Boma
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Il boma (1.), in linguaggio nautico, è una parte dell'attrezzatura velica, costituita da una trave in alluminio, legno o fibra di carbonio che sostiene la base della randa. Il boma è fissato all'albero tramite uno snodo detto trozza (3.) che consente al boma di modificare il suo orientamento rispetto all'albero. Al boma possono essere collegati diversi circuiti di regolazione delle vele:
- Il tesabase (o base) che viene fissato all'angolo di scotta della vela e regola la tensione della base della randa.
- La scotta (2.), che di norma collega un punto del boma ad un ancoraggio solido della coperta, regola l'apertura del boma e della vela fissata su di esso rispetto all'asse longitudinale della barca.
- Il vang (4.), un paranco regolabile che consente di regolare l'inclinazione verticale del boma, modificando la forma della vela.
- Le borose, una o più cime che consentono di ridurre la dimensione della vela, ovvero terzarolare.
Nel Windsurfing il boma è un tubo di diametro variabile in alluminio o\e carbonio che circonda la vela fissandosi all'albero e all'angolo di scotta della vela anche detto bugna. Con un paranco detto tesabase o caricabasso è possibile regolare la tensione della vela modificando la sua forma.
Nel kitesurfing il boma è, più semplicemente, una barra di alluminio e\o carbonio con un foro al centro. Attraverso questo foro passano uno o due cavi che, da un lato sono fissati al pilota, dall'altro vanno a collegarsi alla parte anteriore dell'aquilone, dagli estremi della barra partono altri due cavi che vanno a collegarsi alla parte posteriore dell'aquilone. Tramite la connessione di questi cavi tra il boma e l'aquilone il pilota riesce a gestire sia l'incidenza dell'aquilone (e quindi la sua potenza) sia il suo movimento.