Giovanni II di Castiglia
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Giovanni II di Castiglia (1405-1454) fu re di Castiglia dal 1406 al 1454.
Era figlio di Enrico III e di Caterina di Lancaster. Poiché alla morte del padre aveva soltanto un anno la reggenza passò nelle mani dello zio Fernando di Antequera, che nel 1412 sarebbe diventato con il compromesso di Caspe re di Aragona con il nome di Ferdinando I. Durante la reggenza, terminata nel 1417, i figli di Ferdinando, divenuti infanti di Aragona, conquistarono una posizione predominante che utilizzarono per contrastare il potere del re.
Il regno di Giovanni II fu segnato dall'alternarsi delle fortune delle due fazioni contrapposte, quella regale, con a capo l'uomo di fiducia del re, il valido Alvaro de Luna, e quella degli infanti di Aragona. L'alta nobiltà si schierò dapprima con il re, poi con gli infanti, determinando il primo esilio di Alvaro (1429), quindi nuovamente con il re, ma nel 1439 tornò ad allearsi con gli infanti ed Alvaro venne esiliato una seconda volta. La battaglia di Olmedo (1445) segnò la definitiva sconfitta del partito degli infanti.
A partire da quel momento, la lotta sarà tra il re e la nobiltà, che finirà per prevalere, fino ad imporre la condanna a morte di Alvaro de Luna nel 1453. Giovanni II muore l'anno seguente consegnando al figlio Enrico IV un trono traballante, un regno in cui il potere è saldamente nelle mani dell'alta nobiltà, alla quale il re non ha la forza (e nemmeno il carattere) per opporsi.
Predecessore: Enrico III |
Re di Castiglia e Leon | Successore: Enrico IV |