Giù la testa
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Giù la testa | |
Titolo originale: | Giù la testa |
Paese: | Italia |
Anno: | 1971 |
Durata: | 158' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | western |
Regia: | Sergio Leone |
Soggetto: | Sergio Leone, Sergio Donati |
Sceneggiatura: | Sergio Leone, Sergio Donati, Luciano Vincenzoni |
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Fotografia: | Giuseppe Ruzzolini |
Montaggio: | Nino Baragli |
Musiche: | Ennio Morricone |
Scenografia: | Dario Micheli |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
«Purtroppo avevi ragione tu, averlo nel culo fa male.»
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Giù la testa è un film western (anche se questa definizione di genere per il film non è pienamente riconosciuta) diretto da Sergio Leone, probabilmente quello dove manifesta maggiormente le sue riflessioni sull'umanità e la politica.
Il cast comprende James Coburn e Rod Steiger, attori impegnati, ed il film conduce lo spettatore attraverso un mondo caravaggesco della rivoluzione messicana.
Influenzato da Queimada e Viva Zapata!, così scrisse la critica all'epoca, il soggetto ha un corpo suo, portando lo spettatore a riflessioni politiche innovative, ben oltre i recinti della destra e della sinistra, della democrazia o di altro ancora.Emblematica l'apertura del film, con una frase di Mao sulla rivoluzione e subito dopo l'incontro dell'umile peone con alcuni ricchi viaggiatori di una diligenza che lo sbeffeggiano per il suo aspetto e la sua miseria, bollando i peones come "bestie" e "idioti".Dato il particolare periodo di uscita della pellicola e dati i suoi contenuti, sembra che il regista abbia inteso aprire uno spaccato di significato anche attuale, affrontando il tema della rivoluzione con gli occhi di diversi personaggi: per Miranda la rivoluzione è innescata da "quelli che sanno leggere, che leggono i libri e poi vanno dagli altri che non sanno leggere a dir loro quello che devono fare"; per Sean Mallory , l'idealista irlandese, la rivoluzione è invece una nobile causa.La figura di Villiega rappresenta tutte queste contraddizioni: l'idealista che lascia combattere gli altri viene infine disprezzato anche da Sean ma troverà una morte da eroe e l'apprezzamento dei compagni di lotta nel tentativo di contrastare il treno delle truppe governative.
Un film scomodo, bombarolo, come confermato dal titolo statunitense, A Fistful of Dynamite, ovvero un pugno di dinamite, e soprattutto dalla sua scomparsa per circa un ventennio dai distributori e dai palinsesti televisivi.Memorabili alcune scene, come l'assalto alla diligenza e la spoliazione dei ricchi viaggiatori, che finiscono completamente nudi in un porcile, l'imboscata ai soldati e la battaglia finale lungo le rotaie.Il film contiene un errore storico piuttosto grossolano: nella scena del mitragliamento dei soldati da parte del duo Mallory-Miranda, il primo utilizza una mitragliatrice che nel 1917, anno in cui il film è ambientato, era assolutamente inesistente; si tratta della MG/42, prodotta appunto nel 1942 dall'esercito tedesco, la quale nel film viene mostrata più volte, anche in primo piano.
A Fistfull of Dynamite è probabilmente la migliore interpretazione di Rod Steiger, il cui personaggio è posto da Leone al centro dell'intreccio linguistico del film, caratterizzando la resa comica del narrato.
Da ricordare l'immortale melodia Morriconiana che è diventata colonna sonora di periodo storico con il suo "Sean Sean".
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I film di Sergio Leone |
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