Collasso (libro)
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Collasso Come le società scelgono di morire o vivere |
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Titolo originale: | Collapse How societies choose to fail or succeed |
Autore: | Jared Diamond |
Anno (1a pubblicazione) : | 2005 |
Genere: | Saggio |
Sottogenere: | Storico / geografico / antropologico |
EDIZIONE RECENSITA | |
Anno: | 2005 |
Editore: | Einaudi |
Traduzione: | Francesca Leardini |
Collana: | Il Saggiatore |
Pagine: | XIV, 570 |
ISBN: | ISBN 8806176382 |
Progetto Letteratura |
Collasso - Come le società scelgono di morire o vivere (titolo originale Collapse - How societies choose to fail or succeed) è un saggio di Jared Diamond. Edito nel 2004, è stato tradotto in italiano sotto la supervisione di Luigi Civalleri per conto di Einaudi.
Ideale continuazione del precedente Armi, acciaio e malattie, dove erano indagate le cause che hanno portato determinate aree geografiche alla supremazia tecnologica, Collasso analizza invece i motivi che hanno portato, nel passato e nel presente, determinate civiltà a un crollo repentino, dove questo è definito come una diminuzione drastica (spesso tramite conflitti armati) e su una scala temporale ridotta della complessità politica, delle dimensioni della popolazione e della produzione culturale. Diamond si interroga quindi se sia possibile che anche alcune delle società contemporanee, se non l'intera civiltà industriale, stiano andando incontro a un crollo di questo genere, e se e come sia possibile evitarlo.
Diamond concentra la sua analisi su diversi fattori, tra cui spiccano le condizioni geografico-ambientali, i mutamenti climatici, lo sfruttamento eccessivo delle risorse da parte dell'uomo, l'eccessiva espansione demografica. Se Armi, acciaio e malattie era stato criticato per un presunto eccesso di "determinismo geografico", in Collasso Diamond insiste sulla possibilità che le diverse società hanno di scegliere se affrontare e superare le proprie crisi o, per diversi motivi, andare incontro alla propria fine. Diamond porta quindi diversi esempî di civiltà che, di fronte a crisi analoghe, sono riuscite e sopravvivere o, invece, hanno fallito.
Tra gli esempi troviamo le società della Polinesia, la dicotomia tra Groenlandesi di origine europea, estintisi nel XIV secolo, e gli Inuit, tuttora presenti; inoltre vi si tracciano paralleli interessanti con lo stato del Montana, l'Australia, i due stati dell'isola di Hispaniola e la Cina.
[modifica] Approccio scientifico
Al pari dell'astronomia, in sociologia non sono possibili esperimenti diretti. L'autore ricorre dunque all'approccio dell'esperimento naturale, in cui si correlano vari fattori, statiscamente significativi, nelle differenti società studiate: ad esempio, correla 9 fattori su un totale di 81 isole polinesiane, di cui riesce a stabilire una sorta di "classifica" di fragilità ambientale. Questa viene poi messa a confronto con le colonizzazioni delle varie isole. Motivo d'interesse del libro è che le cause di collasso delle civiltà antiche vengono sempre proiettate sul presente della civilizzazione mondiale.
[modifica] Conferme
Su American Scientist dell' agosto 2005 è stato pubblicato un articolo di Larry Peterson e Gerald Haug, in cui si avallano le tesi sul declino della civiltà Maya. Del resto lo stesso meccanismo di collasso ambientale dovuto alla siccità era stato ipotizzato da un articolo di Hodell, Curtis e Brenner su Nature n. 375 del 1995, dal titolo "Possible role of climate in the collapse of classic Maya civilization", i cui temi sono poi stati ampliati da Gill nel suo libro "The great Maya droughts:water, life and death" del 2000, pubblicato dalla University of New Mexico Press.