Juniperus
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ginepro | ||||||||||||||||||
Ginepro rosso (Juniperus oxycedrus) |
||||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Specie | ||||||||||||||||||
|
Juniperus (Ginepro) - genere delle Cupressaceae, comprende specie arboree e arbustive, tra cui molte spontanee della flora italiana e adatte alla selvicoltura.
Indice |
[modifica] Morfologia
Juniperus communis L. noto come Ginepro comune è un arbusto ramoso o alberetto sempreverde, alto da 1 a 10 m, con foglie lineari-aghiformi, pungenti, riunite in verticilli di 3. La pianta è dioica con fiori piccoli, quelli maschili riuniti in minuscoli amenti ovoidali di colore giallastro, quelli femminili generalmente isolati o riuniti in piccoli gruppi. Il frutto è una pseudobacca di colore brunastro chiamata galbulo; squamosa e pruinosa, è composta da 4 squame carnose saldate tra loro contenenti da 1 a 3 semi angolosi ricchi di un olio essenziale aromatico. E' un arbusto comune in luoghi aridi, incolti o boschivi fino ad altezze di 2.500 m s.l.m., con alcune sottospecie adattate alle alte quote, dalle caratteristiche bacche aromatiche di colore blu.
Juniperus sabina L., chiamato volgarmente Ginepro sabina o più semplicemente Sabina, è un arbusto cespuglioso prostrato o alberetto alto da 1 a 5 m, con corteccia bruno-rossiccia, foglie squamiformi, embricate, in alcuni casi aghiformi, di colore verde-cupo. I fiori sono insignificanti, unisessuali su piante diverse (monoiche), quelli maschili riuniti in piccoli amenti, quelli femminili portati su piccoli peduncoli ricurvi. I frutti, chiamati coccole, sono bacche globoso-ovali, pendule, nerastro-violacee a maturità, contenenti piccoli semi ovali. E' una pianta velenosa diffusa in luoghi soleggiati e scoscesi delle zone montane dove viene coltivata spesso per il consolidamento del terreno e come pianta ornamentale.
Tra le specie coltivate nell'arboricoltura da legno troviamo il Juniperus virginiana noto col nome di Ginepro di Virginia e originario dell'America nord-orientale. E' un albero alto fino a 30 m, con foglie glauche in parte aghiformi, sottili, lunghe circa 1 cm, e in parte squamiformi non più lunghe di 2 mm. Porta bacche ovoidali pruinose ed erette.
Tra le specie ornamentali citiamo inoltre il Juniperus rigida Sieb. & Zucc., specie rustica originaria del Giappone e della Corea. E' un albero sempreverde alto 6-9 m con ramificazioni slanciate, ad effetto ricadente, con le foglie aghiformi e rigide, riunite in gruppi di 3, di colore verde-giallastro, argentante al rovescio. I frutti sono coni globosi, di colore nerastro e ricoperti da pruina.
[modifica] Specie
Il genere Juniperus L. comprende le seguenti specie:
- Sottogenere Juniperus
- Juniperus brevifolia
- Juniperus canariensis Guyot
- Juniperus cedrus
- Juniperus communis
- Juniperus communis subsp. alpina
- Juniperus conferta
- Juniperus drupacea
- Juniperus formosana
- Juniperus luchuensis
- Juniperus oxycedrus
- Juniperus macrocarpa (J. oxycedrus subsp. macrocarpa)
- Juniperus rigida
- Sottogenere Sabina
- Juniperus angosturana
- Juniperus ashei
- Juniperus barbadensis
- Juniperus bermudiana
- Juniperus blancoi
- Juniperus californica
- Juniperus chinensis
- Juniperus chinensis var. sargentii
- Juniperus coahuilensis
- Juniperus comitana
- Juniperus convallium
- Juniperus deppeana
- Juniperus durangensis
- Juniperus excelsa
- Juniperus excelsa subsp. polycarpos
- Juniperus flaccida
- Juniperus foetidissima
- Juniperus gamboana
- Juniperus gaussenii
- Juniperus horizontalis
- Juniperus indica
- Juniperus jaliscana
- Juniperus komarovii
- Juniperus monosperma
- Juniperus monticola
- Juniperus occidentalis
- Juniperus occidentalis subsp. australis
- Juniperus osteosperma
- Juniperus phoenicea
- Juniperus pinchotii
- Juniperus procera
- Juniperus procumbens
- Juniperus pseudosabina
- Juniperus recurva
- Juniperus recurva var. coxii
- Juniperus sabina
- Juniperus sabina var. davurica
- Juniperus saltillensis
- Juniperus saltuaria
- Juniperus scopulorum
- Juniperus semiglobosa
- Juniperus squamata
- Juniperus standleyi
- Juniperus thurifera
- Juniperus tibetica
- Juniperus virginiana
[modifica] Metodi di coltivazione
La coltivazione del ginepro richiede clima temperato, dalle frequenti precipitazioni estive, esposizione in pieno sole o mezz'ombra, e suolo ricco ma sabbioso o carsico.
Si moltiplica con la semina o per talea di nuovi getti in primavera.
[modifica] Curiosità
Uno studio effettuato dall'Università di Camerino e condotto da Franco Pedrotti, Roberto Canullo e Simone Galassi ha approfondito una particolarità delle piante di ginepro (Juniperus communis e Juniperus oxycedrus), cioè la loro capacità di promuovere la formazione di biogruppi.
I biogruppi sono un particolare tipo di nucleo di rigenerazione: si tratta di aggregazioni costituite da alcune specie di alberi e cespugli di età diversa; di regola, uno degli alberi è più vecchio degli altri e si trova al centro di questa aggregazione, superando per altezza gli altri componenti e assumendo un ruolo di promotore.
In particolare, i biogruppi di ginepro racchiudono all'interno varie specie legnose e erbacee che permettono di promuovere la successione secondaria del territorio.
[modifica] Usi
- Le numerose varietà, con foglie di colore verde-azzurro dal gradevole odore di essenza resinosa, vengono coltivate per decorare parchi, ampi giardini e boschetti di conifere.
- In arboricoltura da legno, vengono coltivate per la produzione di legname principalmente le seguenti specie:
- Juniperus phoenicea L. noto come Ginepro licio o Cedro liscio o ancora Sabina marittima,
- Juniperus oxycedrus L. noto come Ginepro rosso o Appeggi,
- Juniperus virginiana L. noto come Ginepro di Virginia o Cedro rosso della Virginia.
- In selvicoltura,
- per il consolidamento di litoranei sabbiosi si utilizza per la sua resistenza alla salsedine il Juniperus macrocarpa S. & S. conosciuto col nome volgare di Ginepro coccolone;
- per il rimboschimento delle zone montuose e aride si utilizza invece il Juniperus communis L. noto come Ginepro comune.
- Il legno di ginepro, di colore rosso e dal tipico odore resinoso, viene impiegato per lavori di intaglio e per suffumigi contro i dolori reumatici; il ginepro della Virginia fornisce il legno per matite di ottima qualità.
- Le bacche di ginepro si usano anzitutto nelle arti culinarie come spezie per piatti di selvaggina e per i crauti, nonché per la fabbricazione di superalcoolici quali gin, grappa di ginepro e la gineprata.
[modifica] Uso in medicina popolare e come fitoterapico
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi il disclaimer |
La medicina popolare attribuisce altissimo valore curativo all'olio ottenuto dalla distillazione delle bacche e ne ipotizza grandi doti come rimedio per:
- disturbi digestivi
- malattie respiratorie
- malattie deile vie urinarie
- malattie reumatiche
Non sono negabili almeno blandi effetti per tutte queste indicazioni, d'altronde i rischi di un uso prolungato e/o altamente dosato sono significanti.
La monografia della Commissione E del Ministero tedesco per la Salute scrive in merito:
Indicazioni: disturbi dispeptici
Controindicazioni: gravidanze e affezioni renali infiammatorie
Effetti collaterali: danni renali in caso di utilizzo prolungato o sovradosato
Interazioni: nessuna nota
Posologia: 2 - 10! gr (1/2 - 2 c.t.) di bacche essicate, corrispondenti a 20 - 100 mg ( 0.4 - 2 gtt.) di olio essenziale.
Proprietà: in esperimenti su animali è stato dimostrato un aumento della secrezione urinaria nonché un'aumentata contrazione di muscolatura liscia (p.e. utero).
Oggi l'olio di ginepro viene usato molto raramente, sia per il suo altissimo costo, sia perché per la maggior parte delle indicazioni esistono farmaci più efficaci e a minor rischio. Un'eccezione possono essere frizioni contro dolori reumatici come nel seguente esempio:
- Rp. Frizione antireumatica
-
-
Aeth. Juniperi 2 Spirit. Calami ad 100
-
- D.S. topico. Questo è un medicamento / rimedio. Per ulteriori informazioni chieda al suo medico o farmacista / erborista. (vedi anche Ricetta medica magistrale
[modifica] Bibliografia fitoterapica
- Della Loggia, R (cur): Piante officinali per infusi e tisane. Manuale per farmacisti e medici; OEMF 1993; ISBN 88-7076-132-0
- Fintelman V. Weiss R.: Lehrbuch der Phytotherapie; Hippokrates 2002; ISBN 3-8304-5243-8