Hippolyte Bayard
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Hippolyte Bayard (20 gennaio 1807 - 14 maggio 1887) fu tra i primi fotografi della storia e inventore di un procedimento noto come stampa positiva diretta. Il 24 giugno del 1839 realizzò la prima mostra fotografica, presentando alcuni suoi lavori.
Il processo di stampa positiva diretta utilizza della carta immersa in cloruro d'argento, che scurisce se esposta alla luce. Viene immersa nello iodato di potassio prima dell'esposizione e successivamente lavata in un bagno di iposolfito di sodio e asciugata. L'immagine risultante è un positivo non riproducibile. A causa dell'utilizzo della carta, poco sensibile alla luce, il tempo di esposizione alla luce è di circa 12 minuti, inutilizzabile per il ritratto, ma adeguato per il paesaggio.
Sembra che Bayard venne persuaso da François Arago a posticipare la presentazione della sua scoperta, favorendo in questo modo il procedimento di Louis Daguerre, la dagherrotipia. Bayard rese pubblico il procedimento solo il 24 febbraio del 1840.
Per alcuni fu il suo lavoro di impiegato governativo al servizio della monarchia, che lo mise in cattiva luce verso Arago, quest'ultimo capo dell'opposizione repubblicana.
Bayard reagì a questa situazione relizzando un autoritratto nella postura di un annegato, allegando la seguente didascalia:
Traducibile in:
Nonostante tutto Bayard continuò la sua attività di fotografo, partecipando alla fondazione delle Società francese per la fotografia e gli venne commissionata l'attività di documentazione fotografica dell'architettura e dei monumenti storici francesi, per la Mission Héliographique del 1851, lavoro che portò a termine utilizzando in gran parte la calotipia.
Nel 1943 venne pubblicato a Parigi il volume Hippolyte Bayard, der erste Lichtbildkunstler, di Gian Maria Lo Duca, che dimostra come il procedimento di Bayard sia precedente a quello di Daguerre, assegnandoli quindi il titolo di inventore della fotografia.