Carcharodon megalodon
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Carcharodon megalodon Stato di conservazione: Estinto |
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dente di C. megalodon |
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Classificazione scientifica | |||||||||||||||||||||
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Sinonimi | |||||||||||||||||||||
Carcharocles megalodon |
Il Carcharodon megalodon è uno squalo estinto, noto per i grandi denti fossili. Il nome specifico megalodon deriva dal greco e significa appunto "grande dente". I fossili di C. megalodon si trovano in sedimenti del Miocene e del Pliocene (tra 16 e 1,6 milioni di anni fa). È considerato il progenitore del più noto Squalo bianco (Carcharodon carcharias). Le dimensioni dei fossili ritrovati (per lo più denti lunghi fino a 17 cm, anche se pare siano stati ritrovati denti di 20 cm) fanno pensare ad un animale la cui lunghezza avrebbe potuto raggiungere 16 metri.
Studi recenti suggeriscono che il C. megalodon fosse uno stretto parente del grande squalo bianco, soprattutto per la grande somiglianza nella forma e nella struttura dei denti. Tuttavia, un numero crescente di ricercatori sta mettendo in discussione questo legame, abbracciando l'ipotesi che sia invece l'evoluzione convergente il motivo per cui squalo bianco e C. megalodon hanno una dentatura tanto simile. In ogni caso, l'aspetto e le dimensioni del C. megalodon sono ricostruiti proprio a partire da questa somiglianza.
Le stime sul peso variano da circa 60 tonnellate alle (più probabili) 20 o 30 tonnellate. Basandosi sul metabolismo dello squalo bianco, si pensa che il C. megalodon avesse bisogno di mangiare in media un quinto del suo peso ogni giorno. Pare che la sua dieta potesse includere anche le grandi balene.
Indice |
[modifica] Disputa sulla Tassonomia
La classificazione è oggetto di dibattito scientifico tra gli esperti. In passato questo animale è stato classificato nel genere Carcharodon, come l'attuale squalo bianco. Nel 1995 il nuovo genere Carcharocles fu proposto per classificare l'animale. Molti paleontologi ora appoggiano quest'ultima teoria.
[modifica] Il C. megalodon e la criptozoologia
Alcuni criptozoologi affermano che il C. megalodon potrebbe essersi estinto più di recente, o essere addirittura sopravvissuto fino ai giorni nostri. Mentre la maggior parte degli esperti è concorde sul fatto che le prove disponibili dimostrano che il C. megalodon si è estinto, l'idea di una popolazione di questi squali sopravvissuta sembra aver stimolato l'opinione pubblica, ma gli indizi a supporto di questa teoria sono generalmente scarsi e ambigui.
Alcuni denti di Megalodonte sono stati classificati come fossili appartenenti ad un epoca compresa tra i 10.000 e i 15.000 anni fa. Questa affermazione è stata fatta sulla base del ritrovamento di due denti da parte dell'HMS Challenger, la cui età è stata determinata attraverso la stima del tempo impiegato dall'accumulazione del manganese sugli stessi. Tuttavia è possibile che i denti si siano fossilizzati molto tempo prima di incrostarsi di manganese.
Altri esperti ritengono che queste stime siano sbagliate, ed affermano che l'ipotesi di un C. megalodon post-Pliocene sia errata, dal momento che si basano su test e metodologie datate e non più affidabili [1]. E' stato fatto presente inoltre che il C. megalodon era un predatore che viveva lungo le coste, e che quindi pensare che ci siano esemplari sopravvissuti in acque profonde è veramente difficile. Alcuni avvistamenti relativamente recenti di grandi creature simili a squali sono stati interpretati come avvistamenti di C. megalodon sopravvissuti, ma queste testimonianze sono normalmente considerate abbagli dovuti all'avvistamento di squali basking (o cetorini) e squali balena, o di altri grandi animali. Un famoso esempio è quello riportato dallo scrittore Zane Grey (31-01-1872, Zanesville, Ohio – 23-10-1939, Altadena, California). È possibile, ma improbabile, che alcuni di questi avvistamenti siano dovuti a squali bianchi di dimensioni abnormi.
[modifica] Altri Riferimenti
- Una presunta popolazione di C. megalodon sopravvissuti è stato il soggetto di vari racconti, incluso un romanzo scritto da Steve Alten e un B-Movie intitolato Shark Attack 3: Megalodon. Dal romanzo è tratto il film Meg, diretto da Jan de Bont, in fase di lavorazione[1].
- Il videogioco Shark! Hunting the Great White contiene un C. megalodon sopravvissuto nel livello finale.
- Megalodon è inoltre il marchio di una linea di attrezzatura per immersioni.
- Il C. megalodon è inoltre presente nella storia Heerser der Diepte (Ruler of the Deep) della serie di fumetti Belga De Rode Ridder.
[modifica] Collegamenti esterni
Megalodon: Glossario sugli squali]
- Una immagine delle impressionanti fauci di questo animale
- Altre immagini
- Una valutazione critica della supposta esistenza di Megalodonti sopravvissuti fino ai nostri giorni a cura di Ben S. Roesch
- Esiste ancora il Carcharodon Megarodon? a cura di Richard J. Ravalli, Jr.
- Reconstructing Megalodon
- Articolo della BBC sul Megalodon, con immagini e video
- Discussione sulla possibilità che ci siano Megalodonti sopravvissuti su livemegalodon.com