Bobo Rondelli
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Bobo Rondelli nasce il 18/03/1963 a Livorno, dove attualmente vive. È il portavoce ufficiale della città toscana, le sue canzoni descrivono minuziosamente il senso della livornesità.
La carriera artistica del Rondelli, detto più semplicemente "Bobo", decolla da subito, il giovane Bobo infatti si cimenta da subito in incontri artistici con musicisti di altre città, facendo cover di band famose.
Nel 1992, decide di mettere in musica dei pezzi scritti da lui e forma quindi un gruppo proprio: gli "Ottavo Padiglione". La scelta del nome è particolare, poiché l'ottavo padiglione dell'ospedale della città di Livorno è proprio quello adibito al reparto di psichiatria.
La notorietà del piccolo gruppo cresce, prima all'interno della Toscana, poi la voce passa al di là dei confini della regione ed il gruppo inizia così a farsi conoscere.
Nel 1993, grazie all’incontro del Bobo con Pirelli, produttore del gruppo noto con il nome di Litfiba, la EMI Music produce il primo album dell’Ottavo Padiglione: 30.000 copie del CD vengono vendute, la soddisfazione da parte dei ragazzi è tanta ed altrettanta è la voglia di crescere. Il titolo del disco è proprio "Ottavo Padiglione", questo album contiene uno dei singoli più noti del grppo: "Ho Picchiato La Testa", ed altre tracce che con le loro note, hanno segnato la storia del gruppo nella piccola città livornese.
Al primo successo, ne sussegue subito un'altro: nel 1995 la Universal Music produce "Fuori Posto", i toni pungenti lo caratterizzano. Anche qui le note dipingono a tratti, squarci della città d'origine del gruppo, in chiave ironica e sprezzante.
1999, Ottavo Padiglione, "Onda Raggae" (EDEL). Un cambiamento di stile: Gli Ottavo padiglione affiancandosi a Dennis Bovell, noto personaggio della produzione reggae, producono questo album sulle sonorità reggae appunto, senza dimenticare le origini. Da qui l'estratto "Hawaii da Shangai", istantanea di un tipico quartiere Livornese.
Fuoco fatuo la collaborazione con la Ricordi, che a causa di discordanze nel "modus operandi" finisce sul nascere, lasciando morire il progetto di collaborazione con Mauro Pagani, che non verrà mai terminato.
Etichetta indipendente,l'Arroyo, carta bianca per Bobo: nasce così 2001 "Figlio Del Nulla", che non riscuote però lo stesso successo dei precedent, in collaborazione con Amek Ferrari, per Bobo ha inizio la carriera da solista.
Subito dopo, nel 2002, è la volta dell'album "Disperati, Intellettuali, Ubriaconi". L’album è interamente prodotto ed arrangiato da Stefano Bollani, astro nascente del Jazz mondiale, pianista di talento e dotato di un’incredibile capacità di intuizioni musicali nonché di un’impressionante versatilità negli arrangiamenti, pluripremiato, nonostante la giovane età, dall’Europa al Giappone e costantemente in concerto in giro per il mondo. Per la critica specializzata si tratta di un autentico successo. Moltissimi giornali recensiscono il successo: Corriere della Sera, La Repubblica, La Nazione, Il Tirreno, Il Giornale, persino riviste non specializzate come Sette, Il Venerdì o Ulisse 2000 house organ Alitalia, fino a riviste specializzate come Jam, AFDigitale, Jazz, Rockstar, Il Mucchio Selvaggio, L'Isola Che Non C'è, riviste in rete come la prestigiosa RockOL e tante altre.
Bobo viene invitato alle edizioni di quell’anno sia del Premio Tenco che del Premio Ciampi e proprio a Livorno Stefano Bollani vince il premio Ciampi per il miglior arrangiamento.
Bobo Rondelli è un personaggio eclettico. Per la regista Roberta Torre, scrive insieme a Pacifico le musiche del film, Sud Side Story. In seguito all'incontro, la regista stessa lo investe ddel ruolo di protagonista del musical; distinto il riscontro al Festival di Venezia, riceverà infatti premi al Festival di Berlino. La prima apparizione del Rondelli sulla pellicola di ha in una produzione italo svedese accanto all'amico Paolo Migone. Affinca Alessandro Paci nel film "Andata e Ritorno" (Cecchi Gori-Medusa), di cui realizza anche la colonna sonora.
Link esterni:
Sito Ufficiale http://www.boborondelli.it/