Ecate
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Ecate fu una dea della mitologia greca.
Ecate era in grado di viaggiare liberamente tra il mondo degli uomini, quello degli Dei ed il regno dei Morti. Spesso è raffigurata con delle torce in mano, proprio per questa sua capacità di accompagnare anche i vivi nel regno dei morti (la Sibilla Cumana, a lei consacrata, da lei traeva la capacità di dare responsi provenienti appunto dagli spiriti o dagli Dei) È raffigurata come triplice (giovane, adulta/madre e vecchia), ed il numero Tre la rappresenta. Era la Dea degli incantesimi e degli spettri, e le sue statue venivano poste negli incroci, a protezione dei viandanti (Ecate Enodia o Ecate Trioditis). Fu lei a sentire le grida disperate di Persefone, rapita da Ade presso il Lago Pergusa, e portata negli Inferi, e fu lei ad avvvertire Demetra di quanto era accaduto.
Nell'iconografia Ecate viene spesso rappresentata con sembianze di cane o, accompagnata da cani ululanti in quanto veniva considerata protettrice dei cani.
La natura di Ecate è bi-sessuata, in quanto possiede in sé entrambi i principi della generazione, il maschile e il femminile. Per questo motivo viene definita la fonte della vita e le viene attribuito il potere vitale su tutti gli elementi.
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Sito che offre numerose informazioni su Ecate
- (EN) Immagini del tempio di Ecate a Lagina
- (IT) Il sito italiano più completo sulla dea Ecate
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