Battle.net

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Battle.net è il servizio gratuito di gioco online della Blizzard Entertainment. Ha preso il via nel gennaio del 1997 a seguito dell'uscita di Diablo. Battle.net è stato il primo servizio di gioco online incorporato direttamente nei giochi che lo utilizzano.

[modifica] Uso

Battle.net è il servizio gratuito di gioco online più frequentato al mondo, con 12 milioni di utenti attivi, che spendono in totale più di 2,1 milioni di ore online al giorno. In un dato momento, la media degli utenti online è di circa 200000, con picchi di 400000. In una tipica serata feriale vengono giocate circa 50000 partite, delle quali più della metà sono di StarCraft.

[modifica] Storia

Per approfondire, vedi la voce Clan (videogiochi).

Numerosi giocatori, entusiasmati dall'innovativa possibilità di confontarsi con altri giocatori umani, ebbero presto l'idea di riunirsi in "gilde" virtuali, che presero il nome di clan: ogni clan aveva delle sue regole/ideologie, avendo come punto di riferimento un particolare sito web e/o un forum sui quali discutere. Essi si scontravano contro altri clan, talvolta partecipano e creano tornei interni, o "guerre" (in pieno stile RPG), creando delle vere e proprie comunità virtuali.

[modifica] Diablo

Quando Battle.net fu lanciato con Diablo, offriva solo alcune funzionalità di base come la chat e l’elenco delle partite in corso. Gli utenti potevano connettersi al server, parlare con altri giocatori e prendere parte a partite multigiocatore di Diablo. Oltre ai dati sull’account dell’utente, non veniva memorizzata né filtrata nessuna informazione di gioco dai servers di Battle.net, perché i giocatori di una stessa partita venivano collegati direttamente, e i dati venivano memorizzati sui loro computers. Questo limitava la lag, ma non offriva nessuna protezione contro il cheating.

[modifica] StarCraft

Con l’uscita di StarCraft nel 1998, l’uso di Battle.net aumentò considerevolmente. Furono aggiunte funzionalità come la graduatoria dei giocatori (ladder) e i filtri. I CD di StarCraft, al contrario di quelli di Diablo, furono dotati di una protezione contro la pirateria che usa un codice univoco associato ad un particolare CD. In un dato momento, solo un giocatore può essere connesso a Battle.net usando un determinato codice (valido). Questa protezione è stata inclusa in ogni successivo gioco della Blizzard.

[modifica] Warcraft II: Battle.net Edition

Nel 1999, a causa del successo di StarCraft su Battle.net (particolarmente nella Corea del Sud), la Blizzard decise di pubblicare Warcraft II Battle.net Edition, una nuova versione di Warcraft II: Tides of Darkness con l’espansione Warcraft II: Beyond the Dark Portal, aggiornata per essere giocabile su Battle.net.

[modifica] Diablo II

Nel 2000 fu pubblicato Diablo II. La principale novità del gioco riguardo Battle.net è che le partite online sono completamente client-server: la partita non viene simulata nei computer di ogni giocatore, bensì si svolge sui servers di Battle.net. Anche tutti i dati dei personaggi sono memorizzati sui servers (c’è anche la possibilità di creare un personaggio che risiede sul computer del giocatore, ma questi personaggi non possono partecipare a partite insieme a personaggi di Battle.net). Diablo II introdusse un’altra peculiarità che fa apparire i giocatori nella chatroom come avatars con lo stesso aspetto dei personaggi nel gioco. Inoltre è stata aggiunta una graduatoria “Hardcore” che caratterizza i personaggi che non possono più essere resuscitati se muoiono nel gioco. Anche con Diablo II l’uso di Battle.net aumentò in modo significativo.

[modifica] Warcraft III: Reign of Chaos

Warcraft III: Reign of Chaos, uscito nel 2002, è il più recente gioco della Blizzard giocabile su Battle.net. La principale funzionalità che fu aggiunta al servizio è il matchmaking anonimo, che permette ad un utente di iniziare una partita con dei giocatori scelti automaticamente dal sistema in base alla graduatoria di ognuno. Inoltre fu aggiunto il supporto per i clans. Con l’espansione Warcraft III: The Frozen Throne fu aggiunta la funzionalità dei tornei.