200 kg/s. statica, assiali della prima generazione postbellica; erano accoppiati nella parte posteriore della fusoliera. In avanti vi era l'abitacolo, con pilota e radarista in tandem, climatizzazione, e parabrezza blindato. In termini d'armamento, questo differiva da versione a versione: esistevano 2 punti d'attacco alari che consentivano di trasportare 6 razzi da 70mm, oppure 8 aria-terra da 127, oppure una bomba da 726 kg o infine un serbatoio.
Alle estremità alari esistevano 2 pod che potevano servire come serbatoi ausiliari, lanciarazzi o lanciamissili-lanciarazzi; altri missili erano alloggiati sotto le ali, al posto dei carichi altrimenti portabili. Inizialmente era presente un pesante armamento di 6 cannoni M24 da 20mm alloggiati nella fusoliera, poi soppresso.
[modifica] Versioni
- XF-89: prototipo privo di armamamento; prevista l' installazione di 4 cannoni da 20mm con 400 colpi per arma con installazioni da sceglere tra una torretta Martin o Northrop
- F-89A: i primi 18 di serie, consegnati dal 1950, con i motori J-35 dotati di postbruciatore, 6 cannoni Hispano Suiza M24 da 20mm e 200 colpi per arma , e la possibilità di essere usati come cacciabombardieri con 2 bombe da 730kg oppure razzi da 127mm.
- F-89B: la prima serie venne sostituita da questo modello, con motori ed accessori migliorati.
- F-89C: versione con motori leggermente più potenti ed ulteriori modifiche alla struttura
- YF-89D: Un F-89B modificato con un nuovo sistema d' arma consistente in serbatoi alle tip alari che contenevano nella parte anteriore ognuno 52 razzi FFAR Mighty Mouse da 70 mm e la totale rinuncia ai cannoni. I razzi erano asserviti dal radar AN/APG-40 ed il calcolatore di tiro AN/APA-84. Tale soluzione fu applicata in serie con l' F-89D
- F-89D: deciso cambiamento rispetto alle serie precedenti, con la sostituzione dei cannoni per dei pod dotati di razzi all'estremità alari e capaci di 52 armi calibro 70 mm, fusoliera allungata, migliore sistema di controllo del tiro e abbandono del ruolo di incursore notturno. Furono rapidamente prodotte 682 macchine tra il 1951 e il 1953.
- YF-89E : versione propsta con la sostituzione dei motori J-35 con gli Allison YJ71-A-3
- F-89E : versione proposta (non realizzata)con la sostituzione dei motori J-35 con i General electric J-47
- F-89F : versione proposta all' USAF nel 1951 che prevedeva una cellula riprogettata e pods innestati sul brodo d' attacco alre contenenti missili aria aria Hughes FALCON
- F-89G: Versione proposta ed abbandonata nel 1952 basata sull F-89F con motori J35-A35
- F-89H: il rapido invecchiamento della cellula dell'F-89 rese necessario saltare i modelli moderatamente migliorati come la serie E e G, passando a questo tipo che implementava, accanto ai 42 razzi dei pod alari, anche sei missili AIM-4 Falcon, tre per pod. Furono costruite 156 macchine. Fu la versione finale "ex novo" del F-89
- F-89J: nel 1956 apparve l'ultimo modello, ottenuto convertendo 350 F-89D. Poteva trasportare anche bombe atomiche perché nel breve volger di un decennio le dimensioni delle armi nucleari erano diminuite al punto che persino un caccia poteva disporne. Sull'F-89 potevano essere montati due AIR-2A Genie, razzi nucleari con un raggio di circa 8 km, sistemati sotto le ali.
La produzione totale fu di 1.052 macchine.
[modifica] Impiego
L'aereo entrò in linea effettivamente nel 1951, un anno dopo la consegna dei primi esemplari. Dopo che ci furono alcuni incidenti mortali dovuti al cedimento dei perni che univano ali e fusoliera, i veicoli vennero tenuti a terra e modificati in modo che questo problema non si ripresentasse più. L'aereo non era inizialmente troppo ben considerato, se è vero che non partecipò alla guerra di Corea, dove invece venne inviato con successo il suo diretto competitore della marina, lo Skykgnight, e rimase in servizio per diversi anni a difendere il Nord America.
Non ci furono eventi particolarmente clamorosi nella sua carriera; pare che si pilotasse con piacere e che anche la manutenzione fosse abbastanza semplice. Tuttavia era il più pesante caccia dell'epoca e i motori di potenza modesta, uniti all'ala dritta, non gli consentivano prestazioni di rilievo. Venne presto superato dalla prima generazione supersonica, mentre nel frattempo trovò utilizzo anche come aereo direttore di velivoli teleguidati. Con 958 km/h di velocità massima e 26 metri al secondo di velocità di salita, era una velivolo totalmente superato dai caccia diurni già nel 1950, e venne presto surclassato dai bombardieri. Fortunatamente per gli Stati Uniti d'America, i sovietici non possedevano un'aviazione strategica capace di colpire massicciamente il loro suolo; solo il Tu-4 poteva essere intercettato con successo da tale velivolo.
Il raggio d'azione era buono, ma servivano oltre 6.000 litri interni (come un McDonnell Douglas F-4 Phantom II) per assicurarglielo, mentre il carico alare era accettabile ma a prezzo di un'ala troppo estesa.
Ben presto, alla fine degli anni '50, l'era dello Scorpion tramontò e venne sostituito da veicoli quali il McDonnell F-101 Voodoo e il Convair F-102 Delta Dagger.