Mack Sennett
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Mack Sennett (Danville, Richmond, Quebec, Canada, 17 gennaio 1880 – Woodland Hills, 5 novembre 1960), pseudonimo di Michael Sinnott, fu attore, sceneggiatore, regista, produttore, scopritore di talenti.
Sulla sua lapide, nel cimitero di Holy Cross dove riposa, oltre all’anno di nascita e di morte, solo un epitaffio: BELOVED KING OF COMEDY.
E lo fu davvero re della commedia, nel periodo d’oro del film muto (1910-1929), anteponendo il proprio nome, come produttore, ai titoli di oltre un migliaio di film.
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[modifica] Biografia
[modifica] Dalla ferriera al palcoscenico
Mack Sennett nacque in Quebec da contadini di origini Irlandesi(John Francis Sinnott e Catherine Foy), primogenito, fratello di John , Gorge e Mary. Attribuì la predisposizione allo spettacolo ad uno zio materno pioniere dell’intrattenimento. Quindicenne si scoperse dotato di una voce baritonale che la madre solleciterà di coltivare. Sedicenne, seguendo la famiglia nella nuova occupazione di albergatori/ristoratori ebbe probabilmente la prima occasione di poter osservare una moltitudine di umanità nelle sue molteplici sfumature e caratteristiche psicologiche e che più tardi fungeranno da soggetto per l’attività che lo rese celebre.
Gli anni giovanili della scolarità furono improntati ad una rigida educazione franco-cattolico evangelista del collegio cui la madre iscrisse tutti e tre i figli maschi, fermamente convinta della necessità di una formazione per quanto non altrettanto condivisa dai figli, come lascerà scritto nelle sue memorie Mack, ma che gli consentiranno di approfondire le competenze musicali e l’apprendimento della lingua francese. Gli affari nella ristorazione stagnavano eil padre trasferì la famiglia al sud, oltreconfine, nel Connecticut, Stati Uniti, nella cittadina di East Berlin, centro industriale, trovando occupazione per sé e il figlio Mack come operai in una ferriera. Il lavoro non impedì il proseguo degli studi canori e di continuare a coltivare il sogno, forse più della madre che suo, di esibirsi un giorno come cantante al Metropolitan Opera House di New York.
La leggenda vuole, a questo punto (1900), che in città si esibisse Marie Dressler, canadese anch’essa e che Mack espresse alla madre il desiderio di poterla incontrare con lo scopo di ricavarne una raccomandazione che lo introducesse nel mondo dello spettacolo. L’intraprendente genitrice scomodò un’autorità locale per una presentazione del figliolo alla famosa attrice: tale Mr. Coolidge, futuro presidente degli Stati Uniti d’America. Ms. Dressler introdusse il giovane presso l’impresario in New York, David Belasco, che lo scritturò come cantante per i suoi spettacoli nel vaudeville.
Il padre di Mack asserì, invece, che il figliuolo, da un giorno all’altro abbandonò la ferriera per trasferirsi a New York cambiando il proprio nome anagrafico da Michael Sinnott in Mack Sennett. Di certo, il ventiduenne Mack, approdò a New York nel 1902, ma per i successivi sei anni le uniche fonti sono le sue memorie nelle quali afferma aver trovato il primo impiego come membro del coro in una comunità di fede Battista e successivamente in vari cori in altrettante produzioni di vaudeville. Del 1907 il primo apparire in cartellone documentato, come corista, e dove appare anche il nome di Fred Mace: più tardi sarà uno dei famigerati Keystone kops di Sennett. Di questo periodo le prime parti come comparsa in allestimenti a Broadway.
[modifica] Cantante e attore cinematografico
Agli attori di teatro e vaudeville, da un paio d'anni (1905), nei locali da essi frequentati, andava aggiungendosi una nuova categoria di uomini di spettacolo aventi a che fare col nuovo mezzo di intrattenimento che rapidamente si stava diffondendo accrescendo sempre più il proprio gradimento presso il pubblico: il cinema. Le sale di proiezione si moltiplicavano in tutte le città, i teatri si adattavano ad ospitare il nuovo spettacolo, le case di produzione fiorivano: Edison, Lubin, Selig, Vitagraph, Biograph e la francese Pathé: pioniere del genere comico con i suoi attori Max Linder, Ferdinad Guillaume e André Deed ai quali lo stesso Sennett riconoscerà, più tardi, la paternità del genere slapstick. Fu una produzione Pathé cui Sennett rivelerà aver assistito per la prima volta sullo schermo ad un folle inseguimento da parte di una sconclusionata pattuglia di ridicoli poliziotti, progenitori dei suoi Keystone Kops. Nel 1908 la Biograph cercava nuovi attori per le sue produzioni; all’annuncio rispose un giovane sceneggiatore e attore, all’epoca trentaduenne, destinato a lasciare un’impronta indelebile nella cinematografia: D. W. Griffith. Qualche settimana più tardi, della compagnia, faceva già parte anche il ventottenne Mack Sennett.
Nel maggio di quell’anno i due recitarono insieme in quello che fu il film d’esordio di Sennett: The Sculptor’s Nightmare. Ben presto Griffith rivelerà il suo talento e genio nella regia cinematografica e grande sarà il suo contributo allo sviluppo del cinema come nuova forma espressiva, la settima arte, comprensiva delle precedenti. Il periodo trascorso da Sennett alla Biograph e cioè dal 1908 al 1912, gli varrà un’esperienza formidabile nella fattura del film al seguito di Griffith, come avrà modo di riconoscere più tardi:” Considero Griffith il mio maestro di vita e di arte, a lui devo tutte le mie competenze nel cinema”.
[modifica] Dall’altra parte della macchina da presa
Di anno in anno la struttura della Biograph cresceva unitamente al successo delle sue produzioni. Griffith si cimentava in svariati generi, ma restava maestro del genere drammatico dove poteva meglio sperimentare e affinare le tecniche di ripresa, non prediligendo particolarmente la commedia a differenza di Sennett nella cui cifra interpretativa c’era, invece, spesso, un’impronta comica.
Fu nel 1911 il passaggio di Sennett dall’altra parte della macchina da presa come direttore del settore comico della Biograph, quindi attore e regista, ingaggiando col suo maestro un duello a colpi di cortometraggi: gli uni, drammatici, arrovellatesi intorno ai problemi posti dalle conquiste e tribolazioni della modernità, i secondi, comici, che di questa modernità si facevano beffe esaltandone le contraddizioni e la schizofrenia. Camrades fu il primo film firmato da Sennett come regista, oltre che interprete. Fred Mace si unì alla compagnia. Del 1912 A Spanish Dilemma, regia di Sennett, che vide recitare per la prima volta al suo fianco, oltre a Fred Mace, Mabel Normand:” la cosa più importante della mia vita? Quella ragazza” lascerà scritto Mack nelle sue memorie.
[modifica] Keystone studios
Sennett era ora padrone della tecnica del fare cinema, ma ancora più talento dimostrò come organizzatore, manager a tutto tondo e il successo dei suoi film gli davano ragione. Era maturo per mettersi in proprio.
Nel luglio del 1912 in un hotel di New York, tre uomini, Mack Sennett, Adam Kessel e Charles Baumann firmarono l'atto di nascita di una nuova casa di produzione cinematografica: Keystone pictures, affidata alla direzione di Mack Sennett, dedicata alla produzione di film comici e destinata a rimanere nella storia del cinema come la più grande fabbrica di film del genere e palestra per i più grandi talenti dello schermo dell'epoca.
Kessel e Baumann, i finanziatori, erano i proprietari della New York Motion Picture Company, casa di produzione indipendente fin dal 1908, negli anni cresciuta incorporando altre società come la Universal Company e la Bison; quest'ultima possededeva degli studios, o meglio un appezzamento di terreno adibito alla realizzazione dei film, presso Edendale, sobborgo californiano, dove il sole risplendeva tutto l'anno garantendo continuità alla lavorazione.
A Edendale, Sennett, stabilì la Keystone trasferendosi con la sua troupe di fedelissimi fuoriusciti dalla Biograph: Mabel Normand, Fred Mace, Ford Sterling, Alice Davenport e come registi Henry 'Pathé' Lehrman, Wilfred Lucas e George Nichols. Si aggregarono più tardi Ben Turpin, Mack Swain, Edgar Kennedy, Slim Summerville Chester Conklin, Charley Chase.
Il genere di film della Keystone era lontano dallo stile Biograph e Griffith, erano commedie semplici, anche rozze, dalla comicità grossolana, ma dal grande successo commerciale. L'idea di fondo era il caos, il movimento, l'azione perenne e forsennata, senza un attimo di pausa per lo spettatore che non doveva avere il tempo di pensare: tecnicamente lo Slapstick, declinabile in love, speed and thrills ed il tutto condito con abbondante dose di torte in faccia. Simbolo di questa idea di comica furono i Keystone Kops, accozzaglia di goffi e buffi poliziotti male in arnese, perennemente travolti dal crimine che avrebbero dovuto contrastare.
Se la prima star del cinema muto fu Mary Pikford, Mabel Normand fu la prima superstar tra le attrici, Roscoe 'Fatty' Arbuckle, aggregatosi nell’aprile del 1913, lo fu tra gli attori.
Straordinario scopritore di talenti, Sennett notò sul palcoscenico un giovane attore di vaudeville venuto dall'Inghilterra in tournee con la troupe di Fred Karno e ancora sconosciuto: Charlie Chaplin. Nel dicembre del 1913 Chaplin firmò il suo primo contratto con una compagnia cinematografica, con la Keystone girerà i suoi primi trentacinque film, dal febbraio 1914 al dicembre dello stesso anno.
Il successo economico vide Sennett investire non solo nel cinema ma anche nelle speculazioni terriere e fu per promuovere una sua iniziativa di sviluppo fondiario che fece erigere sulla sommità di una collina un'insegna a caratteri cubitali a formare la parola HOLLYWOODLAND, più tardi ricostruita senza il LAND finale è rimasta quale una delle icone riconosciute della Mecca dello star system. Harry Langdon nel 1917 fu pure una sua scoperta. Comprese il fascino del glamour e per primo produsse una serie di film imperniati sulle Bellezze al Bagno.
L'avvento del sonoro lo detronizzò. Hal Roach sarà il nuovo re della commedia, adesso sonora.
Offrì la sua esperienza e il suo talento alla Paramount Pictures dove avviò in carriera Gloria Swanson, W.C. Fields, Carole Lombard, Bing Crosby. Ma all’inizio degli anni trenta era ormai fuori dal giro che contava.
Si ritirò in Canada, ma per poco. Tornò ad Hollywood dove, nel 1937, gli fu assegnato uno speciale premio Oscar alla carriera.
L'avvento della televisione negli anni cinquanta ne rinverdì la popolarità trasmettendo le sue prime comiche del periodo muto.
Concluse la sua esistenza nel 1960, a quasi 81 anni.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Mack Sennett, Kink of Comedy, 1975
- Simon Louvish, Keystone, The Life and Clowns of Mack Sennett, 2005
[modifica] Collegamenti esterni
Scheda sull'Internet Movie Database