Markus Wolf
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Markus Wolf (nato il 19 gennaio, 1923, in Hechingen, morto il 9 novembre, 2006, in Berlino) è stato il fondatore del HVA, il servizio intelligence affari esteri, sezione della Stasi, Germania Est.
Era figlio del fisico scrittore Friedrich Wolf e fratello del regista Konrad Wolf. Suo padre era membro del Partito Comunista tedesco; dopo la salita al potere di Adolf Hitler, furono costretti a fuggire attraverso la Francia a Mosca. Durante il suo esilio, frequentò la scuola German Karl-Liebknecht-Schule mentre in seguito seguì gli studi in scuole russe. Si iscrisse ai corsi di Ingegneria aeronautica di Mosca, spostati poi ad Alma Ata dopo l'attacco della Germania nazista all'Unione Sovietica. Fu convinto nell'iscriversi al Comintern, dove assieme ad altri giovani preparò cospirazioni da perpetuare al di là delle linee nemiche.
Dopo la fine delle ostilità fu mandato a Berlino dove lavorò come giornalista presso una stazione "Radio del popolo tedesco]]" (1943-45) nella parte sovietica della città. Lavorò per qualche anno alla SFB, la radio controllata dai sovietici, che trasmetteva dal settore inglese di Berlino. Come giornalista seguì il celebre Processo di Norimberga in cui furono giudicati i principali leader nazisti.
Nel 1952 fu chiamato nei servizi segreti della Repubblica Democratica Tedesca. Nel 1953, all'età di 30 anni, era uno dei fondatori dell'intelligence degli affari esteri conosciuta Stasi alle dipendenze del Ministerium für Staatssicherheit (Ministero della Sicurezza di Stato). Diventò così "l'uomo senza volto", nessuno riuscì mai ad ottenere una sua immagine fotografia per 25 anni.
Come capo dell'intelligence, Wolf riuscì ad ottenere grandi successi nell'infiltrasi nel governo, nella politica e negli affari riguardanti la Germania Ovest grazie ad un massiccio utilizzo di spie. Tra le sue imprese più riuscite si ricorda quella di piazzare un suo agente, Günter Guillaume, per anni a fianco del cancelliere tedesco occidentale Willy Brandt in qualità di consigliere. Si ritirò nel 1986, schierandosi con gli oppositori di Honecker, e continuò il lavoro del fratello maggiore Konrad che gli aveva permesso di crescere a Mosca negli anni Trenta. Per gli abitanti dell'Est egli fu un simbolo che le cose stavano finalmente cambiando, egli infatti supportava le politiche di Glasnost e della Perestroika perseguite da Mikhail Gorbaciov.
Come da sua ammissione, rifiutò nel 1990 una nuova identità e una nuova vita negli Stati Uniti d'America, in cambio dei nomi degli appartenenti alla sua rete spionistica. Qualche mese dopo fuggì, riparando a Mosca. L'anno successivo si consegno alle autorità tedesche. In carcere rimase pochi mesi.
Nel primo processo del 1993 fu condannato a sei anni per spionaggio e tradimento. Nel processo d'appello del 1995 venne assolto per aver agito in nome di un paese sovrano. Nel 1997 l'unica condanna subita, due anni con la condizionale.
Wolf è morto per cause naturali a Berlino il 9 novembre 2006, all'età di 83 anni.
[modifica] Referenze
- Wolf, Markus; Memoirs of a Spymaster; Pimlico; ISBN 0712666559; (Paperback 1997)