Gaio Flaminio
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Gaio Flaminio Nepote fu un uomo politico e console della Repubblica romana nel III secolo a.C. e il più importante fra i politici popolari che cercarono di contrastare l'autorità del Senato prima dell'avvento dei fratelli Gracchi un secolo più tardi.
Alla fine della Prima guerra punica Gaio Flaminio si presentò come homo novus alla guida del movimento che cercava di riorganizzare politicamente le conquiste territoriali di Roma. In qualità di tribuno della plebe, nel 232 a.C. promosse un plebiscito che frazionò il territorio controllato dalla Repubblica. Il territorio a sud di Ariminum. l' agrum gallicum, che era stata strappato ai Galli Senoni decenni prima, venne centuriato e dato a famiglie di agricoltori caduti in miseria durante le precedenti guerre. Per superare l'opposizione del Senato, Flaminio si limitò a non consultare i senatori, contravvenendo a quanto dettavano le norme costituzionali e la tradizione.
Nel 227 a.C. Flaminio fu nominato governatore della Sicilia. Durante la sua carica, però, la riorganizzazione delle terre centuriate, da lui condotta scatenò la reazione dei Galli che entrarono a fondo nel territorio della Repubblica. I Romani contrattaccarono e distrusswero le orde barbare alla battaglia di Talamone nel 224 a.C.. L'anno successivo Flaminio fu eletto console per la prima volta. Con il collega Publio Furio Filone sconfisse definitivamente i Galli e li costrinse a sottomettersi a Roma creando la provincia della Gallia Cisalpina.
Nel 221 a.C. Flaminio diventa magister equitum con il dittatore Marco Minucio Rufo e l'anno successivo fu eletto censore assieme a Lucio Emilio Papo.
Fu in questo periodo che Roma diede inizio a un grande progetto di costruzioni. Nasce la Via Flaminia che collegerà Roma a Rimini, si stabiliscono le colonie di Placentia e Cremona per controllare il fiume Po e le genti galliche circostanti specialmente i Galli Boi stanziati nell'attuale Emilia e gli Insubri nell'odierna Lombardia.
Sempre in questo periodo vengono riorganizzati i Comizi centuriati per aumentare il peso elettorale dei plebei. Sempre Gaio Flaminio fece costruire il primo Circo stabile di Roma e lo fece edificare nei Campi Flamini: il circo si chiamò, ovviamente Circo Flaminio.
Nel 218 a.C., in qualità di senatore fu l'unico a votare a favore della Lex Claudia che voleva proibire ai senatori di partecipare ai commerci con l'estero.
Nel 217 a.C. divenne console per la seconda volta avendo come collega Gaio Servilio Gemino. L'autunno precedente Annibale valicate le Alpi era giunto nella Pianura Padana e vi aveva sconfitto Publio Cornelio Scipione, padre dell'"Africano" al Ticino e Sempronio Longo al fiume Trebbia.
Flaminio arruolò nuove legioni e si diresse verso Rimini per affrontare Annibale che si riteneva avrebbe percorso la strada che tutti gli invasori utilizzavano per scendere verso Roma. Il barcide, invece attraversò l'Appennino, probabilmente in qualche punto fra Bologna e Pistoia (o forse con un tracciato simile a quello che qualche anno dopo l'omonimo figlio utilizzò per costruire la via Flaminia minor) e si diresse verso Roma. Flaminio dovette invertire precipitosamente la marcia per difendere la città. Al lago Trasimeno i romani, complice la nebbia, caddero in un'imboscata dei cartaginesi. Le legioni di Flaminio e un reparto di cavalleria di Gaio Servilio che stava sopraggiungendo furono quasi totalmente distrutti. La Battaglia del Lago Trasimeno fu l'ultima battaglia del grande romano.
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