Ali Khamenei
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L'Āyatollāh Seyyed ‘Ali Hoseyni Khāmene’i (Farsi:سید علی حسینی خامنهای) è nato il 15 luglio del, 1939, è l'attuale Guida Suprema dell’ Iran e ne è stato Presidente dal 1981 al 1989.
[modifica] Primi anni
Nato a Mashhad da una famiglia di Azeri [1] [2] [3] , ‘Ali Khāmenei fu una figura chiave nella Rivoluzione iraniana e un intimo consigliere dell’Āyatollāh Khomeyni. Khāmenei raggiunse i vertici del potere quando, dopo le dimissioni del Grande Āyatollāh Hossein ‘Ali Montazeri, nell’autunno del 1979 fu nominato Guida delle Preghiere del Venerdì di Tehrān dall’Āyatollāh Khomeyni. Nel giugno del 1981, Khāmenei riuscì a scampare ad un attentato alla sua vita tentato con una bomba nascosta in un registratore durante una conferenza stampa, e fatta esplodere accanto a lui. Fu ferito in modo permanente, ma l’evento giovò alla sua reputazione e fu ritenuto tra i suoi ammiratori come un "martire di vita".
[modifica] Educazone e rango clericale
‘Ali Khāmenei cominciò gli studi religiosi dopo aver completato l’educazione elementare. Frequentò a Mashhad le lezioni dei maestri di "Sat'h" (insegnamenti basati sulla lettura di testi) e "Kharej" (insegnamenti non basati sulla lettura di libri di testo), come ĀyatollāhHajj Sheykh Hāshem Qazvini e l’Āyatollāh Milani, e, nel 1957, si recò a Najaf. [4]
Dopo un breve soggiorno, partì da Najaf per Mashhad, e, più tardi, si stabilì a Qom (1958). Khāmenei frequentò le lezioni dell’Āyatollāh Borujerdi e dell’Āyatollāh Khomeyni. In seguito fu coinvolto nelle rivolte islamiche del 1963, che lo condussero all’arresto nella città di Birjand (Khorasan meridionale). Dopo un breve periodo fu rilasciato e continuò la sua vita insegnando nelle scuole religiose di Mashhad e tenne corsi sul testo, attribuito al primo Imām ‘Alī ibn Abī Tālib, del Nahj ul-Balāgheh in differenti moschee.[5]
‘Ali Khāmenei era un esponente del "clero" sciita di medio rango prima di essere scelto come Guida Suprema dell'Iran.[6]
La scelta di Khāmenei, che venne subito nominato Āyatollāh - ma il cui prestigio di dotto giurisperito che lo autorizzerebbe a esprimere l' ijtihād (interpretazione autentica) sui dati coranici e della tradizione islamica sciita) fu messo in discussione - fu di tipo politico.[7] Il tentativo dell'IRI di promuovere Khāmenei come nuovo marja‘ al-taqlīd fallì quando venne in contatto con gli ambienti dei dotti sciiti che non lo ritennero adeguato all'ufficio, per il quale egli brigava, della "Marja‘iyat".
Il fallimento probabilmente diventò noto quando si ebbero riscontri ufficiosi da parte dei maggiori centri di studio sciiti i quali, interpellati, suggerirono che il tentativo fosse da considerare inaccettabile. Per rimediare alla situazione e provare a esercitare una qualche forma d'influenza, la leadership dell' IRI intraprese tre passi. Il primo fu quello di predisporre un ritiro della richiesta per Khāmenei, inducendolo a rifiutare l'offerta della Marja‘iyat per l'Iran (come spiegò egli stesso, a causa delle sue diverse pesanti responsabilità), ma concordando sul fatto che egli fosse il Marja‘ per gli sciiti fuori d'Iran. La sua accettazione della marja'iyat per gli sciiti fuori d'Iran non aveva alcun precedente tradizionale o teologico nello Sciismo. La Marja‘iyat può essere - e in età moderna lo è diventata sempre più - transnazionale. Un marja‘ in Iran può avere seguaci ( muqallid ) in Libano o Pakistan. Il problema dei confini nazionali non emerge nella crisi della suddetta candidatura per la Marja‘iyat e per la sua eleggibilità al ruolo di marja‘. [8]
Teoreticamente, il sistema della Repubblica Islamica ( velāyat-i faqih, governo del giurisperito) è legittimo quando un Grande Āyatollāh che è considerato come fonte di emulazione ( marja‘-yi taqlid ) serve in veste di faqih (giurisperito). Il Grande Āyatollāh Mohammad Shirāzi, come molti altri, non accettò che la Guida Suprema , l'Āyatollāh ‘Ali Khāmenei, potesse essere una "fonte da emulare". Secondo i "Diritti Umani in Iran" (2001) di Reza Afshāri, della Pace University, Shirāzi fu "indignato" a proposito degli sforzi di Khāmenei di essere riconosciuto, in quanto Guida Suprema, come fonte di emulazione. Shirāzi (che morì alla fine del 2001) apparentemente favorì un comitato di Grandi Āyatollāh che guidasse il Paese. Shirāzi non fu l'unico dotto anziano a permettere che si discutesse la legittimità dell'élite politica iraniana e della sua figura di spicco. Uno dei più noti dotti dissidenti è il Grande Āyatollāh Hossein ‘Ali Montazeri-Najafābādi. Altri ancora furono il Grande Āyatollāh Hassān Tabātabāi-Qomi e il Grande Āyatollāh Yasubedin Rastegāri. [9]
[modifica] Presidenza
Nel 1981, dopo l’assassinio di Muhammad ‘Ali Rajāi, Khāmenei fu eletto Presidente dell’Iran con numerosissimi voti alle Elezioni presidenziali iraniane dell ottobre 1981 e divenne il primo religioso a ricoprire la carica. Khāmenei fu inizialmente ricercato fuori dalla Presidenza per aiutare i religiosi ma questa intenzione fu compromessa: molti videro la presidenza di Khāmenei come il segno dell’abbandono di una politica laica.
Con un totale di 16.841.800 voti, la tabella seguente riassume i voti totali per ogni candidato:
Candidato | Voti | % |
---|---|---|
Ali Khāmenei | 16,003,242 | 95.02 % |
‘Ali Akbar Parvaresh | 342,600 | 2.034 % |
Hassan Ghafourifard | 78,559 | 0.467 % |
Reza Zavare'i | 62,133 | 0.369 % |
Schede bianche o nulle | 356,266 | 2.12 % |
Khāmenei fu rieletto per il secondo mandato nel 1985. Fu un fermo alleato di Khomeyni e durante la sua carica venne raramente in contrasto con la Guida Suprema, diversamente dal primo presidente dell’Iran Abolhassan Banisadr. Quando Khomeyni morì, Khāmenei fu eletto nuova Guida Suprema da un’Assemblea di Esperti il 4 giugno 1989. Dal momento che Khāmenei doveva assumere la sua carica, e che l'emendamento alla Costituzione che avrebbe permesso a un esponente del "clero" del suo grado di assumere la Guida Suprema non era ancora stato sottoposto a referendum, l'Assemblea parlamentare decise al suo interno di afffidargli l'incarico temporaneamente, finché l'emendamento alla Costituzione non fosse stato debitamente votato.
[modifica] Guida Suprema ( Velāyat-e faqih )
L’Āyatollāh Khāmenei fu nominato Guida Suprema dell’Iran nel 1989. Sebbene Khāmenei eserciti un grande potere politico religioso su chiunque, in Iran, è controllato dall’Assemblea di Esperti, che di per se è eletta dal popolo.
[modifica] Politica interna
L’Āyatollāh Khāmenei è largamente considerato il simbolo della classe dirigente conservatrice del Paese. [10] l’Āyatollāh Khāmenei ha costantemente puntato sul ruolo supervisore del conservativo Consiglio dei Guardiani.
Nell'agosto 2000 egli affiancò il Consiglio dei Guardiani per respingere la proposta del Majlis di riformare la Legge sulla Stampa del paese. In una lettera scritta al Parlamento, riportata dall'Agenzia di Stampa di Stato (IRNA), egli affermò che la legge vigente aveva impedito ai "nemici dell'Islam" di piegare al proprio volere la stampa. "Pertanto ogni re-interpretazione della legge non è nell'interesse del Paese", specificò nella sua lettera. La nuova Legge sulla Stampa fu quindi abbandonata dal Parlamento. [11]
Come il suo predecessore, Khāmenei ha sempre tentato di rispondere all'emotività delle masse e di controllarle: cosa che ha portato i suoi oppositori ad accusarlo d'intolleranza. Ad esempio, nel 1997, l'Āyatollāh Hoseyn ‘Ali Montazeri, un esaponente d'alto rango del "clero" sciita e uno studioso a suo tempo designato a succedere all'Āyatollāh Khomeyni, criticò il ruolo di Khāmenei, dichiarando incompetente la Guida Suprema. Dopo dimostrazioni di massa contro Montazeri, Khāmenei immediatamente pose il suo critico agli arresti domiciliari per cinque anni. [12] Le parole di Montazeri contro l'Āyatollāh Khāmenei furono tanto oltraggiose che anche il presidente riformista del tempo, Khātami, non emise alcun parere in merito né rilasciò alcuna dichiarazione.
L'Āyatollāh Khāmenei ha fortemente sostenuto l'Āyatollāh Mohammad Taghi Mesbah Yazdi e le sue idee. Egli considera l'Āyatollāh Mesbah come il principale teorico odierno della Rivoluzione Islamica dopo Morteza Motahhari. Motahhari fu di gran lunga conosciuto come il più importante teorico della Rivoluzione Islamica e fu assassinato poco dopo la Rivoluzione.
Il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejād si è espresso spesso in favore di ‘Ali Khāmenei. In un suo recente discorso, Khāmenei ha detto: "Questo governo è il miglior governo dell’Iran da cento anni". [13]
[modifica] Politica estera
L’Āyatollāh Khāmenei è conosciuto per la sua radicale politica anti-occidentale, denunciando ripetutamente l’idea di dialogo con gli Stati Uniti. Sia durante e sia dopo la Guerra contro l' Iraq condotta dagli USA, egli ha pronunciato aspre critiche alla politica di Washington.[14] Nel 2000, nel "Giorno di al-Quds" (Gerusalemme), Khāmenei si è pronunciato per la distruzione di Israele, come aveva fatto in precedenza Khomeyni.[4] Dopo il disastro dell’ 11 settembre, 2001 ha condannato l’attacco terroristico pronunciandosi per la condanna delle attività terrroristiche nel mondo tranne che negli Stati Uniti, nei territori occupati della Palestina, nei Balcani e altrove.
Khāmenei ha affermato che "I diritti umani, sono l’arma nelle mani dei nostri nemici in lotta con l’Islam." [15] Egli è solito dire che il governo americano, con i suoi molti crimini e comportamenti scorretti non è autorizzato a giudicare il rispetto dei diritti umani in Iran. [16]
Il 4 giugno, 2006 Khāmenei ha minacciato che l’Iran potrebbe creare disagi al carico di energia dalla regione del Golfo nel caso di un attacco statunitense al Paese, insistendo che Tehrān desidera solo produrre combustibile nuclare a scopo civile.
[modifica] Vita famigliare e figli
Khāmenei ha quattro figli e due figlie, Mojtaba, Mostafa, Mas‘ud, Maysam, Boshra, Hoda e secondo Gholam Ali Haddad-Adel, è a capo di una semplice famiglia. [17]
[modifica] Sostegno per l’informatizzazione e l’accesso ad Internet
Il blogger iraniano Hossein Derakhshan ha riferito che un’incoraggiante informatizzazione e l'apertura verso Internet hanno una lunga esistenza nella tradizione sciita. Fu l’Āyatollāh Ali Khāmenei che importò database per PC e internet nelle scuole religiose della città di Qum. [18]
[modifica] Fatwa contro produzione, stoccaggio e uso di ordigni atomici
L’Āyatollāh ‘Ali Khāmenei, a quanto si dice, ha emesso una fatwa ostile alla produzione, l’accumulare e l’uso di ordigni nucleari. La fatwa è stata citata in una dichiarazione ufficiale dal governo iraniano nell’agosto 2005 in un incontro con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) a Vienna [19]. Comunque, la fatwa sembra che non sia stata formalmente pubblicata [20], il che ha indotto un certo scetticismo sulla sua validità. [21]
[modifica] Libri ed articoli
[modifica] Voci correlate
[modifica] Note e riferimenti
Tra tutte le fonti, l’etnia azera di Khāmenei è stata rivelata in Eternal Iran di Patrick Clawson, 2005, ISBN 1403962766, p.5.
[modifica] Collegamenti esterni
- Ufficio della Guida Suprema
- Sito ufficiale dell'Āyatollāh Khāmenei
- Dichiarazione sulla Fatwa contro la Produzione, stoccaggio e uso di armi nucleari
- Profilo della BBC News sull'Āyatollāh ‘Ali Khāmenei
- Parata" deu dittatori. Lista annuale del 2006, curata dalla rivista, dei 10 peggiori dittatori del mondo
Predecessore: | Presidente dell'Iran | Successore: | |
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Mohammad Ali Rajai | 1981 - 1989 | ‘Ali Akbar Hāshemi Rafsanjāni |
Predecessore: | Guida Suprema dell'Iran | Successore: | |
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Ruhollāh Khomeyni | 1989 - in carica | - |
Presidenti della Repubblica Islamica dell'Iran | |
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Banisadr | Rajāi | Khāmenei | Rafsanjāni | Khātami | Ahmadinejād |