La camera verde
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La camera verde | |
Titolo originale: | La chambre verte |
Paese: | Francia |
Anno: | 1978 |
Durata: | 94' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico |
Regia: | François Truffaut |
Soggetto: | Henry James (da L'altare dei morti, Gli amici degli amici, La tigre nella giungla) |
Sceneggiatura: | François Truffaut, Jean Gruault |
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Fotografia: | Néstor Almendros |
Montaggio: | Martine Barraqué |
Musiche: | Maurice Jaubert |
Scenografia: | Jean-Pierre Kohut-Svelko |
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La camera verde è il diciassettesimo lungometraggio del regista francese François Truffaut. Le riprese durarono dall'11 ottobre al 25 novembre 1977 e il film fu proiettato per la prima volta il 5 aprile 1978.
[modifica] Trama
L'azione si svolge dieci anni dopo la fine della prima guerra mondiale, in una cittadina della Francia. Il protagonista, Julien Davenne, è un reduce di guerra che lavora come redattore al giornale «Le Globe». È specializzato in annunci funebri («un virtuoso della necrologia», come lo definisce il suo capo redattore) e il pensiero della morte, osservata da vicino durante la guerra, lo accompagna in ogni momento. Al piano superiore della sua casa - dove vive con l'anziana governante, signora Rambaud, e Georges, un ragazzo sordomuto - Davenne ha riservato una camera al culto della moglie Julie, morta undici anni prima nel pieno della sua bellezza. Durante un temporale, nella camera verde si sviluppa un incendio. Davenne riesce a salvare le foto e i ritratti della moglie ma capisce che ciò che ha fatto non basta più. Quando scopre una cappella abbandonata e in rovina, nello stesso cimitero in cui Julie è sepolta, Julien decide di restaurarla per consacrarla non solo alla moglie ma a tutti i suoi morti, essendo giunto «a quel punto della vita in cui si conoscono più morti che vivi». Quel luogo sacro si trasformerà in una selva di candele accese, una foresta di fiamme che illuminerà le foto appese alle pareti di tutte le persone che hanno contato nella sua vita.
A custodire la cappella insieme a lui, Davenne chiama una giovane donna, Cécilia, segretaria della casa d'aste da cui ha riacquistato un anello già appartenuto a Julie. L'amicizia tra i due, forte di questa complicità, sembra potersi evolvere in un sentimento diverso, quando accade l'imprevisto: muore Paul Massigny, l'uomo politico francese che tempo prima aveva tradito Davenne (nel film non si dice in cosa consistesse il tradimento), dopo essere stato il suo miglior amico. Quando si reca per la prima volta a casa di Cécilia, che sta dando lezione di pianoforte, Davenne scopre che il salotto è pieno di foto di Massigny e, senza chiedere spiegazioni, se ne va. Alla cappella, Cécilia gli rivela di essere stata una delle tante donne di Massigny e, nonostante il male che le ha fatto, di amarlo ancora. Perciò chiede che anche Massigny possa essere rappresentato da una delle candele sull'altare dei morti. Al secco rifiuto di Davenne, Cécilia rompe i rapporti e l'uomo crolla: chiuso in casa, rifiuta di mangiare, di vedere il medico, di parlare. Consigliata dal caporedattore de «Le Globe», Cécilia allora gli scrive una lettera e, finalmente, gli dichiara il suo amore, pur sapendo che lui non potrà mai ricambiarlo: «perché per essere amata da Lei, dovrei essere morta». Julien la raggiunge nella cappella: ha perdonato Massigny, ma privo di forze cade per terra e muore. Cécilia completa l'opera, come lui tempo prima le aveva chiesto, accendendo un'ultima candela per Julien Davenne.
[modifica] Bibliografia
- Sceneggiatura pubblicata su "l'Avant-Scène du Cinéma", n. 215, 1978.
- Paola Malanga. Tutto il cinema di Truffaut. Baldini & Castoldi. Milano 1996, pp. 431-443
- Anne Gillain (a cura di). Tutte le interviste di François Truffaut sul cinema. Gremese Editore. Roma 1990 (prima edizione francese 1988), pp. 238-243
- Alberto Barbera - Umberto Mosca. François Truffaut. Il Castoro. Milano, pp. 133-137
I film di François Truffaut |
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Une visite (1955) | Les mistons (1957) | Une histoire d'eau (1958) | I quattrocento colpi (1959) | Tirate sul pianista (1960) | Jules e Jim (1962) | Antoine e Colette (1962) | La calda amante (1964) | Fahrenheit 451 (1966) | La sposa in nero (1968) | Baci rubati (1968) | La mia droga si chiama Julie (1969) | Il ragazzo selvaggio (1970) | Non drammatizziamo... è solo questione di corna (1970) | Le due inglesi (1971) | Mica scema la ragazza! (1972) | Effetto notte (1973) | Adèle H., una storia d'amore (1975) | Gli anni in tasca (1976) | L'uomo che amava le donne (1977) | La camera verde (1978) | L'amore fugge (1978) | L'ultimo metrò (1980) | La signora della porta accanto (1981) | Finalmente domenica! (1982) |